FIERA DI GIAVENO, GLI AMBULANTI SUL PIEDE DI GUERRA: “IL NUOVO BANDO CI PENALIZZA, SIAMO PRONTI A PROTESTARE E FARE RICORSO AL TAR”

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GIAVENO – Scoppia un nuovo caso in vista della “Fiera d’Autunno” che si terrà domenica 1 ottobre. Alcuni ambulanti sono sul piede di guerra con il Comune per le graduatorie e il bando che assegnava i posti in città, che segue le direttive della “famigerata” Bolkestein. Lunedì 18 gli ambulanti si riuniranno alle 21 a Pianezza, presso l’hotel Gallia in via Torino, con l’obiettivo di organizzarsi. In ballo ci sono le posizioni che saranno assegnate alla fiera: 195 stalli in città.

“Siamo arrabbiati e pronti a fare ricorso al Tar – annuncia L’ambulante Serena Tagliaferri – lunedì sera ci riuniremo con l’avvocato Alfredo Caviglione e decideremo come agire. Non escludiamo anche delle azioni di protesta a Giaveno nel giorno della fiera, occupando i posti che storicamente ci erano stati assegnati e che adesso non abbiamo più. La posizione in fiera è fondamentale per i nostri banchi”.

Riguardo il nuovo bando del Comune, gli ambulanti contestano soprattutto la novità del furgone: “Le graduatorie sono state stravolte perchè da quest’anno il Comune ha deciso di assegnare 7 punti ai possessori di furgoni Euro 4 o Euro 5 – spiega Tagliaferri – penalizzando così chi è più povero e chi non ha la possibilità di comprare mezzi nuovi e costosi. Noi facciamo i mercati, lavoriamo per strada, abbiamo famiglie da mantenere, e non possiamo essere discriminati così. Molti ambulanti sono in crisi da tempo e non possono permettersi mezzi nuovi. Con questa scelta, il Comune favorisce i più ricchi. Senza contare che il Comune chiede, ai possessori dei furgoni nuovi, di presentare anche una dichiarazione timbrata dal notaio, un atto che ci costa circa 250 euro. Se dovessimo fare così in tutte le fiere a cui partecipiamo durante l’anno, quanto dovremmo spendere?”.

Ma non solo. Il nuovo bando del Comune, secondo la Tagliaferri “penalizza chi ha sempre partecipato da sempre alla Fiera di Ottobre perchè, a parità di visura camerale, non vengono più assegnati maggiori punteggi per anzianità a chi ha garantito la propria presenza coi banchi nel corso degli anni, anche quando pioveva e magari c’era meno gente. Noi siamo sempre venuti a Giaveno, eppure nella nuova graduatoria siamo stati sorpassati da altri fieristi che partecipano solo da un paio d’anni. Senza contare i criteri legati alla visura camerale: adesso il Comune tiene conto anche della visura orginaria, ossia del precedente proprietario da cui abbiamo acquistato la licenza. Quindi se qualcuno di noi ha acquistato la licenza da attività che sono fallite, viene penalizzato. Anche questo è ingiusto”.

Tutto nasce dalla direttiva Bolkestein, che il Comune di Giaveno ha scelto di applicare immediatamente “nonostante la Regione Piemonte non abbia ancora obbligato a farlo, così come nel resto d’Italia” accusa la Tagliaferri.

La “battaglia legale” che gli ambulanti intendono intraprendere a Giaveno ha valore anche per le altre fiere in Piemonte e non solo: “Dobbiamo far valere subito i nostri diritti – conclude la Tagliaferri – perchè se anche gli altri Comuni seguiranno a ruota quanto viene fatto a Giaveno, saremo destinati a chiudere le attività. Da anni noi ambulanti siamo in crisi, queste nuove scelte sono davvero penalizzanti. Del caso se ne sta occupando anche la consigliera di opposizione Daniela Ruffino, che martedì ci riceverà in Regione. Noi non siamo una lobby, chiediamo al Comune di rivedere le sue scelte e di riassegnare i posti secondo i criteri utilizzati da sempre”.

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1 COMMENTO

  1. Applicazione Bolkestein. Apertura nuovi supermercati . Si allarga il giro degli affari. Fate due+due e vediamo che risulta.

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