RUBIANA – Si è svolta alcuni giorni fa la presentazione della lista “Rubiana 2029” guidata da Rossella Cogerino. Presso i locali del Bar Ristorante “La Pineta”, sabato 25 maggio, gli undici componenti della squadra hanno presentato un programma articolato in 14 punti, alcuni dei quali già conosciuti perché anticipati nelle uscite delle settimane scorse. L’articolazione del modello presentato da Cogerino è il frutto di un lavoro nato nell’inverno del 2023, come ha tenuto a sottolineare la candidata sindaco e affidato alla regia di Luca Fabbroni, psicologo e coach con esperienza organizzativa maturata in molteplici contesti di aziende pubbliche e private. Un lavoro che ha selezionato e coinvolto professionisti eterogenei con “pedigree” importanti come quello della Geologa Denise Franchino e dell’esperta di comunicazione Paola Matterazzo, a solo titolo esemplificativo.
Gli undici candidati hanno offerto precise indicazioni della “rotta” che intendono perseguire e che è condensata nel logo “Rubiana 2029”. È proprio la Cogerino a darne significato in apertura, parlando della visione che il gruppo di lavoro si è data fin dall’inizio. Tra i punti del programma più interessanti spiccano i due grandi orientamenti: le persone e il territorio. I due ambiti vengono rappresentati graficamente su una lavagna dalla candidata sindaco mentre i singoli offrono le specificità del menù.
Nell’ambito delle “persone” attrae l’attenzione e la curiosità la vivacità con cui Elisa Ricciardi, già fondatrice dell’Associazione il Giglio della Valle, parla di inclusione e aggregazione dando rilievo alle tematiche giovanili e alla necessità di costituzione di luogo in cui far convergere le richieste della quotidianità che si chiamerà “C’è un posto per te”. Sempre in ambito sociale ha suscitato interesse l’analisi fatta da Paola Matterazzo orientata a dare sviluppo all’utilizzo degli ambulatori comunali implementando le figure mediche tra cui ostetriche, cardiologi e psicologi in primis. Completa il contesto sociale l’intervento della Cogerino che, occupandosi di scuola, affronta a viso aperto i numeri impietosi degli ultimi anni. “Non commento il perché siamo arrivati a questo punto, penso si sarebbe potuto evitare di avere così pochi iscritti alla scuola elementare, ma siamo fiduciosi. L’idea è quello di puntare su una scuola di montagna capace di offrire agli alunni le peculiarità dell’istruzione inserita in un contesto montano. La scuola è l’incubatore di una cittadinanza attiva. È qui che si creano i futuri residenti, cittadini, volontari e appassionati e del nostro bellissimo paese”.
L’ambito del sociale diventa completo con l’intervento di Luca Roggero appassionato di sport e musica, indicato dal gruppo di lavoro come colui che si occuperà di tali ambiti. È conciso e chiaro nel definire come sport e territorio possano andare a braccetto. Cita in particolare la volontà di portare in paese eventi di mountain bike e corsa in montagna. Nel suo programma c’è attenzione e sostegno per il Rubiana Calcio, la polisportiva che gestisce il campo sportivo comunale e per la trialera che oggi rappresenta un fiore all’occhiello per Rubiana. Per il territorio, certamente lucida l’analisi dei Franchino’s, Denise e Emanuele che evidenziano la necessità di un censimento puntuale del territorio al fine di trasformare quella che ormai è una continua emergenza in modello previsionale. All’interno di questa proposta rientra anche un puntuale aggiornamento del piano di Protezione Civile e la pianificazione di una rete di idranti che nel 2017 durante i funesti incendi aveva messo in serie difficoltà i vigili del fuoco e gli aib. Sempre in ambito territorio è Emanuele ad offrire la risultanza di un percorso virtuoso, che in altri Comuni si sta già attuando, legato ai certificati verdi. Come dice il Geometra, libero professionista, questa sarà la moneta del futuro dei piccoli comuni montani, polmoni verdi in grado di vendere i certificati alle grandi multinazionali del carbone, che nel rispetto degli accordi di Kyoto dovranno compensare le emissioni di Co2.
