di MATTEO BUSCIOLÀ
TORINO – Migliaia di persone provenienti dalla Valsusa e da tutta Italia stanno partecipando alla marcia No Tav: il corteo è partito da Piazza Statuto e sta attraversando il percorso stabilito dagli organizzatori (Porta Susa, Via Cernaia, Via Pietro Micca) per raggiungere Piazza Castello. Secondo gli organizzatori, al corteo hanno partecipato circa 70mila persone. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico: tantissimi attivisti hanno invaso il centro di Torino, arrivando in Piazza Castello, dove il sindaco di Susa Plano ha portato il saluto degli amministratori della Valsusa e ringraziato la Città di Torino per il supporto organizzativo.
“La valle invade Torino che si tinge dei colori notav – spiegano dal movimento – lo slogan è chiaro, c’eravamo, ci siamo e ci saremo sempre. L’idea di futuro di una cricca di industriali alla canna del gas non rappresenta la Val Susa, non rappresenta Torino e non rappresenta questo paese. Messa in sicurezza dei territori, investimenti nella scuola e nella sanità, tutela dell’ambiente queste sono le priorità che si leggono sui cartelloni e gli striscioni. Una piazza dai 0 agli 80 anni tutte le anime di un movimento che è diventato un incubo per tutti e 19 i governi che ha visto passare nella sua lunga storia. Un diverso modo di vivere insieme e di immaginarsi un futuro radicalmente diverso dal disastro economico, etico ed ecologico degli ultimi trentanni. Sarà una data storica”.
70mila persone per essere di manica stretta
La questura ha stimato 20.000 partecipanti.
Forse sarà vero, ma oltre a quelli in Piazza Castello c’erano anche quelli in Via Pietro Micca, in Via Cernaia e la coda del corteo che cominciava appena a muoversi davanti alla stazione dismessa di Porta Susa.
Diciamo almeno quattro volte tanto rispetto a quelli già arrivati, quindi 4.000 in piazza e 16.000 ancora per strada.
Forse sarà vero, ma allora per colmare all’inverosimile Piazza Castello basterebbero 4.000 persone.
Se sono bastate oggi sono bastate anche sabato 10 novembre e forse, questa volta è sicuramente vero, per la replica della mitizzata marcia del 40.000 del 1980 bisognerà provarci molte altre volte ancora, sino a moltiplicare, secondo la questura, per dieci le presenze effettive.
La verità fortunatamente potrebbe essere più semplice e realistica: settantamila contro quindicimila, che restano comunque entrambi grandi risultati.
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Per riempire la piazza avete dovuto ramazzare i no tutto da mezza Italia,complimenti!
Non ero presente alla marcia e ho cercato di farmi un’ idea dai resoconti televisivi.
Quasi tutti i giornalisti hanno però preferito dare ampio spazio alle proteste dei gilè francesi. Dettagli e particolari su auto bruciate, vetrine rotte , atti vandalici, lacrimogeni e cariche delle forze dell’ ordine. Spazi e servizi decisamente minori alla manifestazione di Torino.
Come al solito il messaggio che passa è chiaro : la gran parte dei media va a nozze quando ci sono cattive notizie . E’ sadismo degli scribi o degli ascoltatori/lettori ? E’ una scelta naturale del mondo giornalistico o un’ ” imposizione ” del sistema ?
Tutto ciò dispiace perchè potrebbe in parte passare il messaggio che non sono le idee o i fenomeni sociali a interessare ma la violenza . Proviamo a chiederci quindi come mai , a volte, per uscire dall’ invisibilità si usano pratiche illecite ( che non sono comunque giustificabili).
