TORINO – Un nuovo punto di riferimento per il sostegno e la tutela economico legale per persone con Disturbo da Gioco d’Azzardo e loro familiari. Si chiama Sgarbuglio ed è operativo da oggi, lunedì 3 aprile presso la sede di Città Metropolitana a Torino. L’Asl To3 è capofila del progetto regionale, finanziato attraverso il Piano per il contrasto al gioco d’azzardo patologico: il servizio è rivolto ai pazienti residenti nel territorio dell’Asl To3 e nell’intera area Metropolitana di Torino (in collaborazione con Asl Città di Torino, Asl To4 e Asl To5). Sono in via di attivazione anche altri punti, sempre sotto il coordinamento dell’Asl To3, Servizio per le Dipendenze comportamentali “Spazio Altrove”. Sgarbuglio è gestito dal personale sociale ed educativo dei servizi per il gioco d’azzardo piemontesi e lavorerà in rete con gli uffici giudiziari competenti. Il servizio si avvale della consulenza di un avvocato, un commercialista e un giurista esperto, per offrire un supporto professionale specifico e individualizzato, ai singoli e alle famiglie coinvolte nelle drammatiche conseguenze del gioco d’azzardo, con lo scopo di creare una rete istituzionale per tutelare il patrimonio delle persone, inteso in senso non solo economico ma anche relazionale. “La problematicità del comportamento di gioco d’azzardo – spiega Marzia Spagnolo, Responsabile del Servizio Spazio Altrove per le Dipendenze comportamentali – si esprime spesso con importanti ricadute in ambito economico e sociale, viene sovente intaccato il patrimonio personale e familiare con conseguenze, perlopiù molto gravi, per tutti i componenti del nucleo compresi i soggetti minorenni ed in generale le persone più fragili”.
Dopo una fase istruttoria, che restituirà al paziente oppure al familiare un primo inquadramento della situazione, potranno essere attivate delle attività di consulenza e supporto:
– Legale in ambito civilistico oltre che, nei casi in cui sia necessario, un orientamento in ambito penale e amministrativo.
– Per la gestione della situazione debitoria facendo riferimento a tutti gli strumenti attivabili per ridurre l’esposizione e ricomporre il debito.
– Per la procedura prevista dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza per i sovraindebitati (ex Legge 3/2012) con il ricorso all’Organismo di Composizione della Crisi (OCC), che permette ai giocatori e alle loro famiglie di affrontare un percorso sostenibile per risanare, se possibile, la quota del debito contratto.
– Per l’accompagnamento nella presentazione di istanze per l’amministrazione di sostegno (misura di protezione giuridica volta ad affiancare soggetti fragili che hanno necessità di sostegno nella gestione degli aspetti economici e patrimoniali).
La presa in carico della situazione economica, legale e sociale è tanto più efficace in quanto più viene attivata in rete con i vari soggetti coinvolti e soprattutto quanto più si connota come intervento integrato al sistema di cura. In tal senso, la collaborazione con la Città Metropolitana ed in particolare con l’Ufficio Welfare-Pubblica Tutela, persegue il comune obiettivo di garantire ai pazienti/familiari un percorso di accompagnamento all’acquisizione delle informazioni sui diritti e sulle misure di protezione giuridica a tutela del patrimonio personale e familiare.
Per accedere al servizio Sgarbuglio è necessario rivolgersi agli ambulatori per il trattamento del Disturbo da Gioco d’Azzardo presso la propria Asl di competenza, fra quelle attualmente coinvolte (Asl Città di Torino, Asl To3, Asl To4, Asl To5 – https://www.noneunbelgioco.it/cosa-fare/trova-un-centro).
DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO: UNO SPORTELLO CON GLI ESPERTI E L’ASL
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La madre dei Gabriele 2 è sempre incinta 🙁