Era valsusino l’uomo che ieri ha deciso di togliersi la vita nel pomeriggio, buttandosi dal ponte della morte a Exilles. Si tratta del 75enne Adriano Marinoni, pensionato residente a Buttigliera Alta. Da tempo soffriva di depressione, una malattia che il più delle volte non lascia scampo.
Marinoni era molto conosciuto nel paese della bassa Val Susa, soprattutto per i suoi trascorsi sportivi. Infatti in gioventù era stato un grande giocatore di bocce, a livello agonistico. Negli anni ’70, insieme a Luigi Bussi, aveva conquistato numerosi successi, crescendo proprio nella Società Bocciofila di Ferriera (ora Asd Ferriera). Marinoni era riuscito a distinguersi in campo nazionale, arrivando a giocare nella massima divisione a fianco del campione Umberto Granaglia, anche lui originario di Buttigliera Alta.
Ferriera e Buttigliera sono località storicamente legate al mondo delle bocce, inizialmente come attività del dopolavoro dedicata agli operai della Fiat e poi Teksid. A Ferriera nel 1968 viene costruito il bocciodromo (uno dei primi coperti in tutta la valle) che, grazie a questo, diventa da allora punto di riferimento di molte competizioni.
Marinoni ieri si è lanciato dal ponte della morte di Exilles, precipitando per circa 80 metri. L’impatto con le rocce è stato fatale, inutili i soccorsi del 118.
Per quale ragione avete denominato quel ponte: ponte della morte?? Per vs conoscenza quello è stato, in Europa, il primo ponte in curva con arcate in c a. Successivamente è stato usato per jumping e,prima di questo, c’è stato un solo suicidio. Trovo fuori luogo dargli quell’ appellativo, considerato che il disuso lo rende già sufficientemente triste.
Distinti saluti
Guido