Riceviamo dall’associazione ETINOMIA
Appassionata discussione tenuta ieri, lunedì 9 novembre, in Commissione legalità presso la sala del Consiglio Regionale in via Alfieri 15 a Torino.
L’audizione, richiesta dalla nostra Associazione, ha visto presenti anche rappresentanti di alcuni Comuni della Valle di Susa (S.Ambrogio di Torino, Chiusa di San Michele, Vaie, Novalesa, Caprie), delle Organizzazioni economiche di categoria e dell’Associazione Libera Piemonte, al fine di approfondire alcuni aspetti relativi al rischio di infiltrazione mafiosa sul territorio valsusino e non solo.
Nel corso del nostro intervento, tenuto dal Presidente dell’Associazione, abbiamo potuto esplicitare il significato di lavoro etico, descrivere l’impegno dei nostri associati accanto alle istituzioni locali nella difesa e promozione delle vocazioni territoriali, l’attività divulgativa per la diffusione della cultura della legalità, del rispetto e della dignità della persona.
In particolare abbiamo reso esplicito, anche grazie alle richieste di approfondimento di alcuni Consiglieri, alcune peculiarità che il lavoro etico, secondo la nostra Associazione, dovrebbe vantare: tra queste il rispetto delle esigenze fondamentali dei cittadini, il consenso e la ricerca dell’utilità generale e l’assenza di nocività, in modo che non siano necessarie scorciatoie legislative o compensazioni (con specifico riferimento alla Legge Obiettivo e al c.d. Decreto “Sblocca Italia”) per rendere tollerabili gli effetti prodotti dalle attività economiche.
Su quest’ultimo punto, è stato intenso il dibattito con i Consiglieri Regionali eletti in seno al Partito Democratico grazie al quale abbiamo potuto rendere maggiormente esplicite le nostre posizioni sul tema.
Diffusa tra tutti gli auditi l’attenzione ai danni e alle criticità, in particolare nelle forme che assume l’infiltrazione mafiosa, che già solo i lavori geognostici necessari al progetto della ferrovia TAV Torino-Lione stanno imponendo al delicato territorio Valsusino.
Sul tema sono stati preziosi gli interventi del Sindaco di Sant’Ambrogio di Torino, Dario Fracchia, che ha sperimentato direttamente il contatto con soggetti criminosi operanti sul proprio territorio comunale e l’audizione di Maria Josè Fava (“Libera” Piemonte) la quale ha reso evidenti gli esiti delle operazioni investigative “Minotauro”, “Colpo di Coda” e “San Michele” le cui ordinanze descrivono un apparato mafioso in grado di penetrare capillarmente il tessuto economico piemontese, non solo nel contesto privilegiato delle Grandi Opere ma anche nelle attività di quotidiano interesse cittadino.
Facendo seguito alle numerose domande rivolte all’attenzione di Etinomia, abbiamo potuto presentare le nostre proposte per promuovere la cultura della legalità, ribadendo in particolare:
– la necessità di maggior pulizia e trasparenza all’interno della compagine politica ed amministrativa,
– la riforma del sistema di sostegno economico all’imprenditoria etica e sostenibile, superando i limiti meramente finanziari degli strumenti attualmente disponibili, con maggior coinvolgimento dell’apparato amministrativo che dovrebbe promuovere tutoraggio e programmazione coordinata sul territorio;
– blocco delle attività economiche che creano presupposti per infiltrazioni di tipo criminale e rendono, per utilizzare le parole di Libera Piemonte, “appetibili i nostri territori al radicamento di attività economiche controllate dalle mafie”;
– promozione di piccole opere utili e investimenti sui servizi essenziali per la vita della popolazione, tra i quali, a titolo d’esempio, Servizi Sanitari capillari e diffusi e Sistema Scolastico efficiente e sicuro.
Tra i passaggi più significativi è stato ricordato il poderoso apparato di trattati, impegni internazionali, dichiarazioni congiunte sottoscritti da decine di Stati, metodicamente disattesi dalle procedure europee per la promozione e l’imposizione delle grandi opere inutili sul territorio europeo, all’indirizzo delle quali è stata pronunciata sentenza di illeggittimità dal Tribunale Permanente dei Popoli riunito in Almese domenica 8 novembre 2015.
Memore di tale pronunciamento, la nostra Associazione ha richiesto alla Regione Piemonte un impegno concreto e non solo formale, per il sostegno all’Economia Etica e Sostenibile.
Su stimolo della Presidenza della Commissione Legalità, sostenuta dagli interventi dei Vicepresidenti Frediani (M5S) e Rossi (PD), Etinomia ha garantito la massima collaborazione con gli organi di controllo e vigilanza, invitando tutti gli associati a portare all’attenzione della Commissione stessa evidenza delle pratiche e condotte illecite che dovessero essere rilevate nel contesto territoriale presso il quale vengono svolte le attività imprenditoriali.