DOPO LE VIOLENZE MAURA BRONDOLIN CHIEDE AIUTO ALLA HUNZIKER: ECCO L’APPELLO A “DOPPIA DIFESA”

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Di  MAURA BRONDOLIN

Gent.mi dell’Associazione Doppia Difesa,

sono qui a lanciare a voi una richiesta di aiuto e di appoggio disperata.
Ho subito lunedì scorso una terribile aggressione da parte di un ex compagno di scuola respinto che mi ha prima massacrato di botte con una violenza inaudita, e poi cercato di strangolare fuggendo senza prestarmi soccorso…. voleva uccidermi.. perchè non accettavo e condividevo il suo “amore malato”.
L’ ho denunciato ai carabinieri e dopo due giorni in cui si era dato alla fuga l’ hanno trovato, è stato convalidato il fermo con custodia cautelare in carcere, suppongo ,ma penso per tempo limitato,vista la politica garantista che c’è in Italia di questi tempi, anche perché è una persona con problemi di salute, ma l’ energia e la lucidità per farmi quel che mi ha fatto, l’ha trovata.

L’ accusa è tentato omicidio, ma tra qualche giorno sicuramente avrà i domiciliari , solo con una misura restrittiva, ma sapete voi meglio di me come funziona? E ormai le cronache di tutti i giorni la dicon lunga, spesso queste” bestie”, riescono a terminare l’ opera cominciata e non portata a terminenel primo tentativo,quindi esiste la possibilità di reiterazione del reato, che penso preveda per legge la custodia cautelare in carcere, perchè quindi non applicare la legge, c’è?

Io vivo nel terrore, anche perché ho tre figli minorenni, in affido condiviso con il padre, ma residenti con me.
Dall’ ospedale ho scritto un articolo che vi allego, e l’ho inviato al Direttore di un giornale locale online, Valsusaoggi, per denunciare all’ opinione pubblica l’ accaduto, perché penso, come voi, che non si possono accettare queste cose e vederle come la normalità, bisogna reagire, ed ho prontamente trovato appoggio e collaborazione da parte della redazione attraverso l’ immediata pubblicazioone dell’ articolo-denuncia.
In seguito al mio articolo ne sono susseguiti altri, sempre su” Valsusaoggi” e poi, sulle pagine di “ La Repubblica”e “ La Stampa di Torino ,ed era quello che volevo , perché alla fine penso che in Italia l’ unico modo che ci sia per farsi ascoltare e far si che gli organi preposti, dietro la pressione dell’ opinione pubblica e dei mass media,siano spinti ad applicare la legge, alla lettera,a farsi degli scrupoli di coscienza, a pensare che queste cose possano succedere anche nelle proprie famiglie; perché le leggi ci sono e devono servire per tutelare i diritti e la dignità dei singoli cittadini, tutti indiscriminatamente e soprattutto di chi come me ha subito un ‘ ingiustizia così infame, e se non viene tutelato e salvaguardato, non fa altro che continuare a subire una violenza,ancora maggiore, questa volta però da parte dello Stato…e questo non può essere accettabile.

Chiedo quindi il vostro appoggio ed il vostro contributo, io sono disposta ad andare in tv, nelle piazze, ovunque a fare qualunque cosa, ho bisogno della vostra notorietà ed immagine, della vostra consulenza legale, della vostra esperienza in materia, non lo faccio per me soltanto, ma per tutte le donne, ed i bambini, e le persone che ogni giorno subiscono tutto questo ed a volte non hanno il coraggio e la forza di denunciare e di reagire…e soprattutto che magari non sono state fortunate come me e non sono sopravvissute…perchè a tragedie come queste bisogna dare una risposta, e trovare un senso in positivo, che sia capace di ridare speranza, che aiuti ad andare avanti e a non cedere assolutamente all’accettazione passiva del tutto ed alla rassegnazione……

Maura Brondolin

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