di FABIO TANZILLI
Nella riunione di oggi pomeriggio i soci fondatori della Fondazione postolimpica XX Marzo (Regione, Provincia, Città di Torino) hanno finalmente nominato il cda effettivo e “politico” che nei prossimi anni guiderà l’ente. Come da previsioni, il nuovo presidente, scelto dal governo regionale di centrodestra (e quindi da Cota), é il sindaco di Sestriere Valter Marin, ex Pdl e da alcuni anni della Lega Nord. Come vicepresidente, in quota Provincia di Torino e scelto da Saitta, c’è invece l’ex sindaco di Bardonecchia Francesco Avato (centrosinistra). La Città di Torino ha invece messo un alto dirigente del Comune: la direttrice dell’Urbanistica Paola Virano. Nel cda rimane anche il rappresentante del Coni, e il sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi (ex Pdl e ora Fratelli d’Italia) come rappresentante dei Comuni Olimpici. Il compito del cda nuovo non é di poco conto: la Fondazione dovrà decidere come e dove spendere i 69 milioni di euro del Tesoretto Olimpico. Sono i fondi pubblici che, grazie ad una legge bipartisan approvata ormai più di un anno fa, garantiscono sostegno alle opere realizzate in occasione di Torino 2006. In realtà già da tempo nei cassetti della fondazione c’è un piano di interventi. E sono stati già commissionati i primi studi di fattibilità per spendere una parte del tesoretto. Circa 13 milioni di euro, che andranno a finire a favore di alcuni impianti. Tra questi, 800mila euro sono stati destinati al miglioramento delle piste di Chiomonte, presso Pian del Frais.
Altri interventi a suo tempo messi in elenco erano i seguenti, come riporta un articolo di Repubblica pubblicato nel mese di marzo:
“Il miglioramento del Palaghiaccio Tazzoli, a Torino, il cui costo complessivo sarà di 2,8 milioni di euro. Con questi soldi, sarà effettuata la manutenzione straordinaria delle piste 1 e 2 (600mila euro), realizzata una pista di ghiaccio artificiale (844.944 euro), riconvertita la sala stampa (500mila euro), e installato un nuovo impianto fotovoltaico (300mila euro). L’altro intervento maggiore sarà fatto a Sauze d’Oulx: con 1.8 milioni di euro sarà riqualificato lo stadio olimpico del freestyle (utilizzato solo 6 giorni durante i Giochi) con la ricollocazione delle strutture e la realizzazione di un nuovo campo di calcio.
Nell’elenco compaiono a sorpresa anche 800mila euro per la piccola stazione di Pian del Frais, a Chiomonte: con quella cifra sarà potenziato l’impianto per l’innevamento artificiale, e migliorata la pista che nel 2006 aveva ospitato gli allenamenti degli atleti. A Bardonecchia invece andranno 592mila euro per risistemare il sito olimpico dello snowboard half pipe, oggi chiuso al pubblico. Altri 450mila euro saranno destinati alla pista olimpica di fondo a Pragelato, mentre 250mila euro andranno a Clavière per la manutenzione della pista La Croce, 350mila a Prali per costruire un sottopasso e delle centraline idroelettriche, e 220mila euro a Sestriere per un nuovo sottopasso di collegamento con la pista Pattemouche, che interessa anche al Club Med, e il ripristino delle piste in disuso dell’Orsiera. Nel secondo elenco da 5,7 milioni, che contiene opere “che andranno approfondite”, spiccano i 2,7 milioni destinati al palaghiaccio di Torre Pellice, e 1,5 milioni per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico al palaghiaccio di Pinerolo. Altri 800mila euro finiranno a Cesana per costruire un impianto di innevamento delle piste di Sagnalonga/Monti della Luna, e 650mila euro per l’innevamento della pista La Croce di Claviere”.
Comunque sia,con questa nuova nomina il sindaco di Sestriere Valter Marin acquisisce ancora maggior peso, dopo la recente investitura anche a presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Vialattea.
