di MAURIZIO RASCHIO
Il presidio di LiberaValsangone “Don Pino Puglisi” lancia la sua piattaforma L7-Giaveno, sette importanti proposte per l’amministrazione della città su cui impegnare i candidati sindaci alle prossime elezioni comunali.
In questi anni di impegno civile, sociale e culturale abbiamo compreso in maniera chiara che la guerra per liberare l’Italia dalle mafie non è un compito da delegare alla magistratura ed alle forze dell’ordine: esse non possono che “arrivare dopo”. Si tratta piuttosto di un impegno che spetta a ciascuno di noi, e prima di tutti, alla politica. Come nella spiegazione del perchè le mafie attraversano la storia d’Italia da più di 150 anni dobbiamo svolgere lo sguardo ai rapporti tra queste e la classe politica, così nel progetto di costruzione di una comunità alternativa alle mafie il compito più importante spetta a chi detta le regole del vivere comune.
Le nostre parole d’ordine sono legalità, trasparenza, contrasto al gioco d’azzardo, edilizia scolastica e lotta alla corruzione.
Le proposte, da noi pensate e organizzate in 7 punti, toccano temi centrali per quella che dovrebbe essere una buona amministrazione della città.
La nostra iniziativa ha lo scopo di fornire uno strumento in più ai cittadini che devono scegliere a chi dare il proprio voto, dando loro la possibilità di sentire le idee dei candidati sindaci sui punti da noi proposti.
L’iniziativa si concretizzerà con un incontro pubblico, al quale sono stati invitati i quattro candidati sindaci durante il quale avranno modo di esprimere le loro posizioni sulle singole proposte da noi avanzate.
L’incontro avrà luogo in Giaveno il giorno Giovedi 15 Maggio alle ore 21 c/o l’aula magna dell’istituto Pacchiotti, gentilmante concessa dall’Unitre e dal comune.
La serata NON sarà un dibattito NE’ un confronto tra i quattro candidati ed i loro programmi; ognuno avrà a disposizione pochi minuti per esprimere la propria posizione su ogni singolo punto della piattaforma.
LE SETTE RICHIESTE AI CANDIDATI DI GIAVENO
1- Chiediamo alle forze politiche di non candidare persone rinviate a giudizio o condannate,anche solo in primo grado, per mafia o per reati contro la pubblica amministrazione. Chiediamo, inoltre, che lo stesso criterio sia esteso a tutte le nomine di competenza del Sindaco.
Le mafie non sono solo un problema di ordine pubblico, né costituiscono un pericolo solo per le regioni meridionali. Esse rappresentano la più forte insidia alla convivenza civile, alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni democratiche, al corretto funzionamento dell’economia impedendo lo sviluppo della democrazia e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini.
2- Chiediamo alla futura Amministrazione Comunale di aderire ad “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”. Quindi ad impegnarsi concretamente a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essa governati, adottando procedure che permettano di agire in perfetta trasparenza.
3 – Chiediamo che la futura amministrazione elabori e attui un piano sulla formazione permanente di amministratori, dirigenti e funzionari del comune di Giaveno sui temi della prevenzione e del contrasto alle varie forme di criminalità e di illegalità. La corruzione, uno dei problemi più urgenti che tutti siamo chiamati a risolvere, inquina la vita politica e sociale, genera i disservizi, penalizza il diritto e la meritocrazia, mina la fiducia nelle istituzioni. A causa della corruzione il Paese perde importanti opportunità di sviluppo e lavoro, specialmente per i più giovani. Anticorruzione e trasparenza non possono e non devono avere colori politici.
4 – Chiediamo ai candidati Sindaci di aderire alla campagna realizzata da Libera e Gruppo Abele “Riparte il futuro”, che prevede:
di rendere trasparente la propria candidatura in campagna elettorale
la promessa di adottare la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni di mandato e l’impegno ad attuare le prescrizioni della delibera entro i successivi 200 giorni.
Dal 1996 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.
5 – Chiediamo che il Comune, in ottemperanza alla legge regionale n. 14 del 2007, si impegni nel celebrare ogni anno il 21 di marzo, la giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, e nell’attivare tutti gli interventi previsti dalla legge.
L’Amministrazione Comunale deve considerare la sicurezza di studenti e personale una priorità assoluta.
6 – Chiediamo venga predisposto un piano di verifica che tutti gli edifici scolastici di proprietà dell’Amministrazione (compresi gli asili nido) siano in possesso dei certificati di collaudo statico, di agibilità sanitaria, di prevenzione incendi e delle dichiarazioni di conformità degli impianti tecnici e che, in base alle risultanze, venga realizzato,finanziato e reso pubblico un cronoprogramma di interventi per mettere in sicurezza gli stabili che ne fossero parzialmente o totalmente privi.
Il gioco d’azzardo è un fenomeno sempre più dilagante che per un numero crescente di persone diventa patologia e ne erode la vita, con conseguenze drammatiche sia economiche che sociali.
7 – Chiediamo alla futura amministrazione un’attenzione al gioco d’azzardo, da attuarsi con di iniziative concrete a tutela in particolare dei giovani e delle categorie più vulnerabili.
Chiediamo che il Comune:
adotti un regolamento per le sale giochi e per l’installazione di apparecchi elettronici da intrattenimento o da gioco.
sottoscriva l’adesione al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”.
promuova laboratori ed iniziative nelle scuole.
applichi una riduzione della parte fissa della TARES di almeno il 50% per quegli esercenti che dichiareranno di non installare o che dismetteranno videopoker e slot machine
applicare la normativa come prevista dalla legge regionale 5 febbraio 2014,n.1
elaborare un marchio di riconoscimento da assegnare agli esercenti che rinunciano al gioco d’azzardo.
realizzi percorsi di formazione/sensibilizzazione rivolti ai commercianti,
Questo manifesto rappresenta un programma di lavoro che durerà fino alla scadenza del mandato comunale. Chiediamo pertanto che l’amministrazione si impegni a verificare semestralmente l’attuazione dei punti previsti dalla piattaforma.
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