E’ vero, la prefettura bugiarda fa pendere l’ago della bilancia dalla parte del padrone ma non è questa, per fortuna, la sostanza. La piazza di novembre era fatta di rancorosi e anacronistici signori che vedono sfumare la ricca torta (finanziata col denaro tolto a preziose opere indispensabili al paese) nella quale non vedono l’ora di affondare i denti; la piazza di ieri era quella della gente comune, dei bambini, degli operai, degli artigiani, dei professionisti, degli studenti, degli uomini di spettacolo come dei pensionati, della gente CONCRETA, non quella che fa politica dal palazzo e risponde brioche a chi chiede pane. La piazza di novembre è stata chiamata all’adunata da paginate di giornali (tutti e da tutta Italia), da ore di trasmissioni televisive e radio, tutti i media schierati (ma guarda un po’) dalla parte di chi li foraggia; mentre ieri è stato il cuore e il denaro degli organizzatori ad auto convocare la piazza (cogliete la differenza?).
Avete fatto intervenire chiunque dai centri sociali ai gilet gialli…. ignobile
Più della metà nemmeno sa di cosa si tratta
Ah sì? Il Movimento No Tav e tutti quelli che si riconoscono in esso sanno per cosa si protesta…sono le varie inutili madamine e i vari borghesi sapevano perchè erano in piazza? No, e lo hanno ammeso tranquillamente in tv…Su dai, faccia silenzio piuttosto che dire cagate.
Salvini guadagna voti proprio perché la gente è stufa di centri sociali, di chi crede nell’isolamento ( prima fisico e poi culturale), di gente che crede a tutte le scemenze del web.
Se non ci apriamo strade, il Piemonte continuerà ad arretrare e non ci salverà il reddito di cittadinanza, che io definirei reddito di sudditanza (tu mi voti perché se no io non ti do da vivere)
Avevamo la Fiat ma abbiamo fatto di tutto per spostare le fabbriche altrove.
Facciamoci dirvi una volta per tutte. Ci vogliono posti di lavoro reali, infrastrutture e buona volontà.
Io sono giovane e dico ai miei coetanei di non farci condizionare, altrimenti il nostro futuro sarà altrove, dietro queste belle ma alte e invisibili montagne
La questura bugiards, come scrive il ga!!o, ha contato 20000persone.
Posso confermare che, detratti quello che erano lì per i fatti loro ,i fotografi, i giornalisti e i politici opportunisti, il numero esatto era 20317
Da tutta l’Italia non da mezza, vorrei precisare.
E ci mancherebbe solo che sia un torto anziché un merito.
Hanno avuto voce e rilevo realtà minori che nei loro territori incontrano spesso difficoltà per emergere e che attraverso reciproci sempre più saldi legami con gli altri movimenti ogni giorni si fanno valere con più forza ed attenzione.
Siccome i numeri sono numeri accontenterei merovingio con bel:
20.000 valsusini
25.000 torinesi
10.000 studenti torinesi e valsusini
10.000 comitati dal resto dell’Italia
1.000 amministratori ed esponenti politici
1.000 artisti ed intellettuali
1.000 mille giornalisti
1.000 cittadini non italiani
1.000 sitav ficcanaso
Che belle cifre tonde tonde,vi siete contati per alzata di mano?Che contaballe che siete,è più forte di voi.Ma ormai la gente vi ha smagato,state sicuri.Ciaparatt!
I politicanti di ogni colore, dopo aver abilmente radunato le rispettive greggi, vi ringraziano e vi penseranno, tra una indennità e l’altra e tra un tweet e l’altro. Propongo un minuto di silenzio per il cervello di quelli che hanno deciso di passare l’8 dicembre nelle piazze di Torino, Roma e Parigi, senza ovviamente capire veramente perché erano lì a sprecare tempo libero.
Io li ho contati erano 1 milione…… c’erano anche due coccodrilli ed un orangotango due piccoli serpenti, un’aquila reale il gatto, il topo, l’elefante non manca più nessuno: solo non si vedono i due liocorni
il valsusino stufo, invece é rimasto a casa a rosicare.
Il valsusino inutile…
merovingio sveglia!
