di GIANCARLO SIBILLE / FOTOSERVIZIO PAOLO BOREA
SUSA – Anche a Susa si è festeggiato, domenica mattina dell’11 giugno, il 203° anniversario di fondazione dell’Arma dei carabinieri, che risale al 13 luglio 1814 con le “Regie Patenti” promulgate del re di Sardegna Vittorio Emanuele I. L’evento, organizzato dalla locale Compagnia dei carabinieri del capitano Flavio Pieroni, in collaborazione con l’associazione d’Arma delle sezioni di Susa e dell’alta valle , ha avuto inizio con la messa presso la cattedrale di San Giusto, officiata dal vescovo.
In seguito il corteo si spostato verso il viale della rimembranza in prossimità del bimillenario arco di Augusto, per la deposizione di una corona d’alloro al cippo dedicato ai militari della Benemerita caduti nell’adempimento del dovere. Alla cerimonia sono intervenute le autorità civili e militari di Susa e dei comuni della valle, della città metropolitana e della regione. Attorno al monumento erano schierati labari e vessilli con una folta rappresentanza delle associazioni d’Arma valsusine dei carabinieri, guardia di finanza, polizia di Stato, alpini, granatieri di Sardegna, marinai, paracadutisti della Folgore. Inoltre erano presenti la delegazione intercomunale dell’Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche (ANIOC) della Val Susa e i nuovi cavalieri dell’ordine al merito della Repubblica Italiana: luogotenente Antonino Genovese, comandante della stazione CC di Oulx; il maresciallo capo Giuseppe Cacciatore comandante della stazione CC di Cesana Torinese; il volontario Diego Tescaro della Croce Rossa Italiana di Susa. Espressione pulsante della vicinanza dello Stato al cittadino, quest’anno l’Arma dei carabinieri, con l’assorbimento del Corpo forestale, si è ulteriormente arricchita di una specifica e preziosa risorsa.