di NORMA RAIMONDO
SANT’AMBROGIO – Sta prendendo corpo in questi giorni il prezioso contributo degli studenti della scuola media che, nell’ambito dei progetti educativi collaterali al programma didattico, con il benestare di Rfi, stanno decorando il sottopasso della stazione di Sant’Ambrogio con la riproduzione di scorci caratteristici del paese. “Si tratta di iniziative – spiega il sindaco Dario Fracchia – volte a preservare il sottopasso da atti vandalici, educando al contempo le nuove generazioni al rispetto della cosa pubblica, lasciando che esprimano la loro fantasia e creatività a beneficio della collettività”.
Il primo sottopasso ad essere utilizzato a mo’ di tela è quello della stazione cittadina, dove i ragazzi sono seguiti dal corpo docente scolastico. Nei mesi estivi i giovani pittori si trasferiranno in quello di via Celle, sotto la guida di un giovane pittore di murales. Chi transita nel sottopasso ferroviario della stazione, ha ora modo di vedere graziose opere d’arte.
Dapprima gli studenti hanno dipinto sulle pareti lo sfondo bianco atto ad ospitare le riproduzioni. Quindi, con l’aiuto di un proiettore fornito dalla signora Chiara Perotto, che ha preso a cuore il progetto, hanno tracciato sullo sfondo i contorni degli angoli caratteristici del paese, che successivamente verranno riempiti con vernice nera applicata con il pennello. Alcuni sono già facilmente visibili, altri, sebbene non ancora completati, si intuiscono. La Sacra, il castello abbaziale, la chiesa di San Giovanni Vincenzo, il palazzo municipale, la torre della dogana e quella comunale, seppur raffigurate in bianco e nero, hanno già “colorato” le pareti del sottopasso. Che, ad un primo colpo d’occhio, si è trasformato da semplice cunicolo di passaggio e collegamento a vera e propria galleria d’arte.
Ottima iniziativa per sensibilizzare i giovani al rispetto dei beni della collettività. Per scongiurare il ritorno del sottopasso a bagno pubblico quale era diventato, un paio di telecamere sarebbe un ottimo deterrente.
Preferisco i Writers! C’è più libertà e c’è più passione per la loro arte..e non intendo quelli che mettono solamente la loro “tag” per segnare il territorio.. i pur lodevoli scolari hanno ripetuto un compito che anche se politicamente corretto, fa rimanere il sottopassaggio brutto. Risultato per la comunità: zero!