DA NEW YORK IN VALSUSA PER UNA TESI SUI NO TAV: LA STORIA DI STEVEN

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di IVO BLANDINO

VENAUS – Si è concluso domenica 28 luglio il Festival dell’Alta Felicità, che ha visto la partecipazione di tanti artisti e gruppi musicali. Tra tanti giovani presenti all’evento di Venaus, c’era anche Steven, un ragazzo di New York. Dagli Stati Uniti è arrivato a Venaus: “È una lunga storia che ha avuto inizio proprio in America nel 2018 – spiega il giovane – Allora studiavo al Marist College di Poughkeepsie nello Stato di New York, mentre ora studio alla Rutgers University nel New Jersey. Proprio al College ho letto un libro sulla storia della guerra partigiana di Ada Gobetti, che in Val Susa è molto conosciuta. Mi sono interessato a questa vicenda, e sempre in America ho scoperto il movimento No Tav della Val di Susa. Mi sono interessato alla loro causa, e ho deciso di fare la tesi sul rapporto tra la Resistenza e il movimento No Tav. Mi fa molto piacere incontrare così tante persone che si attivano per queste cause sociali ed ambientali, così importanti per questa Valle. Sono quindi tornato per il secondo anno in Valsusa e sono molto contento di essere qui per conoscere tanti giovani che lottano per un futuro migliore”.

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8 COMMENTI

  1. Nella tesi di laurea scriverà che l’alta velocità non si farà mai negli Stati Uniti , perché le Compagnie Ferroviarie sono private e finanziate dalle banche e non dal governo anche “federale” , non si potrebbero mai ripagare le spese e l’ investimento fallimentare…..e i treni continueranno a viaggiare a gasolio perché l’ elettricità non a prezzi calmierati ma di mercato e l’ enorme dispersione assai costosa….

  2. Paragonare l’eroica resistenza dei partigiani ai No Tav mi sembra un esercizio davvero estremo.
    Vola più basso, non sei un’aquila.

  3. Di sicuro i veri partigiani non avevano l’ appoggio del governo in carica, venivano braccati dalle forze dell’ ordine, snobbati dai poteri forti , dalla classe dirigente ed economica. Venivano incarcerati, condannati e definiti banditi. Venivano disprezzati dalla carta stampata e dai media dell’ epoca. Erano la cosiddetta minoranza rumorosa che contrastava il potere costituito .
    Effettivamente non si ravvede nessun paragone con i no tav.

    • E quindi cosa si fa?Li si santifica?Certo che se vi arrampicate sugli specchi per giustificare le azioni della parte violenta e comunque preponderante del cosiddetto movimento fate proprio un esempio da seguire.

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