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AVIGLIANA – Gianluca Vignale ha incontrato i valsusini ad Avigliana, martedì 14 maggio, presso il bar Amadeus, in corso Torino 110. Durante l’incontro, il candidato alla Regione Piemonte, della lista del centro-destra Sì Tav per il Piemonte nel Cuore, ha presentato il suo programma: “Come di consueto, è stato un momento per incontrarci, conoscerci e confrontarci in vista delle imminenti elezioni regionali. Una delle nostre priorità è l’opera Tav, per non lasciare il Piemonte isolato e perché è la più grande opportunità di lavoro e sviluppo che ha la nostra regione”, spiega Vignale.
Foto Busciolà
(Messaggio politico elettorale a cura della New Press)
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Ha ragione la TAV porterà sviluppo…. a qualcuno
Sono veramente queste le parole che ha detto ?
“Una delle nostre priorità è l’opera Tav, per non lasciare il Piemonte isolato e perché è la più grande opportunità di lavoro e sviluppo che ha la nostra regione”, spiega Vignale.
1) Sulle priorità nulla da dire, ognuno ha le proprie.
2) IL Piemonte è isolato ? Da chi, dalla Francia, dalla Svizzera o da Lisbone e Kiev ( il famoso corridoio 5 bocciato e annullato quasi ovunque). E in ogni caso Vignale desidera il piemonte ancora isolato per i prossimi 30 anni visto che la Francia ( forse) inizierà la tratta di sua competenza tra 15 anni !! TAV a parte cosa ha in mente nel frattempo per abbattere questo presunto isolamento che tanto lo terrorizza?
3) il cantiere TAV è la più grande opportunità di lavoro per la nostra Regione ? Ma veramente prima della messa in sicurezza di fiumi, torrenti, argini, scuole, bonifiche amianto, sviluppo turistico. Forse vorrà dire che è quello che userà più denaro pubblico, quello si, ma non che creerà più posti di lavoro ( compreso l’ indotto) in rapporto allo spaventoso fiume di denaro impiegato.
Comunque sia auguri anche a lui per la campagan elettorale e vinca il …….meno peggio.
Per la cronaca la Francia sono più di 2 anni che scava “il tunnel di base”…Non crederai mica che con false notizie “FEDERICA” vada in panne?
Legga bene , ho scritto la tratta di sua competenza. Il tunnel è considerato il pezzo di entrambi gli stati ( anche se l’ Italia non si capisce perchè ne paga di più). Finito il tunnel, dal lato francese la Francia non ha nessuna intenzione di costruire la nuova linea TAV. Quindi l’ aumento sconsiderato di treni e di merci si troverà in una strozzatura a imbuto . L’ ennesima cattedrale nel deserto.
Certo che dire che il Piemonte senza il TAV è isolato è un sparata che più grande non si può, manco fosse una delle isole Tremiti.
Da secoli e con ben minori strade ed infrastrutture, il Piemonte ha sempre scambiato merci, prodotti e cultura con tutto il Mondo. Negli anni ’60 e ’70, quando anche l’autostrada Torino-Milano era anche meno di una nostra attuale superstrada, le automobili della Fiat e tutti i prodotti e le persone hanno viaggiato da e per Torino, da e per tutto il mondo.
Adesso vogliono farci credere che senza un treno il Piemonte diventerebbe l’eremo di Camaldoli.
Che faccia tosta!