dalla COOPERATIVA REAR
BARDONECCHIA – Comprendendo il disagio degli Utilizzatori del camping ex-Bokki, il direttivo della Rear Soc. Coop. ritiene necessaria una replica alla lettera pubblicata, per precisare e fare chiarezza sullo stato dell’arte.
La Rear Soc. Coop, a seguito di bando, ha avuto in concessione dal Comune di Bardonecchia il campeggio ex-Bokki a far data dal 17 luglio 2018. La concessione è vincolata a lavori di messa a norma (lavori del Lotto 1) e riqualificazione (lavori del Lotto 2) del campeggio, a seguito dei lavori di messa a norma e previa verifica da parte del Suap del comune di Bardonecchia, è prevista la “regolare riapertura” del camping.
Con la volontà di avviare un rapporto franco e trasparente con gli Utilizzatori del camping, la Rear il 15 settembre 2018 ha convocato una riunione durante la quale ha illustrato i lavori da realizzare facendo presente che andando incontro all’inverno i lavori di scavi e impiantistica si sarebbero potuti realizzare solo in primavera, tuttavia si assumeva l’impegno di concludere i lavori di messa a norma per la stagione estiva, termine confermato anche con una lettera inviata a tutti gli Utilizzatori a dicembre.
Dal mese di settembre 2018 a tutt’ora la Rear, oltre a curare tutta la parte amministrativo-burocratica necessaria per ottenere le autorizzazioni ai lavori sia del primo che del secondo Lotto, sta procedendo a regolarizzare le innumerevoli situazioni “ignorate” per anni e che nel tempo hanno fatto sì che il camping entrasse in uno stato di “anarchia” dove ad oggi, per alcuni Utilizzatori, anche fornire la certificazione di conformità degli impianti della propria unità mobile, peraltro richiesta per legge, si trasforma in una “pretesa” della Rear.
Ciò premesso, la Rear, per il periodo definito “transitorio”, ossia fino a giugno 2019, allineandosi a quanto aveva già disposto il Comune di Bardonecchia, ha previsto un canone di locazione significativamente ridotto rispetto al canone della precedente gestione, quota che va a parziale copertura delle spese vive a basso regime della gestione del campeggio, anche in considerazione del fatto che il campeggio, seppur chiuso, ha quattro vigilanti che presidiano 24 ore.
Va da sé la risposta alla domanda contenuta nella lettera “se è giusto pagare per un servizio di cui non si può usufruire”.
Se poi allo stato attuale alcuni Utilizzatori sono “agevolati” perché hanno la corrente, non possiamo fare altro che prenderne atto nella consapevolezza che si tratta di una situazione assolutamente “transitoria” che entro qualche mese verrà risolta.
Comprendiamo l’amarezza degli Utilizzatori che da troppo tempo non hanno più il loro luogo di vacanza, ma la Rear non può sentirsi responsabile per tutto quello che non è stato fatto in precedenza e risolvere in pochi mesi di gestione i mancati interventi di anni.
A conclusione si ribadisce che per quanto di propria competenza la Rear Soc.Coop. sta facendo tutto il possibile per rimanere nei tempi promessi e rendere fruibile il camping per la stagione estiva.