DAI SENTIERI DELLA VALSUSA AI MONDIALI DI SKYRUNNING: LA STORIA DI MAURIZIO BONFANTE

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di MAURIZIO BONFANTE

Cara ValsusaOggi,
mi chiamo Maurizio Bonfante, ho 17 anni, sono di Torino e frequento la terza classe del Liceo Scientifico. Con questa mail volevo raccontarvi della mia storia. Fin da piccolo lo sport e la montagna sono sempre stati la mia passione e con il passare degli anni ho praticato diverse discipline che sono variate nel corso della mia crescita. All’età di tre anni, i miei genitori mi hanno messo per la prima volta gli sci da discesa ai piedi al Sestriere e da quel momento è nata una vera e propria passione che mi ha portato ad entrare prima in una piccola squadra agonistica della Valsusa dove sono cresciuto e successivamente nello Sci Club Pragelato dove mi trovo tutt’ora.
Uno dei miei sogni è quello di diventare maestro di sci e un giorno diventare allenatore di qualche Sci Club della “mia valle” per trasmettere la mia passione per lo sci alpino a dei futuri atleti. Lo sci alpino e la corsa sono state sempre le mie grandi passioni insieme ad altri sport come il ciclismo e lo sci alpinismo che pratico spesso in valle grazie ai tanti percorsi di diverse difficoltà che offre il nostro territorio. Con il trascorrere degli anni e il susseguirsi delle gare, sempre più impegnative nella categoria giovani, ho dovuto intraprendere un percorso di preparazione atletica estiva e ho pensato di iniziare a correre sulle montagne vicino a casa nella Val di Susa. Con i tanti allenamenti, avendo insita una mentalità agonistica, ho chiesto ai miei genitori se avessi potuto partecipare a qualche gara di corsa in montagna e loro hanno accettato di buon grado. La mia prima gara è stata il Vertical del Monte Palon: il risultato non è stato eccezionale ma è bastato per farmi appassionare ancora di più alla corsa in montagna fino a farmi partecipare, quasi ogni settimana, ad una competizione. Ovviamente alternare gli allenamenti di sci e di corsa non è stato così semplice anche perché, oltre allo sport c’è anche la scuola che non bisogna mettere in secondo piano.
In generale sono una persona che quando desidera qualcosa ci metto tutto me stesso per ottenerla, sia nello sport che nella scuola. Credo di avere una predisposizione a “tenere duro” e a fare fatica ma, essendo testardo, non ascolto nessuno e faccio la mia strada, alcune volte sbagliando. Grazie ai miei allenatori, dopo un bel po’ di gare, buoni piazzamenti e tanti sacrifici sono stato convocato nella nazionale giovanile di Skyrunning fino a partecipare ai Campionati del mondo giovani in Montenegro organizzati dalla Skyrunning International Federation dove mi sono potuto confrontare con atleti di altissimo livello appartenenti a 27 nazioni diverse ottenendo una 23ª posizione mondiale nella Categoria Under 18 che mi sprona a lavorare sempre di più per ottenere risultati migliori.
Un ringraziamento va anche al mio ex allenatore di Sci, Gianni Braido, tutt’ora vicesindaco di Sant’Ambrogio di Torino che mi ha spronato a dare il meglio di me sia nella corsa che nello sci, supportandomi anche nei momenti di difficoltà. Il bello della montagna e in particolare della Valsusa è che può offrirti degli sport magnifici in ogni stagione, dall’estate fino ad arrivare all’inverno.

 

 

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