di FABRIZIO PASQUINO
FERRIERA (BUTTIGLIERA ALTA)– Le dichiarazioni dei consiglieri del M5S del comune di Buttigliera Alta Luca Bavaro e Samantha Aiello sull’inserimento da parte dell’Amministrazione comunale della vecchia scuola media statale Giacomo Jaquerio di Ferriera nel piano delle alienazioni 2018-2020, riportata sul nostro giornale, hanno scatenato le reazioni del sindaco di Buttigliera Alta Alfredo Cimarella e del capogruppo del centrosinistra per Buttigliera Michele Gurrado.
I consiglieri del M5S “sono preoccupati che l’immobile di via Capoluogo possa o cadere in disuso oppure essere demolito per lasciare spazio a nuovi condomini”.
Tesi smentite dal sindaco Cimarella che afferma: “È chiarissimo che noi siamo aperti ad ogni soluzione sostenibile. Abbiamo inserito nel piano delle alienazioni la scuola di Ferriera perché siamo in attesa di proposte accompagnate da un piano economico sostenibile, ma questo non significa che abbatteremo la scuola. Non è previsto. Se arrivasse, ad esempio, un’azienda che volesse questo edificio e dimostrasse di poterlo gestire noi accetteremmo volentieri. È facile dire ai cittadini che si vuole recuperare un immobile così grande e costoso per affidarlo ad un’associazione con costi di recupero e riqualificazione non inferiori all’1,5 milioni di euro. Ci troviamo di fronte a un duplice aspetto – prosegue il sindaco – se si ipotizza una riqualificazione di basso profilo con costi inferiori al milione di euro potremmo poi gravare pesantemente sulle spese di gestione. Se, invece, pensiamo a una riqualificazione completa predisponendo il massimo per gli standard antisismici e di risparmio energetico, andremmo a spendere non meno di 1,5-2 milioni di euro. Cifre oggi non sostenibili da un Comune come il nostro”.
La scuola risale al 1959, non si tratta di un edificio storico anche se in molti a Ferriera l’hanno frequentata e hanno ricordi indelebili.
Ma allora cosa fare? “Intanto una scuola a norma, funzionale e che risponde a tutti gli ultimi standard in termini di sicurezza e risparmio energetico, a Ferriera, l’abbiamo già costruita – conclude Cimarella. Alle casse comunali sarebbe costato quasi la stessa riqualificare l’intesa scuola che rifarne una nuova. Così abbiamo deciso di farne una nuova”.
Sul tema interviene anche il capogruppo del centrosinistra per Buttigliera Michele Gurrado: “Abbiamo richiesto un incontro in Commissione per discutere su possibili alternative di utilizzo. Ad esempio mettendola a disposizione di associazioni che attualmente utilizzano i locali della ex Fiat, e utilizzare il locali per ampliare la biblioteca comunale. Provare anche ad esplorare soluzioni legate alla Città del Bio, per esempio per farne un istituto agrario o un luogo messo a disposizione per la formazione e lo sviluppo dell’agricoltura sul nostro territorio. Riteniamo che la ristrutturazione debba esser vista non soltanto come un costo, ma come un’occasione di investimento per sviluppare una zona molto viva in passato ma che attualmente ha visto chiudere molte attività storiche come, in ultimo, il negozio di alimentari”.