SCONTRO IN FORZA ITALIA, GIACHINO CONTRO SALERNO PERCHÉ É NO TAV: “INTERVENGA PICHETTO”

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LA LETTERA DI GIACHINO E LA REPLICA DI SALERNO

Carissimo Gilberto,
come Ti ho scritto in tarda mattinata appena ricevuto copia del Manifesto di Roberto Salerno intitolato NO TAV , quel manifesto e’ contrario alla linea dinForza Italia, agli impegni presi in Europa dal Presidente Berlusconi, dai Ministri Lunardi e Matteoli e dalle mozioni parlamentari presentate negli anni in Parlamento dal PDL e da Forza Italia.
Salerno senza chiedere parere a nessuno, esce con una posizione contraria alla proposta di rilancio economico della Val di Susa, del Piemonte e del Paese.
Quel manifesto cozza contro il lavoro che negli ultimi anni abbiamo fatto in condizioni nonnsemore agevoli per dare un futuro di lavoro e di benessere alle nistre popolazioni.
Lo sconcerto tra la gente valsusina e’ forte, a partire dalle imprese che hanno lavorato in condizioni difficilissime nel cantiere di Chiomonte mentre e’ in corso una campagna elettorale amministrativa molto importante.
Senza la Tav Torino, la Val Susa e il Piemonte avranno un futuro economico molto meno importante e una prospettiva occupazionale non bella,,soprattutto nella Bassa Valle.

Ti chiedo di intervenire prontamente.

Bartolomeo GIACHINO
Responsabile nazionale trasporti Forza Italia

LA REPLICA DI SALERNO

Cari Pichetto e Giachino,
accetto di buon grado le Vs eventuali censure ma sulla TAV ho una posizione diversa, tecnica – economica e non ideologica.

Tengo a precisare che è una posizione personale rispetto e non ne ho mai fatto mistero avendola espressa già nel lontano 6 marzo 2012 al periodico “luna nuova” durante la visita ai cantieri dell’allora Primo Ministro Monti.

Fermo restando la condanna di ogni violenza, ritengo più utile riflettere sul ritorno al progetto di modernizzazione della linea tradizionale che si stimava in circa 2 miliardi di euro di costi e che azzererebbe le differenze dei tempi di percorribilità e non avrebbe problemi di assorbimento di traffico anche in futuro.

Costi che verrebbero commissionati quasi interamente alle imprese della valle a differenza dei general contractor esteri come avverrebbe con il super tunnel e la tratta TAV montana.

L’opera, secondo stime attendibili dovrebbe costare oltre 30 miliardi, una cifra insostenibile e da capogiro che pone problemi di “tenuta” di una intera Nazione che deve affrontare, a mio parere, oggi, altre e più gravi emergenze.

Sono un “valligiano” da sempre e, credetemi, interpreto il pensiero di molti elettori di centro-destra.

Non ho partecipato a nessun dibattito (ho semplicemente fatto dei volantini) e se lo farò preciserò che la mia è una posizione assolutamente moderata e personale rispetto alla linea a favore di FI.

Cordiali saluti

8 maggio ’14
Roberto Salerno

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