dall’ufficio stampa “FESTIVAL ALTA FELICITÀ”
SUSA – È stata altissima la partecipazione all’evento “Aspettando l’Alta Felicità” di sabato 10 giugno all’arena romana di Susa. La giornata di concerti ha visto alternarsi sul palco 12 artisti: dai 99 Posse, ai Lou Dalfin, agli storici Egin passando per Antonio Pascuzzo dando così un piccolo assaggio di quello che sarà il 27-28-29-30 luglio a Venaus.
Il movimento No Tav ha saputo dimostrare un’altra volta che un altro modo di stare insieme e vivere la socialità è possibile anche attraverso la difesa del territorio.
Un evento ben riuscito a dispetto delle polemiche dei giorni scorsi quando una lettera di Osvaldo Napoli, già Onorevole, ha sollevato questioni sulla sicurezza e sull’opportunità che una manifestazione di questo tipo potesse svolgersi proprio nell’Arena Romana, citando i fatti di piazza San Carlo.
Di nuovo la politica ha compiuto un’opera di profondo sciacallaggio utilizzando la paura e i drammatici fatti di cronaca per demotivare la partecipazione e, in questo caso, cercare di sabotare una giornata di concerti, gratuiti e accessibili a tutti. E a chi come ad esempio la Soprintendenza ai beni culturali ha affermato che l’arena non fosse adatto ad un concerto rock o chi ha tentato di descrivere l’iniziativa come un “atto di vilipendio alla sacralità della romanità alpina”, ricordiamo che ha ospitato negli anni migliaia di eventi di ogni tipo: dalle sanguinose battaglie tra gladiatori e leoni, agli spettacoli folkloristici.
Insomma, una polemica pretestuosa. Il Movimento No Tav e il Comune di Susa hanno deciso di continuare nell’organizzazione assumendosi le responsabilità, insieme a centinaia di persone che collaborando, hanno reso il tutto possibile. Il territorio ha risposto e in modo chiaro: tante persone unite dalla voglia di stare insieme. È la forza delle relazioni a mantenere vivo il movimento No Tav da oltre 25 anni.
Il prossimo appuntamento è a Venaus per la seconda edizione del Festival Alta Felicità che si terrà dal 27 al 30 luglio 2017.