Nei novanta minuti che la squadra ha deciso di darsi per giocare l’incontro con i cittadini c’è spazio per la concretezza che passa dalle parole di Stefano Barbero, Fabio Brengetto e Paolo Girodo. Il primo illustra opere significative delle quali l’amministrazione dovrà occuparsi non appena insediata come il decoro urbano, i manti stradali e le linee telefoniche abbandonate nella parte alta del territorio. I colleghi riflettono insieme al pubblico su due altre criticità: i trasporti pubblici e il commercio. Da anni si parla di sostituire gli ingombranti bus con servizi più frequenti e dimensionati per le caratteristiche del territorio. La volontà dei candidati è volta a creare un sistema più virtuoso che abbia il suo centro gravitativo sulla stazione ferroviaria di Avigliana. Girodo aggiunge inoltre la necessità di creare un servizio di trasporto per i giovani per consentire di avvicinarli ai luoghi della movida garantendo loro una sicurezza. Quanto al commercio l’impegno è orientato in due direzioni: maggior sostegno agli operatori volto alla creazione dell’associazione commercianti e volto alla possibilità di fruire di fondi dedicati e costituzione di una Pro Loco come realtà associativa in grado di richiamare turisti e produrre il contesto per un ritorno verso le attività commerciali del paese. Paese che agli occhi di coloro che lo attraversano desta in condizioni di deciso abbandono.
Elisa Battista, grafica e designer, fresca di laurea affronta la platea con il piglio di una professionista capace. Usa l’intelligenza artificiale per raffigurare alcune possibilità di cambiamento che la squadra intendo perseguire. Muri vetusti diventano preziosi murales di montagna, angoli abbandonati si trasformano in rifacimenti curati e persino le semplici serrande chiuse con una semplice riverniciata assumono connotazioni gradevoli. Strappa l’applauso che le serve per motivarsi ed affrontare l’altro tema a cui si dedicherà insieme alla collega Matterazzo: la cultura. Le due candidate si muovono su un terreno che le vede competenti e parlano di proposte rivitalizzanti come i progetti per rendere la biblioteca più fruibile, la valorizzazione della pinacoteca e i gemellaggi.
I 142 presenti riempiono la sala e ascoltano attenti, accompagnando la performance con decisi cenni di assenso. Oltre al tema della Cultura Paola Matterazzo affronta il tema del turismo. La ricettività alberghiera è limitata pertanto concretamente bisognerà lavorare sul concetto di ricettività diffusa. La Matterazzo propone di mettere in contatto coloro che intendono aprire le seconde abitazioni con coloro che cercano una dimora soprattutto per i mesi estivi. Rubiana aveva già questo modello negli anni 80 e 90 ed oggi la lista intende ripristinarlo. I temi scottanti li affronta Fabbroni che pare non avere remore a parlare di Unione Montana e di Smat. “Spesso ci chiedete per quali ragioni rimanere nell’Unione Montana Alpi Graie” afferma deciso “e la risposta è nei numeri. Un milione di euro in cinque anni, un sostegno costante in alcune attività specifiche, un riferimento tecnico e amministrativo competente.
Quanto alla Smat siamo consapevoli di chi è l’interlocutore, e ne abbiamo massimo rispetto, tuttavia riteniamo fondamentale aprire un tavolo di lavoro per riportare in capo al gestore alcune responsabilità. L’acqua sporca dai rubinetti, i continui problemi strutturali, il mancato rispetto del capitolato nel rifacimento del manto stradale”. La candidata sindaco completo la raffigurazione grafica di tutte le parole chiave che sono emerse nei novanta minuti. Una mappa mentale complessa ma chiara, che impegna i candidati e da consapevolezza del lavoro da fare. La chiosa è forse il momento più importante della serata e così come ha aperto la candidata intende concludere. “Da tempo questo paese ha perso il concetto di comunità. La vostra presenza numerosa è un segno tangibile della necessità di voler ricostruire un tessuto. Senza la partecipazione attiva di un tessuto associativo, dei volontari e dei comitati di borgata, tutto il nostro lavoro non avrà la forza e l’energia. Il nostro slogan è ogni passo conta e adesso il vostro compito è fornirci il supporto per andare avanti fino in fondo”.
Nell’applauso collettivo la squadra si sposta verso l’aperitivo, momento in cui i cittadini fanno domande e offrono spunti. C’è ancora il tempo per affrontare informalmente il tema della neve che Rubiana 2029 ha in testa alle cose da fare già nei mesi estivi. Va rifatto un appalto e rivisti i numeri ma soprattutto il modello che ad oggi secondo i tecnici della lista non ha dato risultati di valore.