di CLAUDIO OLIVERO PISTOLETTO
BUSSOLENO – Il recente incendio che ha devastato i dintorni di Susa, oltre ai danni alla vegetazione ed alle baite montane, ha anche totalmente distrutto il ripetitore radio radioamatoriale VHF “R1α” posto sulle alture di Bussoleno, non più attivo.
Tale impianto, acceso il 23 novembre 2002, ha svolto servizio ininterrotto fino alla sera del 27 ottobre scorso. Esso aveva la possibilità, oltre di funzionare autonomamente, di essere inserito in rete a livello mondiale con qualsiasi altro impianto ripetitore, tramite un sistema denominato “Echolink”.
Un’apposita apparecchiatura su una frequenza radio separata da quella di lavoro del ripetitore, infatti, garantiva per questo scopo il trasferimento del segnale in ambo le direzioni ad una postazione a valle che lo inoltrava/prelevava dalla rete internet tramite apposite apparecchiature. Qualunque utente poteva selezionare tramite uno specifico codice, battuto sulla tastiera della propria radio, l’impianto ripetitore che desiderava connettere a questo impianto.
RIPETITORE RADIO VHF “R1α” PRIMA E DOPO L’INCENDIO:
Tramite tale sistema, era possibile anche la connessione a reti nazionali con diversi impianti ripetitori contemporaneamente. La sua particolarità era la totale indipendenza dalla rete elettrica, essendo alimentato esclusivamente a celle solari.
Le batterie erano dimensionate per durare settimane, anche in assenza totale di ricarica (nebbia, nuvole). L’impianto, per le sue caratteristiche, è stato utilizzato più volte in ambito radioamatoriale per comunicazioni alternative di emergenza. La copertura radio si estendeva su tutta la Valsusa e nei dintorni di Torino.