SESTRIERE – Dopo il grande flop dei giorni scorsi, a Sestriere si respira un’aria davvero infuocata. Riceviamo e pubblichiamo le lettere di Maurizio Beria e Andrea Colarelli.
LA LETTERA DI MAURIZIO BERIA
Caro Direttore,
nel ringraziarti per aver prontamente pubblicato sul tuo giornale il comunicato stampa a firma mia e di Giorgio Merlo in merito all’esito della candidatura per i Campionati Mondiali di Sci Alpino del 2029. Peraltro mi tocca stigmatizzare che l’aver assemblato sotto un unico titolo “La sconfitta di Sestriere è politica: abbiamo perso….” sia l’intervento mio che quello dell’Arch. Colarelli, con tanto di fotografie, può generare confusione nei lettori, portati a credere che le posizioni siano allineate.
Con preghiera di pubblicazione, tengo invece a precisare che nessuna responsabilità sull’esito della vicenda va per parte mia addebitata al Sindaco Poncet o al Consigliere Marin che credo abbiano operato ogni sforzo possibile per raggiungere un risultato positivo ma che hanno dovuto arrendersi di fronte allo strapotere delle Alpi Orientali in seno agli organi sportivi deputati.
Colgo piuttosto nelle righe del consigliere Colarelli una tanto malcelata quanto riprovevole soddisfazione per l’esito negativo della votazione, verosimilmente prodromica a raccogliere risultati sul piano politico personale.
Con l’augurio di vedere tutti coloro che hanno veramente a cuore Sestriere e le Montagne Olimpiche operare in modo proattivo e sinergico per raccogliere nel futuro quelle soddisfazioni che oggi ci sfuggono, ti porgo i miei più cordiali saluti.
LA LETTERA DI ANDREA COLARELLI
Purtroppo mi trovo indotto a consigliare il Presidente dell’Unione a meditare meglio i toni usati nei confronti della federazione italiana sci ed inerenti lo “strapotere delle Alpi Orientali in seno agli organi sportivi deputati.”
Dichiarazioni come queste rischiano di compromettere anche i pochi eventi importanti ancora possibili sulle nostre montagne. In questa giornata non ho letto una riga in cui si riconosca la sconfitta e soprattutto la bravura e i complimenti agli avversari. A mio avviso la bocciatura è così sonora e chiara che non lascia margine a giustificazioni di alcun tipo.
Colgo invece nelle parole del presidente Beria un per nulla celato rancore nei confronti di chi si permette di avanzare giustificate critiche sul suo operato politico o su quello di qualche suo collega, buttando la cosa per l’ennesima volta su ipotetiche ambizioni politiche personali del sottoscritto.
La mia delusione per la bocciatura ricevuta oggi da Sestriere è palese nelle mie dichiarazioni, e le mie critiche sono nei confronti di chi ha condotto in prima persona la candidatura non preoccupandosi di costruire il necessario consenso nelle istituzioni preposte alla scelta finale. In un paese normale i politici seri si assumono la responsabilità dei propri errori e lasciano spazio ad altri, qui invece gli errori non si ammettono mai e chi osa porre qualche critica viene accusato di agire per ambizioni personali.
si beccano
Vincere con degli impianti di risalita ,che nemmeno in Europa dell’Est, usano più da una vita, sarebbe stata una cosa impossibile…Se per 5 lustri,nessuno mette mano al portafoglio, poi non lamentarti se non vinci…. Saluti
Poverini…chissà il dolore che stanno provando.
Colgo nelle righe del presidente Beria ancora tanto livore accumulato,evidentemente non ancora smaltito,per lo schiaffo (metaforico)ricevuto dal Ministero su iniziativa dei consiglieri Colarelli e Paleardi in merito all’ILLEGITTIMITA’ DELLO STATUTO DELL’UNIONE che presiede.