E’ finalmente pronto l’elenco delle prime opere turisticosportive che saranno realizzate a Torino e nei comuni montani, grazie ai fondi del tesoretto olimpico. Soldi che sono diventati disponibili con l’apposita legge approvata in Parlamento circa un anno fa. Si tratta di interventi dal costo globale di 13 milioni di euro, ma all’appello mancano a sorpresa, i progetti per la riapertura delle due opere più costose dei Giochi di Torino 2006, ormai vere cattedrali nel deserto, costate in tutto 150 milioni di euro: i trampolini di Pragelato e la pista di bob di Cesana. Nella bozza del documento redatto dal cda della Fondazione XX Marzo, che l’11 di questo mese sarà sottoposto a Cota, Saitta e Fassino, in qualità di soci fondatori, per l’approvazione definitiva ci sono due elenchi di opere selezionate dopo incontri con i sindaci e l’analisi del rapporto costibenefici.
La prima tranche di interventi ha il costo di 7,4 milioni di euro: sono 11 progetti i cui lavori potranno essere appaltati entro i prossimi mesi. Tra tutti, spicca la trasformazione e il miglioramento del Palaghiaccio Tazzoli, a Torino, il cui costo complessivo sarà di 2,8 milioni di euro. Con questi soldi, sarà effettuata la manutenzione straordinaria delle piste 1 e 2 (600mila euro), realizzata una pista di ghiaccio artificiale (844.944 euro), riconvertita la sala stampa (500mila euro), e installato un nuovo impianto fotovoltaico (300mila euro). L’altro intervento maggiore sarà fatto a Sauze d’Oulx: con 1.8 milioni di euro sarà riqualificato lo stadio olimpico del freestyle (utilizzato solo 6 giorni durante i Giochi) con la ricollocazione delle strutture e la realizzazione di un nuovo campo di calcio.
Nell’elenco compaiono a sorpresa anche 800mila euro per la piccola stazione di Pian del Frais, a Chiomonte: con quella cifra sarà potenziato l’impianto per l’innevamento artificiale, e migliorata la pista che nel 2006 aveva ospitato gli allenamenti degli atleti. A Bardonecchia invece andranno 592mila euro per risistemare il sito olimpico dello snowboard half pipe, oggi chiuso al pubblico. Altri 450mila euro saranno destinati alla pista olimpica di fondo a Pragelato, mentre 250mila euro andranno a Clavière per la manutenzione della pista La Croce, 350mila a Prali per costruire un sottopasso e delle centraline idroelettriche, e 220mila euro a Sestriere per un nuovo sottopasso di collegamento con la pista Pattemouche, che interessa anche al Club Med, e il ripristino delle piste in disuso dell’Orsiera. Nulla si dice dei trampolini di Pragelato. Mentre della pista di bob di Cesana, il documento si limita a sottolineare che sarebbe “una delle priorità del territorio, fortemente caldeggiata dalla Fisi, convertendo l’impianto con la refrigerazione a glicole e realizzando un impianto fotovoltaico per contenere i costi”. Ma non si parla né di cifre, né di studi di fattibilità. Nel secondo elenco da 5,7 milioni, che contiene opere “che andranno approfondite”, spiccano i 2,7 milioni destinati al palaghiaccio di Torre Pellice, e 1,5 milioni per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico al palaghiaccio di Pinerolo. Altri 800mila euro finiranno a Cesana per costruire un impianto di innevamento delle piste di SagnalongaMonti della Luna, e 650mila euro per l’innevamento della pista La Croce di Claviere.
Sono un piccolo imprenditore di ginosa enzo parisi il mio numero e 3470196640 e scrivo per chiedere alla societa sportiva un aiuto per la costruzzione di un palaghiaccio per la societa ma sopratutto per soddisfare le persone che anno problemi di endicap dandoglia una possiblita per sorridere ho bisogno di voi aiutatemi ha realizzare questo desidetio collettivo sono a vostra disposizzione .ho pensato di andare al programma di barbara durso manifestando questo proggetto che ne pensate. Buona giornata