I numeri tondi tondi erano una personalissima presa per i fondelli dedicata a te.
Non si preoccupi,ho colto la sua raffinata ironia…Resta il fatto che campate raccontando balle ed evitando le domande scomode.Le ricordo,tanto per fare un esempio,che tempo fa lei non ha risposto ad una mia domanda sul fatto che il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus è stato realizzato senza la benchè minima opposizione dei no tav,piuttosto che rispondermi ci ha girato intorno,come fate di solito quando vi si pone delle domande che vi imbarazzano.Comunque la opportunità di far confluire a Torino i no tutto la vedete solo voi che ragionate solo spinti dai vostri egoistici interessi pro trasporto su gomma.Invece che no tav dovreste farvi chiamare si Tir e si Taf.Un bel referendum vi sotterrerà,voi ed i vostri sodali.E per finire le pongo un’altra domanda:dove eravate voi,anime pure,quando è stato colato cemento a profusione in valle?Secondo la vostra vulgata la valle è un luogo idilliaco,una specie di valle dolomitica,solo più grande,in realtà è una delle valli più devastate da capannoni/casette/villette di tutta Italia.Basta farsi un giro virtuale con Goggle Street View per rendersene conto.
Magari un altro bel referendum come quello del 93 (?) sulle pensioni, dove votavano anche i pensionati, i quali dalla questione non erano minimanente toccati e non mettevano 1 lira.
Finchè non si ha un’analisi costi-benefici seria,
sulla base di quali criteri si potrebbe decidere in un referendum?
Ma se il mese scorso per riempire la piazza i sìtav erano 30mila (o come la marcia dei 40mila), ora se la piazza era stipata con 20mila è perchè i notav erano tutti obesi?
Gent.mo Merovingio,
non mi è usuale girare attorno alle cose.
Sul raddoppio del tunnel ho scritto chiaramente che la truffa delle finte esigenze di sicurezza era già nota con largo anticipi dall’allora sottosegretario Giachino (sempre lui, quello con i capelli tinti e fidanzata in Alta Valle) che se ne fece vanto in un incontro politico a Cesana Torinese.
Sospettare una truffa era plausibile ma opporsi alla “sicurezza” sarebbe stato tacciato come un’infamia.
Comunque una manifestazione di contrarietà fu fatta, era luglio e ferrentino capopopolo era ancora un sedicente No Tav.
Sicuramente il trasporto su gomma è più amato dalla famiglia Giachino che dalla mia.
Comunque essendo il “trasferimento modale” una bufala smentita in tutte le sedi, Osservatorio compreso, opporsi al tunnel di base non significa affatto essere pro TIR e ancor meno pro SITAF.
Questa bella azienda dovrebbe mettere in cantiere lo svincolo di Chiomonte per permettere l’avvio dello scavo verso Susa con le talpe, sicuramente non raccogliendo l’amore dei No Tav ma quello della sodale TELT, devastatori di ambiente e denaro pubblico a braccetto.
Quando il cemento colò a Sauze d’Oulx e Bardonecchia frequentavo le elementari, per quanto riguarda le colate successive sono il primo a rammaricarmene ma, percorrendo l’Italia davvero e non solo su internet, ho trovato quasi sempre di peggio, specialmente nell’ultra leghista/padano nord-est.
Riconosco con rimpianto la cura che, valendosi di statuto speciale e saggezza propria, i suoi abitanti hanno riservato al Sud Tirolo.
Concludo col segnalarLe che sabato scorso a Torino, dalla Valle e dal resto d’Italia, è piovuta una valanga di SI, indispensabili quanto tenacemente inascoltati.
Resteremo a vedere sino a quando.
È sempre divertente leggere quanta gente sia convinta che bontà di una causa dipenda dal numero di persone che si trascinano in una piazza a sostenerla. Come dire che se porto in piazza 1 milione di terrapiattisti, la terra diventi piatta all’improvviso.