dalla LISTA “CAMBIAMO SUSA”
SUSA – La lista civica “CambiAMO Susa” ha depositato quest’oggi la lista all’ufficio elettorale del Comune di Susa. Ufficializzata dunque la candidatura diretta anche di Giorgio Montabone e Giuliano Pelissero i fondatori del “Laboratorio del Cambiamento”.
Montabone, 45 anni è nato ed è cresciuto a Susa; è stato Consigliere Comunale e assessore nella giunta Plano dal 2004 al 2009, Consigliere Comunale e Capogruppo dal 2009 al 2014; Presidente del Consiglio di Istituto della Scuola Paritaria Primaria San Giuseppe di Susa. Diplomato presso l’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Torino; laureato in Scienze Motorie presso la Scuola Universitaria Interfacoltà Scienze Motorie di Torino; laureato in “Management du Sport” presso l’Università Claude Bernard di Lyon; vive a Susa sposato con due figli: Tommaso 14 ani e Matteo 10 anni; ha svolto per molto tempo il ruolo di consulente organizzativo nel settore fieristico ed è stato coordinatore di diversi centri per la formazione fisica sportiva. Insegnante di Scienze Motorie e Sportive di ruolo e imprenditore nel settore turistico ricettivo per la gestione di residence, case e appartamenti per vacanze. Da diversi anni Dirigente nel mondo turistico è Presidente del Consorzio Turismo Bardonecchia e dell’Associazione Albergatori Federalberghi di Bardonecchia e da poco componente nel Consiglio di Amministrazione di Turismo Torino e Provincia, l’importante ente che si occupa di organizzare le attività di promozione, accoglienza e informazione turistica di Torino e provincia.
Le parole di Giorgio Montabone: “Sono convinto che Susa appaia, oggi come non mai, una cittadina un po’ troppo spenta, stanca sotto tanti punti di vista; chi, come me, per motivi professionali frequenta altre realtà percepisce perfettamente quanto si stia isolando e viva un mondo a sè, senza i collegamenti, l’attrazione e i servizi che meriterebbe. Per questo motivo sono fermamente convinto che Susa oggi abbia bisogno di “una scossa”, di un vero Cambiamento della sua classe dirigente politica in modo da sfruttare una nuova energia capace di reagire e creare le condizioni per una migliore qualità della vita, vero obiettivo necessario per una cittadina come la nostra per chi, come me, ha deciso di continuare a vivere e crescere i propri figli nella città che amiamo. Susa deve essere capitale della sua valle. Maggiore collaborazione con i comuni dell’alta valle. Valore aggiunto per l’intera valle. Questo è il mio impegno. È per questo che ho deciso con Giuliano Pelissero, persona che ha avuto un percorso ed esperienza amministrativa diversa dalla mia di intraprendere l’ operazione politica cha abbiamo chiamato “Laboratorio del cambiamento”, iniziativa che unisce le migliori esperienze degli ultimi anni isolando gli estremisti, progetto al quale rapidamente hanno poi aderito tantissime persone. Nel giro di poche settimane questa operazione si è trasformata in offerta amministrativa importante fuori dagli schemi ai quali eravamo abituati e tutti insieme abbiamo convenuto sulla figura di Piero Genovese come candidato dalle caratteristiche perfette per essere il futuro Sindaco della Citta: figura nuova, stimata, competente, persona moderata ed estremamente accomodante. Il Sindaco di tutta la Città. Susa vuole cambiare? Adesso è il momento CambiAMO Susa UniAMO Susa“.
Giuliano Pelissero ha 44 anni, è nato ed è cresciuto a Susa. Laureato. Nella vita Funzionario del Comune di Torino si occupa, ormai da quasi 15 anni, della gestione del patrimonio immobiliare della Città destinato a servizi sociali. Dal 2009 al 2014 Assessore al Bilancio, Patrimonio e Frazioni nella Giunta Comunale di Gemma Amprino. Dal 2014 ad oggi Consigliere Comunale di opposizione. Sin dai primi anni di costituzione è stato impegnato nel Borgo di Traduerivi, dove ha ricoperto la carica di Capo Borgo; attualmente è membro del direttivo. Fondatore dell’Associazione Orizzonte Valsusa, all’interno della quale riveste la carica di Vice Presidente.
Le parole di Giuliano Pelissero: “Ho deciso di costituire, insieme a Giorgio Montabone, un movimento civico che abbiamo chiamato “Laboratorio del cambiamento” con il coinvolgimento di tanti cittadini, tra i quali molti giovani, animati dal desiderio di dare una sferzata positiva alla città che, mai come oggi, appare ripiegata su se stessa, con un governo cittadino stanco che si limita sostanzialmente all’ordinaria amministrazione. Susa in questi anni ha perso abitanti, servizi, economia e lavoro, insomma la città sta male e ha bisogno di un cambio di rotta deciso e chiaro. Non potevamo pertanto rimanere immobili e indifferenti di fronte a tutto questo. Ci siamo assunti la responsabilità di mobilitare le forze migliori della città perché Susa è Susa e i suoi duemila anni di storia sono lì a dimostrarlo. Vogliamo unire la città, chiudere la stagione delle contrapposizioni che hanno indebolito e diviso spesso strumentalmente le persone, le famiglie, la convivenza civile e, tutti insieme, imprimere un forte cambio di marcia, consapevoli che le cose possano migliorare solo se perseguite con determinazione, competenza, progettualità, coraggio e visione del futuro. L’esperienza del Laboratorio è quindi confluita nella lista “CambiAmo Susa” che ha come candidato Sindaco Piero Genovese, la migliore garanzia per la Città di Susa in quanto a serietà, competenza e voglia di fare bene. CambiAmo Susa. UniAmoSusa“.
Dopo questa bellissima presentazione, potremmo avere anche qualche informazione sul progetto cambiamo Susa?
Cosa si vuole cambiare?
Con quali risorse economiche?
L’aspirante sindaco Genovese può esprimersi oppure é sempre coperto dai 2 vice-premier?
Queste due persone come contano di muoversi con la TAV ?
Vogliono portare il progresso ed il lavoro nelle lobby a scapito dei segusini o combattere duramente contro la bandiera chi son stati assessori fino ad ora ?
vi prego, fateci sapere le vostre politiche che non vogliamo sprecare il nostro voto,
Bravo Gatone, il parallelo con i due vice-premier ci illumina sul cambiamento.
Credo che sia un altro candidato sindaco ad essere oscurato da almeno uno dei vice-premier, quello grasso brutto e cattivo con la camicia verde