di FABIO TANZILLI
CAPRIE – Oltre al sito industriale di Salbertrand, la gestione dello smarino della Tav prevede il primo deposito nella cava di Caprie, in località Truc Le Mura. I materiali arriveranno con il treno direttamente dalla stazione ferroviaria di Salbertrand, scendendo lungo la linea Bardonecchia – Torino fino alla stazione di Condove, da dove sarà attivato un binario di deviazione diretto alla cava di Caprie. Da Salbertrand partiranno 4 treni al giorno, di cui 1 sarà destinato a Caprie e gli altri 3 a Torrazza.
Per collegare meglio Condove con il futuro deposito saranno fatti vari interventi, con la ristrutturazione del raccordo ferroviario dalla stazione ferroviaria al deposito, prevedendo la sistemazione del binario dell’ex “Cava Rotunno”, la costruzione di un nuovo binario di incrocio e la realizzazione di un’area destinata al carico e scarico dello smarino. Inoltre sarà costruito un deposito per i locomotori e i carri che potrebbero avere guasti o problemi durante i viaggi.
Il progetto del deposito dello smarino in bassa Val Susa prevede il recupero ambientale della cava di Truc Le Mura, che “attualmente è al termine della sua attività”.
La cava di Caprie si trova a circa 21 km dalla piana di Susa e dista tra i 300 ai 600 metri dal corso della Dora. Secondo Telt “l’area di Cava, pur essendo in prossimità di fascia C della Dora, non ricade all’interno delle fasce fluviali o di altri dissesti indicati dal Piano di Assetto Idrogeologico. La zona della cava non è mai stata interessata da fenomeni di esondazione ed allagamenti da parte della Dora”. Telt intende rimodellare il versante della cava, “consentendo il mascheramento di buona parte dei fronti di attività. Si migliora così la percezione visiva dei luoghi non solo a livello locale”.
All’interno del futuro deposito di Caprie “sarà trattato il materiale prodotto dagli scavi dei diversi cantieri della Tav e saranno movimentati con i mezzi e i nastri trasportatori verso il cumulo di deposito definitivo”. La nuova area industriale avrà i locali uffici, la guardiania, spogliatoi, magazzini, infermeria e i parcheggi con la relativa viabilità e segnaletica interna. Saranno costruiti vari fabbricati e impianti: la cabina di distribuzione elettrica, la cisterna per il gasolio con bacino di contenimento, la pesa, l’impianto di distribuzione del gasolio sospeso e di lavaggio dei mezzi di cantiere, quello per il nastro trasportatore e per le gru a portale “Stainstaniner”.
Il vecchio ponte sulla Dora sarà rifatto in acciaio
Telt farà degli interventi sul ponte sulla Dora da dove arriveranno i vagoni pieni di smarino. Tale infrastruttura risale al 1921 e “non sembra in grado di sopportare i carichi ferroviari”. Per questo motivo sarà demolito l’attuale impalcato (totalmente in calcestruzzo) e sostituito con il “Bailey”: un materiale resistente misto acciaio-calcestruzzo.
Il deposito dello smarino
Il cumulo sarà posto nell’area esistente, costituita da una serie di gradoni “con rampe aventi una base pari a 10 metri e altezza 5 metri”. Secondo le stime di Telt, “il volume complessivo del cumulo è pari a circa 852mila metri cubi”. L’area interessata è di circa 135mila metri quadri, i cantieri si svilupperanno lungo la linea ferroviaria.
Le fasi di accumulo
Nel progetto vengono così elencate le fasi operative, che riportiamo testualmente:
1. lo smarino arriverà in treno da Salbertrand negli appositi binari di scarico.
2. i materiali saranno scaricati con le gru e depositati provvisoriamente in cumuli sul piazzale dello scarico merci.
3. Dal piazzale saranno portati nell’area al piede del sito di deposito tramite nastro trasportatore, con l’aiuto di pale caricatrici gommate.
4. Tramite dei rulli, lo smarino sarà scaricato e in seguito compattato.
La riattivazione della linea ferroviaria
Tra le opere previste per il collegamento ferroviario Condove – Caprie, sarà ampliato il fascio di binari e saranno realizzate delle opere di adeguamento. Tra le varie cose, saranno attivati anche due passaggi a livello con croce di Sant’Andrea.
Le gru a portale
Per caricare i container provenienti dai binari saranno utilizzate le gru a portale (Transtainer) che opereranno sui vari binari.
In piazza castello di fronte alla regione c’è spazio per un treno al giorno.
Leggera imprecisione:
Il Ponte BAILEY è un ponte MILITARE ampiamente utilizzato nella seconda guerra mondiale e ancora in esercizio nel nostro Genio Militare per rimpiazzare rapidamente ponti bombardati (per traffico operativo e logistico) composto da elementi componibili realizzati in acciaio. Esso è destinato:
al ripristino delle interruzioni stradali;
alla realizzazione di ponti su appoggi fissi (anche su spalle di opere pre-esistenti o distrutte);
come rinforzo di ponti esistenti;
Il ponte possiede la singolare caratteristica di poter essere rinforzato senza doverlo necessariamente ripiegare.
Viene normalmente montato sul piano di varamento preparato sulla sponda di partenza e lanciato a sbalzo sopra l’interruzione attraverso un sistema di rulli. Possono essere realizzate strutture di diverse luci e classi nelle varie configurazioni. Questa tipologia di materiale da ponte può essere montata sia a braccia che mediante l’utilizzo di autogrù.
Avanti che c’è posto! Perché non riempire di detriti anche le tre ex cave di Sant’Ambrogio? Tanto una volta ammucchiato questo materiale sarà in balia del vento ed in ogni caso se ci fossero mescolate sostanze nocive la frittata sarebbe comunque fatta! Complimenti continuiamo pure così!
Speriamo porti benessere anche ai valsusini oltre ai disagi dovuto ai cantieri.