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di RENATA FRANCHINO (Fotografie di PAOLO CAVALLO)
ALMESE – Dopo decenni di successi continua a piacere ed a far accorrere numerosi fans in Italia e non soltanto in Valsusa: stiamo parlando del popolare cantante Eugenio Finardi. Sabato 8 settembre, è stato il cantautore milanese l’atteso ospite che ha riempito piazza Martiri della Libertà in occasione della Festa Patronale di Almese, organizzata dal comune almesino negli eventi che dureranno per tutto il mese di settembre.
Con il suo tour dal titolo “Finardimente” l’autore è molto legato al Piemonte: “È quella in cui si mangia meglio” – ha affermato in tono scherzoso durante il concerto. Finardi ha portato sul palco numerosi brani della sua ricchissima produzione musicale. Nel corso della carriera i suoi pezzi sono sempre stati molto melodici con testi mai banali, sempre ricchi di significato e spesso in controtendenza.
Insieme a Finardi era presente la sua band, composta dal chitarrista Giovanni Maggiore detto “Giuvazza”, dal percussionista Claudio Arfinengo, dal bassista Marco Lamagna e dalla nipote di Eugenio, la violoncellista Federica Finardi Goldberg che ha interpretato i suoi cavalli di battaglia ossia “Dolce Italia”, “Extraterrestre”, “La Radio”, “Musica ribelle” e molti altri ancora. Infine non potevano mancare le romanticissime “Katia” (dedicata al suo primissimo amore d’infanzia) e “Patrizia” (una vera dichiarazione d’amore alla moglie).
Oltre a dimostrare di essere un ottimo artista, Finardi è simpatico, semplice e anche alla mano, “umano”, non un divo irraggiungibile e ciò ha reso ancora più piacevole la serata. Questa è la magia che si crea quando in una piazza gremita di gente si ritrovano tante persone che magari non si conoscono però unite dalla stessa passione musicale per un cantautore.
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Almese ottima iniziativa. Ottima gestione. Potrebbero gli amministratori di Almese vnire a commissariare Avigliana sempre piu’ morta