ELEZIONI REGIONALI, STEFANIA BATZELLA TORNA IN CAMPO: “PER I PIÙ DEBOLI, PER LA SANITÀ E I DIRITTI”

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di MARTINA BASSANO

SUSA – Giovedì 16 maggio, nella sala consiliare del Comune di Susa, si è tenuto l’incontro pubblico per presentare la candidatura al Consiglio Regionale del Piemonte di Stefania Batzella, l’ostetrica dell’Ospedale di Susa in lista con “Noi Moderati” per il centrodestra, che nel 2014 era già stata eletta in Regione con i 5 Stelle. Insieme a lei erano presenti Andrea Costa, già sottosegretario al ministero della Salute durante il Governo Draghi e attuale consulente esperto al ministero della Salute, ed il giornalista Francesco Rossa. Molti i presenti in sala, tra cui vari operatori della sanità, sostenitori della candidata valsusina ed alcuni cittadini di Susa. Presente anche il sindaco di Susa Piero Genovese, che ha salutato gli ospiti e i partecipanti all’incontro. Il giornalista Francesco Rossa ha definito Stefania Batzella “una donna competente, che lotta per la sanità” ricordando anche l’impegno degli scorsi anni. “Quando c’era un problema, Stefania non si fermava mai, anzi lo affrontava a muso duro cercando di risolverlo”. Rossa ha lodato particolarmente la sua “voglia di lottare e raggiungere gli obiettivi”. Ha preso poi parola la candidata, presentandosi: Batzella ha 51 anni, è nata a Villarspeciosa, un piccolo paese vicino a Cagliari in Sardegna. Nel 1997 si è trasferita a Susa, dove ancora oggi risiedere e lavora. Di professione fa l’ostetrica, un lavoro che ama e che ha sempre svolto con dedizione, impegno e passione. Ha scelto di lavorare all’ospedale di Susa, perché voleva operare a stretto contatto con le persone: “Chi lavora nell’ambito della sanità, alla base deve avere cuore, passione ed una sorta di vocazione nell’aiutare gli altri”. Nel 2014 è stata eletta per la prima volta nel Consiglio Regionale del Piemonte: è stata anche presidente della Consulta delle Elette del Piemonte, componente del Comitato regionale del Volontariato e di quello di Solidarietà. “Si può e si deve fare politica restando umili e semplici – ha aggiunto – ho sempre scelto di stare dalla parte dei più fragili: malati, anziani, disabili, donne bambini, giovani, vittime di violenza e di discriminazione. A loro ho prestato la mia voce affinché venisse ascoltata, e spero di poterlo fare ancora, se verrò eletta nel Consiglio Regionale. Mi sono sempre battuta con tenacia e determinazione per la sanità pubblica, trasparente ed efficiente e per l’assunzione di medici, personale sanitario, tecnico e amministrativo, per la riduzione dei lunghi tempi di attesa per visite, esami e interventi chirurgici, più servizi e risorse per le categorie protette”. Batzella ricorda anche la battaglia per salvare il punto nascite dell’Ospedale di Susa: “Ho combattuto per tentare di salvare il punto nascite del nostro ospedale di Susa, che è chiuso il 30 novembre 2015. Mi ero opposta con tutte le mie forze alla chiusura presentando diversi atti al Consiglio regionale e alla Giunta Chiamparino, ho promosso raccolte firme dei cittadini e varie manifestazioni. Mi sono sempre occupata del buon funzionamento e della difesa dell’ospedale di Susa, chiedendo l’implemento di ulteriori servizi”. Batzella ha ricordato anche alcuni risultati positivi delle sue battaglie: “Grazie alle mie richieste, la Regione Piemonte ha introdotto il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza nell’ottobre del 2016, ha eliminato il Ticket sanitario per le donne vittime di violenza e istituito il “Codice rosa” nel pronto soccorso degli ospedali, ha garantito gli assegni di cura ai malati non autosufficienti per l’assistenza a domicilio, la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato di 80 medici precari del 118 Piemonte, oltre anche all’inserimento del nuovo codice della strada i cosiddetti “parcheggi rosa” per le donne incinte e le donne con bambini piccoli”. In conclusione della serata è intervenuto Andrea Costa, elogiando Stefania per l’impegno a tutto campo nella sanità e per il sociale: “Si trtta di azioni per la “buona politica”, che creano il consenso e favoriscono scelte per il bene comune. Con l’obiettivo di dare speranza a quelle persone che l’hanno persa nella politica, grazie anche alla sua empatia ed umanità”.

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