di ERIKA FRAGOMELI (Consigliera comunale di Giaveno)
GIAVENO – Simona Macsim, nostra concittadina, con suo cognato Luca, di Rivalta, ha risposto alla chiamata lanciata dalla trasmissione televisiva Le Iene.
E così sabato 12 marzo si è trovata a Udine: da lì una carovana di macchine e pullman pronti a caricare i rifugiati ucraini è partita alla volta di Przemysil, al confine polacco con l’Ucraina. Una lunga e meravigliosa carovana umanitaria: più di 50 mezzi tutti privati che hanno deciso di mettersi in viaggio a proprie spese per andare a Przemysil. Hanno attraversato quattro Stati in macchina per arrivare al confine con la Polonia. Lì, sul territorio polacco, hanno dato un passaggio e portato in salvo moltissimi profughi. Una giornata di attesa, per poi prontamente ripartire per l’Italia con i rifugiati Ucraini.
Simona e suo cognato hanno accompagnato in Italia una mamma con due figlia; un altro ragazzo partito con loro da Torino due mamme con due figlie. Al ritorno, le hanno lasciate in un centro di accoglienza a Mestre, da dove sarebbero andate a Modena presso parenti.
“Le persone che abbiamo accompagnato hanno camminato nei boschi per sei giorni e dormito nelle cantine per ripararsi dai bombardamenti. Il papà della bimba che ho accompagnato è rimasto in Ucraina con il gatto. Ci hanno mostrato i video le loro riprese. Un incubo da pelle d’oca. Siamo stanchi ma felicissimi; lo rifarei subito. Un grazie enorme a Le Iene per l’organizzazione e ci tengo ancora tantissimo a ringraziare di tutto cuore amici e parenti che hanno contribuito alle spese per la missione”, racconta Simona. L’ho seguita in questi giorni sui social, da cui ci dava notizie della spedizione, e volevo condividere la sua esperienza con tutti.
Queste sono le storie che ci piacciono e ci scaldano il cuore e vorrei che voi tutti mi aiutaste a farla diventare virale.
Poverina…chissà il dolore che sta provando.