di DIEGO TOMASSONE (Cittadino residente nella zona colpita dalla colata di fango)
BUSSOLENO – I lavori per la messa in sicurezza in Regione Reforno vanno avanti, e il progetto originario ha subito della piccole varianti che però non cambiano la sostanza della situazione, perché si ritiene ancora necessario l’abbattimento di una casa non toccata dalla colata, e la distruzione di frutteti e vigneti presenti da sempre per costruire la pista di accesso e collegamento dei due invasi.
Gli abitanti quindi continuano a chiedere di essere ascoltati e di avere ruolo attivo nella questione opere si messa in sicurezza (che ricordo coinvolgeranno Bussoleno non solo in via San Lorenzo, ma anche in via Camposciutto e via Rubattera, per poi interessare il comune di Chianocco perché le acque bianche dovranno finire nel canale ex cotonificio per poi finire nella Dora Riparia), soprattutto perché conoscendo la zona possono dare utili consigli per la realizzazione dei lavori nella massima efficienza, ad esempio progettando le opere tenendo anche in considerazione la maggiore criticità della zona, che è rappresentata dagli incendi, evento imprevedibile e con tempo di ritorno non statisticamente valutabile essendo anche dipendente dalla pazzia umana, e non solo le colate detritiche che hanno tempo di ritorno calcolabile e stimato in duecento anni.
Le ultime proposte avanzate dagli abitanti della zona infatti, perfettamente in linea con le affermazioni dei tecnici ingegneri e geologi, sono appunto quelle di massimizzare l’utilità di queste opere, e di ridurre al minimo l’impatto e l’invasività delle stesse, magari delocalizzandole quanto più possibile a destra dell’alveo del neonato rio Reforno seguendo il suo corso, zona incolta e già in parte colpita dalla colata, e non distruggendo i terreni adibiti a frutteto e vigneto disposti sulla parte sinistra.
L’amministrazione comunale si è dimostrata collaborativa nei confronti dei cittadini, soprattutto i consiglieri di minoranza e l’ufficio tecnico cercano di mantenere un contatto e un dialogo con i cittadini. Invece la giunta, a parte la presenza negli incontri e nelle riunioni, si è dimostrata assente nel seguire sul posto i lavori, ed ha dimostrato poco polso nel contrastare quando necessario le decisioni della Regione Piemonte, prendendo per buono quanto da loro proposto quasi come una imposizione calata dall’alto da accettare senza possibilità di replica, quando invece non è così per il committente dei lavori rimane il Comune di Bussoleno, e chi firma le ordinanze e delibere è sempre il sindaco.
Personalmente ritengo che una amministrazione comunale efficiente, capace e seria debba sempre essere vicina ai cittadini, a maggior ragione in caso di calamità naturali come quelle avvenute (che ricordo essere di fatto due nel giro di pochi mesi, incendio prima e alluvione poi), perchè le decisioni prese senza attenta valutazione potranno pesare molto in sede di voto alle nuove elezioni amministrative.
Buongiorno, mi pare di capire che parliamo del canale di sfogo del Prebec che parte dal sottopasso ferroviario. Quindi penso a un altro probabile nubifragio dove mentre l’acqua scende e va averso la Dora fuori esce inevitabilmente nella zona dove ci sono i VVF. Si potrebbe pensare che la forza dell’acqua e la pendenza le faccia andare inevitabilmente dritti nel fiume, ma gli esperti ne hanno la certezza? Chiedo ciò perché pendenza/forza dell’acqua al primo sbocco dovrebbero uscire e quindi quanta acqua uscirebbe in quel punto?
grazie