FLOP DELL’OSTELLO DI CHIUSA SAN MICHELE: LA REPLICA DEL COMUNE

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dal COMUNE DI CHIUSA SAN MICHELE

CHIUSA SAN MICHELE – A fronte delle affermazioni contenute nel comunicato stampa della lista “Chiusa Avanti” a proposito del bando per l’Ostello del Pellegrino, rilevando inesattezze e generiche critiche, ci sembrano doverose alcune puntualizzazioni, per rispetto dei cittadini di Chiusa San Michele. Proprio perché si ha a cuore lo sviluppo anche turistico del paese l’Amministrazione Comunale ha lanciato il bando prevedendone una durata di quaranta giorni, forse troppo breve, ma con l’intento di avviare la struttura nel minor tempo possibile e dare la possibilità al gestore di sfruttare almeno in parte la stagione estiva.

Il bando è stato redatto in seguito ad un attento studio di affidamenti di strutture simili sul territorio della Bassa Valle di Susa, prevedendo una durata della concessione che permettesse ai gestori di poter sviluppare un progetto imprenditoriale adeguato e garantisse la partecipazione di soggetti qualificati, con una comprovata esperienza nel settore. Queste caratteristiche sono giudicate da “Chiusa Avanti” non “attrattive” e non idonee alle
potenzialità commerciali di Chiusa San Michele: evidentemente abbiamo visioni molto diverse sulle potenzialità del nostro Comune.

Rileviamo anche l’affermazione inconsistente che la poca attrattività del bando sarebbe dovuta al vincolo di lasciare gli arredi in caso di risoluzione anticipata del contratto. Per ridurre i rischi di impresa per il gestore, l’amministrazione ha previsto nel bando la possibilità di scontare la spesa per l’acquisto degli arredi dal canone di affitto per tre anni: il costo risulterà di conseguenza in buona parte coperto dal Comune che, di conseguenza, richiede di lasciare ciò che ha pagato.

Il bando, come tutto il progetto dell’Ostello, è stato seguito dall’amministrazione attuale analizzando e verificando a fondo i contenuti sia tecnici che gestionali: questo ha permesso di realizzare una struttura ricettiva all’avanguardia nei contenuti impiantistici, architettonicamente gradevole, ben inserita in un contesto territoriale che permette di sfruttarne le potenzialità in chiave turistica. È poi chiaro che questa esperienza potrà suggerire dei correttivi per il prossimo bando, grazie ad un confronto costruttivo. Funziona così per tutti gli affidamenti di strutture pubbliche a gestori privati.

Lasciamo infine ai cittadini il giudizio sul nostro impegno, la nostra preparazione, l’umiltà di studiare ed approfondire e la nostra conoscenza delle necessità del territorio e dei suoi abitanti. Competenza amministrativa non è lanciare vaghe idee. La nostra competenza l’abbiamo dimostrata con i fatti, ricercando e ottenendo finanziamenti che ci hanno permesso di realizzare opere che promuovono lo sviluppo del paese, come l’Ostello; opere che hanno migliorato sensibilmente la sicurezza, come i marciapiedi in Valsusa; opere che permetteranno al Comune di risparmiare oltre il 60% della spesa energetica, come il rifacimento dell’illuminazione pubblica.

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