di PAOLA TESIO
GIAVENO – Alcuni cittadini criticano la scelta, fatta dall’amministrazione comunale di Giaveno, di convertire in senso unico via Nurivalle, la strada che corre parallela a via Coazze e che da Ponte Pietra conduce alla borgata Buffa. Una via privilegiata non solo dai residenti, ma anche per chi, soprattutto nelle ore e nei giorni di maggiore traffico, la usa come passaggio alternativo per raggiungere il centro cittadino o le altre località, evitando l’ex strada provinciale 190 talvolta congestionata. Inoltre accesso per raggiungere i punti vendita come la farmacia o le attività commerciali situate in prossimità.
Il 5 febbraio l’amministrazione comunale ha fatto il punto della situazione per verificare la fattibilità di rendere a senso unico via Nurivalle, come conferma il consigliere Marco Carbone: “L’incrocio di Pontepietra è pericoloso da sempre, e quando è stata inaugurata la farmacia ho fatto un intervento mirato ad informare che avremmo studiato come renderlo più sicuro, vista la presenza a pochi metri di una curva cieca che – a detta di chi abita nella zona – viene percorsa a velocità elevata. Inoltre c’è la fermata dei pullman ed inoltre chi scende da via Nurivalle s’immerge senza la visibilità adeguata verso sinistra sulla ex provinciale. Tutto questo fa parte di uno studio complessivo; a fronte di quanto rilevato proprio ieri mattina si deve trovare una giusta soluzione per rendere sicuro l’incrocio“.
Studio di fattibilità che verrà affidato a soggetti esterni: “Si tratta di un progetto che sto cercando di portare avanti sull’intero traffico di Giaveno, perché ci sono delle vie particolarmente congestionate che creano il cosiddetto problema “pollution”, ovvero l’inquinamento e le polveri sottili. Quando si intende realizzare un senso unico occorre prima capire che cosa porterà quella variazione; interpellare tecnici abilitati consente di attuare l’alternativa migliore al senso di marcia che viene soppresso, vagliando in modo accurato la traiettoria in cui si dirigerà il traffico. Tutto questo non lo si può fare attraverso risorse locali ma incaricando professionisti esterni che abbiano già risolto situazioni analoghe in altre città, al fine di optare per una soluzione logica ai problemi. Qualunque sia il risultato del nostro studio dovrà essere, per quanto di competenza per le strade dell’ex Provincia, condiviso con la Città metropolitana“.
La vede diversamente la consigliera comunale di minoranza Daniela Ruffino: “Per via Nurivalle c’è la necessità di mettere in sicurezza l’incrocio con un intervento mirato e strutturale, per esempio la realizzazione di una rotatoria. Questo aspetto lo avevamo già evidenziato con l’ex provincia di Torino, nell’ultimo periodo del mio mandato elettorale. Adesso l’amministrazione comunale intende realizzare un senso unico; sarebbe l’ennesimo provvedimento tampone e non risolutivo. Da tempo hanno promesso la risoluzione del problema, ma nulla è stato realizzato. Basta con queste scelte di carattere provvisorio, di cui si sono visti altri esempi negativi anche per via Calvettera. Sino ad ora è stato creato soltanto disagio ai residenti, spingendo i passaggi su vie che si congestionano di traffico e che sono percorse da studenti. L’amministrazione comunale deve provvedere ad una programmazione certa e puntuale per le strade e non creare ulteriori problematiche con interventi parziali, apparentemente temporanei, che poi si rilevano essere definitivi. Un altro punto critico concerne via Selvaggio, dove c’è il Santuario e vi transitano molte persone anziane e fedeli all’uscita della messa che rischiano l’incolumità. Via Martiri della libertà ha dei problemi per l’immissione sulla ex provinciale e ci sono stati anche incidenti, idem via Giuseppe di Vittorio. Essendoci i fondi disponibili, mi aspetto che le opere necessarie siano fatte con priorità ed urgenza. Sono stata interpellata dalla popolazione e mi sento in dovere di intervenire per sollecitare le loro preoccupazioni, i problemi continuano a persistere mettendo a rischio gli abitanti, tra cui anche le mamme che portano a scuola i loro figli. Chiedo all’amministrazione di varare un piano di viabilità che sia definitivo e non uno spreco di risorse volto soltanto a mettere in difficoltà le persone che non sono neppure state interpellate. Quando si attuano dei provvedimenti, non bisogna tenere in considerazione solo il tratto di via oggetto di modifiche, ma anche le borgate e gli abitati che insistono su quell’area. Il confronto era stato avviato a suo tempo con l’ex Provincia proprio su queste criticità e delle soluzioni erano state discusse in consiglio. Recentemente ho evidenziato la questione al consigliere della città metropolitana Paolo Ruzzola, che ha dato la sua disponibilità in merito. Però deve essere l’amministrazione comunale a farsi carico dell’impegno e portare avanti il dialogo”.
Sullo studio annunciato dal consigliere Marco Carbone, la Ruffino dichiara: “Questo progetto è stato annunciato all’inizio della loro amministrazione, ma sono passati quattro anni e di concreto ancora non si è visto nulla. Che venga illustrato nel dettaglio alla popolazione e in consiglio comunale. Il comune inoltre è dotato di ottime professionalità all’interno dell’organico che possono portare avanti lo studio sulla viabilità senza ricorrere a professionisti esterni scavalcando le competenze“.
I tempi che si prendono le amministrazioni sono le solite, prima ci vuole l’incidente mortale? Quel tratto di strada e maledetto, è percorso sempre a velocità sostenute. Quel dissuasore all’incrocio con via roccia corba non seve a nulla. Incrocio pericolosissimo. Amministratori datevi na mossa prima che succeda il peggio. Solo due cose funzionano
MUlte e MUlte x eccesso di velocità e cellulari.