Inoltre:
La resa si e’ resa necessaria per lo strapotere delle Alpi orientali o per la stradebolezza delle Alpi occodentali che non riescono ad ottenere neanche l’appoggio dei “centrali”?(Non se le fila nessuno,detto in gergo!)
Dal consigliere Colarelli sarebbe interessante conoscere,se noto,l’ammontare del costo sostenuto dalla cassa del comune di Sestriere per questa candidatura.(dossier,masterplan,etc.etc.
Precedenti assegnazioni:
Val Gardena 1970
Sestriere 1997
Impianti di risalita sgangherati e aperture ridotte in settimana a parte, forse in FISI a qualcuno è venuto in mente che, come negli uffici postali, a volte ci si deve mettere in coda.
Sono d’accordo con MARTA, sarebbe meglio qualcuno invece di guadagnare solo metta mano al portafoglio
@i polli di Renzo
Tra questi ci metterei per primo il sindaco di Sestriere che riferendosi ai consiglieri federali,li ha definiti “elementi in gran parte da Milano in la,”Ma puo’ un Sindaco di una localita’ turistica parlare cosi’.
C’e’ razzismo e intento di deligittimazione verso alcune regioni che proprio non lo meritano.
C’e’ inoppurtunita’ politica verso una Federazione che ha dato tanto a Sestrire
C’ e’ rozzezza di linguaggio,da osteria
Non c’ e’ il rispetto per l’ Avversario vincitore,fattore imprescindibile nello sport
Lombardi,Trentini,Altoatesini,Friulani,Emiliani scusatelo,quella che esprime e’ solo la sua opinione che tanti qui non condividono.
Chiunque sia andato a sciare nelle “Alpi Orientali” e poi a Sestriere sa bene che la diferenza non stia in un fascicolo di candidatura. A Sestriere i tracciati sarebbero molto belli ma la gestione è assente. Piste costantemente ghiacciate, pelate anche con molta neve, impianti chiusi e vecchi … ma chi vogliamo prendere in giro ? Non possiamo ignorare la realtà per anni e poi pretendere di fare i primi della classe. Sana autocritica e più visione 365 gg all’anno.
Se invece di farsi la guerra gli uni con gli altri dopo le Olimpiadi avessero lavorato insieme per fare crescere la già lattea la situazione sarebbe differente
Le numerose scuole sci facendosi la guerra dei poveri hanno ridicolamente abbassato prezzi e target gli alberghi i ristoranti lo stesso il gestore degli impianti ha pensato solo ai suoi bar sulle piste e come avere vantaggi a breve termine
Nessuna vision sul futuro e nessuna sinergia….. e adesso si lamentano che non funziona nulla
I maestri di sci in primis hanno devastato il mercato dividendosi in mille scuole piccole che non hanno così nessuna voce in capitolo con il gestore degli impianti che così fa il comodo suo gli albergatori si adeguano e se gli impianti aprono il 10 dicembre loro aprono il 20 e l’anno dopo sempre più tardi chiudendo sempre prima
La stazione è oramai alla fine e nessuno sembra voler fare qualcosa per cambiare
Magari questa sconfitta riuscisse a mettere insieme tutti gli operatori per fare rinascere un posto magnifico dalle enormi potenzialità ma che da troppo tempo non ha una identità
Mi sembra che ci sia una unanimità di giudizi, a cui mi associo, sul fatto che gli impianti della Via Lattea sono gestiti in modo pessimo per gli utenti (ma ottimo per i gestori visti gli enormi utili e i contributi pubblici che riceve).
impianti vecchi, aperture a singhiozzo (in settimana poi fuori dalle vacanze siamo oltre il ridicolo..) pochi o nessun investimento, scarsa manutenzione delle piste, ecc.
L’estate poi… meglio tacere ….
Oltre a questo c’è l’offerta alberghiera che è quella che è….
Ma di cosa vogliamo parlare…. siamo rimasti indietro anni luce e mi sa che fino a che non cambia la gestione e si fa una seria programmazione ancora po’ di anni e farà la fine delle autostrade in concessione…