Due amministratori valsusini (uno Sì Tav e un No Tav) entrano nel “governo” dell’ex Provincia di Torino, oggi chiamata Città Metropolitana. Oltre a Gemma Amprino, assessore alla Montagna e all’Ambiente, Fassino ha scelto anche il sindaco di Villar Dora, Mauro Carena. L’avvocato valsusino, che dopo alcuni anni nella Lega Nord, era passato ai Moderati e ora sarebbe vicino al Pd. Era stato eletto in Consiglio Metropolitano con il sostegno di Plano e di gran parte dei sindaci Pd e No Tav della bassa Val Susa. Ha una delle deleghe più importanti: quella al bilancio, e poi al personale, patrimonio e sistema informativo.
E’ in maggioranza al femminile la squadra che da oggi affianca il sindaco Piero Fassino nella gestione della Città metropolitana di Torino (l’ex Provincia di Torino). Questa mattina in apertura della seduta del Consiglio metropolitano il sindaco ha comunicato di aver attribuito a sette consiglieri metropolitani le deleghe, secondo quanto previsto dallo Statuto metropolitano approvato il mese scorso.
Accanto al vicesindaco metropolitano Alberto Avetta che mantiene le deleghe ai lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile, ci sono quattro donne: Gemma Amprino si occuperà di ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette; Lucia Centillo diritti sociali e parità, welfare, Barbara Cervetti di cultura, turismo, sport e politiche giovanili; Domenica Genisio di istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia; Mauro Carena bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo; completa la squadra Francesco Brizio con le deleghe a sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale.
LE DELEGHE ASSEGNATE DAL SINDACO FASSINO A SETTE CONSIGLIERI METROPOLITANI
– Vice-Sindaco metropolitano Alberto Avetta: lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile
– Gemma Amprino: ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette
– Lucia Centillo: diritti sociali e parità, welfare
– Barbara Cervetti: cultura, turismo, sport e politiche giovanili
– Domenica Genisio: istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia
– Mauro Carena: bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo
– Francesco Brizio: sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale
Dopo la distribuzione delle deleghe a sette Consiglieri metropolitani, il Consiglio metropolitano ha approvato la Delibera relativa agli adempimenti istituzionali per l’avvio dell’attività delle Zone omogenee in cui è articolato il territorio della Città Metropolitana. Ognuna delle assemblee di Zona si riunirà nei prossimi giorni per nominare il proprio portavoce.
E’ stato anche approvato il conto consuntivo dell’esercizio 2014 della Provincia di Torino, Ente del quale la Città Metropolitana ha ereditato le competenze dal 1° gennaio scorso.
Sono state anche esaminate alcune mozioni, tra le quali quella con la quale si auspica il ripristino degli uffici giudiziari di Pinerolo entro tempi brevissimi. La mozione, presentata e illustrata dal Consigliere metropolitano e Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, impegna il Sindaco metropolitano Piero Fassino ad intraprendere e favorire tutte le azioni possibili ed efficaci per promuovere il ripristino, a proporre azioni per la tutela dei diritti garantiti dall’ordinamento ed in primo luogo dalla Costituzione, a contrastare gli effetti negativi del Decreto legislativo 155 del 7 settembre 2012 e di tutti gli atti direttamente od indirettamente conseguenti. La finalità indicata dalla mozione è quella di giungere allaricostituzione del Tribunale di Pinerolo e della relativa Procura della Repubblica. Nella mozione, approvata all’unanimità, si ricorda che il Tribunale di Pinerolo era il quarto su 17 del Piemonte e della Valle D’Aosta per numero di abitanti dell’area di riferimento: circa217.000 residenti, in un territorio di 1.500 Km quadrati, che va da Sestriere ad Orbassano, Volvera, None, Castagnole Piemonte e Villafranca Piemonte. Il testo ricorda inoltre che gli uffici giudiziari di Pinerolo erano funzionalmente bene inseriti all’interno del sistema territoriale e che, nonostante le carenze della pianta organica, hanno amministrato in maniera efficace le istanze di giustizia, raggiungendo altissimi livelli di efficienza come testimoniato da alcuni dati. Nel 2010 il Tribunale di Pinerolo ed il Giudice di pace, in sede civile, hanno avuto 8.589 sopravvenienze, hanno esaurito 8.624 fascicoli ed hanno avuto 4.924 pendenze. In sede penale, tra GIP, GUP, Tribunale monocratico, Tribunale collegiale, Giudice di pace e Procura della Repubblica risultavano 19.852 sopravvenienze, 20.359 fascicoli esauriti e 1.967 pendenti.