EMERGENZA CALDO IN VALSUSA: IL PIANO DELL’ASL

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dall’ASL TO3

COLLEGNO – Prevenire gli effetti negativi delle ondate di calore è possibile. Il caldo può essere causa di problemi alla salute, quando altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore e disidratazione.

Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento della situazione di salute preesistente, in particolare per le persone a rischio, principalmente anziani soli, di età superiore a 75 anni e affetti da malattie croniche. Conoscere in anticipo l’approssimarsi di un’ondata di calore, permette di predisporre in maniera ottimale gli interventi preventivi e di ridurne i rischi di impatto sulla salute.

L’Asl To3 anche quest’anno ha messo a punto un specifico piano di intervento, in accordo con la Regione Piemonte e grazie al sistema di monitoraggio del Dipartimento Sistemi Previsionali e all’Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte. Tale sistema ha permesso di sviluppare un bollettino previsionale del caldo, che fornisce tutte le indicazioni necessarie per mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute, attraverso la diffusione capillare delle informazioni alla popolazione utilizzando sia le vie istituzionali di comunicazione sia i social network.

Per quanto riguarda l’area ospedaliera, l’Asl To3 ha predisposto un piano per l’emergenza caldo, modulato in base a quattro livelli di rischio:

  • Azioni sui sistemi di condizionamento e di ventilazione delle strutture aziendali.
  • Azioni sulla destinazione dei posti letto.
  • Monitoraggio degli indici di affollamento nei DEA/Pronto Soccorso e definizione di soglie di
    intervento.
  • Monitoraggio dei dati climatici in rapporto ai dati di afflusso dei pazienti ai Pronto Soccorso/DEA
    aziendali.
  • Ridistribuzione di risorse di personale nei DEA/Pronto Soccorso e ridistribuzione dei carichi di
    lavoro all’interno degli ospedali.

Il sistema di monitoraggio delle ondate di calore è in grado di prevedere, con 72 ore di anticipo, il verificarsi di situazioni di “discomfort meteoclimatico”, ossia la sensazione di caldo e disagio percepito dal corpo umano, definito in base a quattro condizioni:

0 = No disagio.
1 = Debole disagio.
2 = Disagio.
3 = Forte disagio (onda di calore).

Al verificarsi della condizione numero 3, l’azienda attiva il proprio “Gruppo di Coordinamento”, composto dal Responsabile del DEA e dalle Direzione Mediche degli ospedali, insieme con la Direzione delle Professioni sanitarie.
Tale gruppo interviene con il monitoraggio dell’affollamento dei Pronto Soccorso/DEA, la verifica del superamento di soglie predefinite e le azioni pro-attive e reattive associate, che consistono nell’allocazione e redistribuzione delle risorse.

Per quanto riguarda l’area territoriale l’Asl To3 si è attivata, confermando la procedura per la gestione delle liste dei pazienti fragili già adottata negli anni passati. È stato aggiornato l’elenco dei soggetti a rischio, che è consultabile e integrabile da ciascun Medico di Famiglia e Pediatra del territorio, ai quali compete:

  • L’attivazione dell’Assistenza Domiciliare Protetta (ADP).
  • L’informazione al paziente e la sollecitazione ad assumere comportamenti appropriati per prevenire
    eventuali conseguenze di salute.
  • La segnalazione per l’eventuale presa in carico al servizio di Cure Domiciliari.

In occasione del piano di gestione sovraffollamento legato alla stagione influenzale è stato attivato il Servizio Infermieristico Domiciliare con una presa in carico proattiva in cui il professionista sanitario non attende che il malato chieda aiuto rivolgendosi alla struttura, ma individua possibili bisogni ed eventuali fattori di rischio per la salute e interviene pianificando con il malato le azioni più opportune a tutela della salute; questo importante progetto proseguirà anche in occasione del periodo estivo.

Il Servizio Infermieristico Domiciliare proattivo si pone quindi l’obiettivo di potenziare gli interventi di sanità
d’iniziativa in Cure Domiciliari, ricercando il coinvolgimento e l’educazione del care giver e dell’assistito
all’autocura, con azioni rivolte al follow-up periodico in una visione olistica.

L’intervento sarà rivolto ai pazienti in Assistenza Domiciliare Infermieristica o Assistenza Domiciliare Protetta, in quanto l’Assistenza Domicilare Integrata (ADI) già si configura come presa in carico globale multiprofessionale con più elevata complessità di cura.

Tutto il sistema si integra con il consueto potenziamento, nel periodo estivo, del Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) al quale settimanalmente vengono trasmessi, da parte dei Coordinatori delle cure domiciliari, gli elenchi dei pazienti a rischio, per i quali potrebbero determinarsi richieste di accesso e di monitoraggio. Il cittadino può consultare il Portale del Ministero della Salute all’indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp dove, oltre a materiale informativo e di approfondimento, sono consultabili i bollettini di previsione delle ondate di calore.

Con l’arrivo del caldo estivo la tutela della popolazione anziana e fragile diventa una priorità di salute” – evidenzia il Dott. Flavio Boraso, Direttore Generale dell’Asl To3 “Il Piano Caldo coinvolge tutto il personale sanitario degli ospedali e del territorio che, dovendo prevenire e far fronte ad una possibile emergenza, collabora con cura per assicurare ai nostri cittadini una pronta risposta ai danni causati dal caldo. Le azioni avviate mirano a sostenere soprattutto i residenti in particolari condizioni di fragilità, come gli anziani soli e con patologie croniche, garantendo la tutela della salute e sostenendo il modello della medicina di iniziativa che “va incontro” alla persona prima che insorga oppure si aggravi una patologia“.

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