È stata avviata la fase realizzativa della nuova linea ferroviaria del S.F.M. 5 e delle fermate SAN LUIGI DI ORBASSANO, QUAGLIA-LE GRU DI GRUGLIASCO E SAN PAOLO DI TORINO.
La progettazione definitiva entro il 2016, inizio lavori nel 2017. A queste si aggiunge la fermata FERRIERA DI BUTTIGLIERA ALTA sulla linea SFM3 con i medesimi tempi di realizzazione.
La nuova linea SFM5 e le fermate San Luigi di Orbassano, Quaglia-Le Gru di Grugliasco e San Paolo di Torino, (e Ferriera di Buttigliera Alta su SFM3) verranno realizzate così come indicato nella “Programmazione delle attività dell’Osservatorio Tecnico Torino – Lione approvata il 30 giugno 2015”, in anticipazione rispetto ai lavori della Nuova Linea Ferroviaria.
Gli interventi permetteranno la messa in esercizio dell’insieme delle opere entro il 2020, per un valore complessivo di 71 milioni di euro (comprensivo della fermata Ferriera di Buttigliera Alta).
Tali interventi trovano copertura finanziaria in due strumenti:
– nel Contratto di Programma Investimenti MIT-RFI (aggiornamento 2015 completato nell’aggiornamento 2016) è stata finanziata la progettazione definitiva e la conseguente realizzazione della linea SFM5 (conforme al progetto della Nuova Linea Torino Lione e comprensiva di attrezzaggio della linea, banchine, segnalamento e realizzazione del nuovo cavalcaferrovia sulla S.P. San Luigi-Beinasco) e della stazione ipogea di San Luigi-Orbassano (comprensiva di Movicentro e parcheggi di attestamento), oltre che la realizzazione della Fermata ipogea sulla Linea SFM3 di Ferriera a Buttilgliera Alta, per un totale di 52,5 milioni di euro;
– con la modifica dell’ Accordo di Programma “per l’attuazione delle opere infrastrutturali necessarie all’attivazione della futura linea del sistema ferroviario metropolitano, denominata SFM5 (Orbassano – Torino Stura – Chivasso)”, sottoscritto in origine (12/02/2014) da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Grugliasco, Comune di Orbassano, Agenzia per la Mobilità Metropolitana, RFI e TRM, e approvato nella Conferenza dei Servizi del 18/05/2016, che consente di realizzare sulla SFM5, le fermate di Quaglia-Le Gru a Grugliasco e di San Paolo a Torino, collocate in aree a forte domanda di mobilità metropolitana, che consentiranno la piena funzionalità ed il pieno carico della linea.
La nuova linea SFM5 garantirà la connessione tra l’Ospedale San Luigi-Orbassano e Porta Susa in circa 15 minuti, con cadenzamento metropolitano, garantendo un collegamento veloce ed efficace.
Tutte le fermate avranno soluzioni architettoniche unitarie, per gli imbocchi dei tunnel, i fabbricati e le opere d’arte, permettendo di conseguire un’identità architettonica comune.
Consentiranno inoltre:
– un’efficiente interconnessione tra le reti di trasporto facilitando l’interscambio con autobus, sia
rispetto a linee esistenti del trasporto pubblico locale per le fermate passanti di San Paolo e Quaglia-Le Gru, sia con la realizzazione di stalli dedicati (movicentro progettato insieme ad AMM e Comune di Orbassano) per le soluzioni di San Luigi-Orbassano e Ferriera;
– parcheggi di attestamento dedicati per n. 400 auto per San Luigi-Orbassano (attestamento Linea), utilizzabile anche dagli utenti dell’ospedale, e in numero adeguato per le altre fermate;
– una completa connessione al sistema ciclo-pedonale in corso di realizzazione sul quadrante Sud- Ovest della conurbazione metropolitana di Torino (Torino, Orbassano, Beinasco, Rivalta).
Tutte le soluzioni proposte (si vedano le immagini a seguire), permettono inoltre:
– una riqualificazione di aree “residuali”, critica dal punto di vista idrogeologica nel caso di San Luigi- Orbassano; tra i primi interventi che saranno attuati vi è la messa in sicurezza idraulica dell’area, che si integrerà con altri progetti in corso di predisposizione a cura del Comune di Orbassano e della Regione Piemonte;
– di mantenere inalterate le naturali caratteristiche drenanti del terreno evitando l’impermeabilizzazione di superfici non costruite; proprio per questo tutte le soluzioni saranno ipogee, comprese sotto il rilevato ferroviario esistente, evita la realizzazione di nuovi edifici, consentendo una riduzione dell’uso di suolo libero;
– la sistemazione superficiale prevede inoltre un incremento della vegetazione arborea ed arbustiva di specie autoctona con adattamento della linee compositive alla trama agraria di riferimento.