di SILVIA VOLONTÀ
FERRIERA – Come ha scritto Lia Levi, “Memoria è quando i ricordi sono diventati i mattoncini del nostro oggi”: per costruire il nostro futuro è essenziale conoscere il passato, anche nei suoi risvolti più bui e terribili, come “il vertice dell’orrore”, così come Primo Levi ha definito la Shoah. In un’epoca in cui i testimoni viventi sono rimasti un’esigua, preziosissima, manciata, è fondamentale trasmettere ai giovani la necessità di diventare loro stessi testimoni della Storia. Porre attenzione ai fatti e alle parole e fare memoria collettiva sono doveri della scuola che si rivolge a tutti coloro che hanno l’obbligo morale di accompagnare i giovani a eliminare qualsiasi forma di odio, divenendo operatori di pace nella vita quotidiana. Grazie alle proposte dell’Assessorato alle politiche educative del Comune di Buttigliera Alta,in accordo con la Dirigente Maria Gabriella Parente, le classi terze della scuola secondaria Jaquerio hanno affrontato con serietà e attenzione queste tematiche con il prezioso aiuto di chi ha vissuto da vicino quegli anni difficili: Amalia Neirotti,presidente del Comitato del Colle del Lys, Anna Pampione, presidente dell’ANPI – sezione di Buttigliera, e Daniela Allasio, figlia di Ottavio Allasio, catturato nel 1944 nel giorno del suo sedicesimo compleanno e deportato nei lager nazisti. Attraverso una carrellata di immagini dell’epoca , una valigia e alcuni oggetti simbolici, i ragazzi hanno ripercorso le tappe terribili di quel periodo, apparentemente lontano, ma doverosamente vicino per dei futuri cittadini consapevoli, con la promessa che l’impegno della Memoria sia quotidiano.