SUSA – Continuano i disservizi delle Poste di Susa sulla mancata consegna delle raccomandate, costringendo i cittadini a recarsi in coda all’ufficio di via Mazzini. Il problema era già stato segnalato a ValsusaOggi da alcuni lettori nelle scorse settimane.
L’ultimo episodio è avvenuto giovedì 27 gennaio, in questo caso proprio alla nostra redazione. Nonostante in ufficio, all’ora di consegna segnata sull’avviso di giacenza, fossero presenti ben due persone, l’incaricato non ha suonato al destinatario della raccomandata per la consegna a mano, ma una volta entrato per lasciare il resto della posta ordinaria nelle altre cassette, si è limitato a lasciare l’avviso di giacenza nella buca delle lettere. Pertanto non è vero che “è stata tentata la consegna” (e si tratta già della seconda volta in poco tempo).
Si tratta di un disservizio che, soprattutto in questo periodo difficile – tra Covid, divieti di assembramento e Green Pass – l’ufficio postale di Susa dovrebbe evitare. Obbligare i cittadini a recarsi agli sportelli per ritirare le raccomandate, infatti, provoca l’aumento di code all’ufficio postale di Susa, “ingolfando” le attività e rallentando le varie pratiche da assolvere. Il tutto a danno dei cittadini, con perdite di tempo e aumentando anche il lavoro a chi sta dietro lo sportello.
Per risolvere il problema, basterebbe soltanto suonare al citofono. O comunque – mentre si consegna il resto della posta ordinaria nelle cassette postali – suonare anche al citofono di chi deve ritirare le raccomandate.
DISSERVIZI ALLA POSTA DI SUSA: LE RACCOMANDATE NON VENGONO CONSEGNATE
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Invece di vendere prodotti bancari e proporre investimenti….cominciate a fare il vostro lavoro di base …consegnare la posta. La colpa va cercata sicuramente nel cazzaro che non fa il proprio lavoro ..e magari anche alla direzione ….che non può essere sempre all’oscuro di tutto….
La decisione di far diventare le Poste una banca non è stata certo del povero postino ma di alcuni politici del passato che credevano, con le risorse umane in servizio all’epoca (senza offesa ma piuttosto anziani, non certo laureati in economia e commercio né formati per poter essere consulenti finanziari) di poter fornire servizi bancari di un certo livello.
Vero anche che noi utenti dovremmo svecchiarci e adeguarci ai mezzi tecnologici di cui oggi si dispone, mail, Pec, Spid e quant’altro che renderebbero superfluo se non inutile l’accesso in qualunque ufficio pubblico o postale se non per scambiare quattro chiacchiere col vicino di coda.
Semplicemente S-C-A-N-D-A-L-O-S-O ! ! !
Una vergogna. Le poste di Susa sono, credo, le peggiori della valle se non della provincia…
Bisogna denunciare il postino sia alle poste che ai carabinieri così la finisce di rubate lo stipendio
Successa la stessa cosa anche a me a susa una settimana fa ed eravamo in due in casa
Il servizio relativo alla consegna della posta, per quanto riguarda le varie frazioni tra Exilles e Salbertrand è veramente “ridicolo” la puntualità di consegna non è mai rispettata ..
Scapa travaj che mi rivu!!!
La madre dei Gabriele 2 è sempre incinta 🙁
Mi associo alle espressioni di malcontento generale, questo tipo di disservizio è molto grave e mi ha causato problemi personalmente
Facile parlare quando si e a casa ha fare niente…
E se siete disoccupati non rompete il ca**o a chi lavora per voi
Facile parlare quando si e a casa ha fare niente…
E se siete disoccupati non criticate a chi lavora per voi
Per risolvere il problema basta mandare certe persone a lavorare in miniera
Ribelle…. Almeno usare un italiano decente…
Meglio un errore in una frase ma almeno esprimo il mio parere, non come voi pecorelle che vi alleate per criticare ma non solo le poste tutto in generale…ma hai mai fatto qualcosa per cambiare le cose? scrivere commenti e troppo facile
Gli errori sono due in una frase di pochissime parole. Istruitevi prima di mettervi al servizio della collettività oppure cambiate lavoro tipo andare a spalare la ‘melia’ o a spaccare le pietre, almeno non fate danni.
Cari signori delle poste…..Assumete gente invece di mandare questi in pensione senza ripopolare l’organico.
Il passatempo preferito degli italiani è generalizzare sparando a zero anziché sul singolo sulla totalità dei dipendenti, solitamente pubblici o presunti tali che secondo l’opinione pubblica “rubano lo stipendio”.
Questo forse valeva 50 anni fa quando gli uffici erano sovraccarichi di personale che non sapeva come impiegare la giornata… Ora neanche nel pubblico c’è personale sufficiente a garantire un servizio adeguato.
Pensateci ogni tanto prima di parlare.
Detto questo, il postino non si deve permettere di prendere certe “scorciatoie” nella consegna delle raccomandate che per di più si pagano.
Pienamente d’accordo..