L’incontro “Eretici No Tav” organizzato ieri dal nostro quotidiano on line ha fornito una serie di spunti nuovi al dibattito politico sull’alta velocità., di fronte a un pubblico qualificato (erano presenti, tra i vari, la scrittrice Chiara Sasso, Silvio Durante di Legambiente, Francesco Richetto, Leonardo Capella, Claudio Giorno, Giorgio Guglielmo, Oscar Margaira, Luca Giunti, ecc.).
Interessanti le riflessioni di Sandro Plano, tesserato Pd e candidato a sindaco di Susa: “La posizione contro la Tav non mi è costata cara, ho sempre mantenuto posizioni diverse rispetto alla linea del partito a livello torinese. Paradossalmente chi si é accanito con me é stato Sergio Chiamparino, che non é neppure iscritto al Pd. Ma io non prendo ordini, non sono un burattino, faccio gli interessi dei valsusini”.
Plano ha poi confessato una cosa che lo ha deluso: “Mi ha fatto male la scelta di candidare Ferrentino nel listino del presidente, proprio lui che era un leader storico e carismatico del Movimento No Tav…è ovviamente legittimo cambiare posizione e idea, ma diventare da capo ultrá della Juve a capo ultra del Torino mi sembra davvero inconcepibile”.
E sulla richiesta di espulsione? “C’erano delle pressioni politiche – dice Plano – ma non sarebbe stata democrazia. Chi paga la tessera é come un azionista, non si può cacciare solo perché la pensa diversamente. Paradossalmente dal Pd volevano espellere me, ma per Primo Greganti hanno proposto solo la sospensione…”.
E poi la campagna elettorale di Susa: “Si é montata una storia di tensioni e rischi per la sicurezza, si parlava di terrorismo, invece si é svolta benissimo, in modo civile e normale tra me e l’Amprino. Non ci sono stati problemi, è stato un clima che voleva essere creato ad arte per penalizzare la mia lista. Ma nessuno di noi é estremista, e i proiettili forse arrivavano dal fuoco amico”.
La questione del lavoro. “É fastidiosa l’illusione che la tav porti lavoro…in questi giorni ho visitato tante famiglie a Susa, e si vogliono promettere cose irrealizzabili. Il luogo comune che il treno porti lavoro é assurdo: mandiamo la gente di 50 anni a fare i minatori? Possibile che non si riesca a capire che nei cantieri si porta manovalanza di certi settori o specializzata? Guardiamo già adesso in valle: quanti sono i cantieri aperti? Variante di Claviere, seconda canna del Frejus, acquedotto di valle….in teoria dovremmo essere tutti occupati, e invece la gente del posto non viene e chiamata, e i figli rimangono a spasso”.
Ma la stazione internazionale non porta turismo? “Assurdo spendere 50 milioni per una stazione a Susa…io faccio sempre questo esempio: qualcuno di voi quando arriva a Fiumicino va a visitare la città? Quando scendete all’aeroporto di Caselle, vi fate un giro al museo di Caselle? Che senso ha mettere lá una stazione internazionale, quando c’è già a Bussoleno, Oulx e Bardonecchia? I sindaci dell’Alta Valle che sono Si Tav, non capiscono che così il ramo da Bussoleno a Bardonecchia diventerà secco?”
Il retroscena sull’Osservatorio. “Ero stato io a proporre la nascita dell’Osservatorio, che poi malauguratamente é stato affidato a Virano. Doveva servire a verificare la reale utilità dell’opera, e invece é diventato lo strumento per escludere chi era contrario. Come Comunità Montana volevamo partecipare, ma poi ci hanno escluso il giorno dopo. Alla faccia della democrazia e del dialogo”.
Il silenzio di Renzi é un passo in avanti. “Il fatto che Renzi non parli mai di Torino-Lione lo considero un fatto importante, un passo in avanti – dice Plano – forse si é reso conto che nel sistema torinese tutto pro-Tav c’è qualcosa che non funziona. Lui é molto attento all’immagine e a ciò che pensa la gente, quindi il fatto che neanche a Torino abbia speso una parola per la Tav, é indice di riflessione”.