di IVO BLANDINO
SESTRIERE – Da pochi giorni si sono concluse le Olimpiadi Invernali e un pezzo della Valsusa era presente in Cina. A Pechino era presente il preparatore atletico Fabio Bianco Dolino proveniente da Sestriere.
Fabio, qual è stato il tuo ruolo alle Olimpiadi Invernali?
Nella mia squadra sono il responsabile della preparazione atletica e sono tre anni che ho iniziato quest’avventura con la nazionale italiana. Lavoro nello sci alpino, in particolare nello slalom maschile, e da quest’anno ho seguito anche la parte osteopatica dove l’osteopata, attraverso la manipolazioni, va a equilibrare quelle che sono le tensioni del corpo e a lavorare anche sullo stato di salute dei ragazzi. Ho collaborato con il fisioterapista che abbiamo in squadra che si occupava della parte medica. Mi sono occupato della messa a punto del corpo perché è abbastanza complementare con la preparazione atletica.
A Sestriere di che cosa ti occupi?
Sono ormai quasi vent’anni che mi occupo della preparazione atletica dello Sci Club di Sestriere. Inoltre ho uno studio osteopatico e prima di iniziare quest’avventura con la squadra gestivo le strutture sportive di Sestriere il Palazzetto dello Sport, il fitness e i campi da calcio.
Raccontaci la tua esperienza che hai vissuto in Cina per le Olimpiadi e dove ti trovavi
Mi trovavo nella città di Beijn e poiché è stata la mia prima Olimpiade Invernale che partecipavo è stata veramente una cosa nuova e bella. Avevo tutto da imparare ed è stata una bellissima esperienza perché ci si trovava nel villaggio olimpico con altri sport, potersi confrontare con altri colleghi e vedere come lavorano anche altre nazioni. In Cina eravamo praticamente in una bolla per via del Covid-19 e ci facevano il tampone tutti i giorni. Siamo entravano con un pcr di 48 ore, poi atterrati a Pechino si faceva banking, ci facevamo un altro pcr appena atterrati e avevamo il terminal solo per noi dell’olimpiade. Successivamente ci hanno portato con i pullman chi qualcuno nel villaggio olimpico, chi agli hotel. Noi al di fuori del villaggio olimpico, oppure chi era dentro agli alberghi, non si poteva uscire in quanto si poteva soltanto frequentare le piste da sci e gli eventuali spazi a disposizione come i ristoranti e le palestre. Diciamo che è stata una bella esperienza nonostante la mancanza del pubblico in quanto c’erano soltanto gli addetti ai lavori. È stato molto triste senza il pubblico e non c’era neanche la tipica atmosfera dei giochi olimpici.
Dove eravate esattamente?
Eravamo al villaggio olimpico dove c’era lo sci alpino e tutto quello che era bob e slittino. Il nome del villaggio si chiamava Jumping e assieme ai ragazzi siamo stati impegnati tutti i giorni perché si sciava e al mattino il pomeriggio si faceva atletica. Nei giorni di riposo invece si faceva preparazione atletica.
Chi erano i tuoi atleti e da dove provenivano?
I miei atleti erano i nazionali di sci alpino Tommaso Sala, Giuliano Razzoli, Alex Vinatzer e Luca De Aliprandini.
Quando sarà la tua prossima trasferta?
Questo prossimo fine settimana sarò in Germania dove abbiamo due slalom mentre domani andrò in Trentino Alto Adige a Pozzo di Fassa (Trento) dove ci saranno altri allenamenti.