di THOMAS ZANOTTI
ALMESE – È tornata in Italia Linda Raimondo, studentessa universitaria valsusina reduce dall’esperienza del Geospace Astronaut Training One, evento unico organizzato dal filantropo e imprenditore islandese Örlygur Hnefill Örlygsson, per ricordare il cinquantesimo anniversario della missione dell’Apollo 8 che portò per la prima volta l’uomo nell’orbita lunare. “È stata un’esperienza fantastica e davvero unica – afferma Linda – già la terra d’Islanda di per sé scatena tante emozioni…poi sapere che saremmo state là, proprio negli stessi luoghi dove si allenarono gli astronauti delle missioni Apollo ha fatto il resto“.
Geospace Astronaut Training One, programma al quale hanno partecipato la studentessa islandese Gunnhildur Fríða Hallgrímsdóttir, la pilota e conduttrice televisiva americana Amelia Rose Earhart, l’aspirante astronauta Nasa Alyssa Carson e l’astrofisica Claudia Antolini, è stata la prima edizione di un programma che ha simulato il tipo di addestramento teorico e pratico svolto dagli astronauti delle missioni Apollo, quelli che fecero sognare il mondo con lo sbarco sulla Luna.
Spiega ancora Linda: “Nelle giornate islandesi abbiamo esplorato grotte e ambienti “lunari” caratteristici di quell’isola, con difficoltà notevoli, date le peculiarità di quell’angolo di mondo. Poi abbiamo seguito le lezioni di geologia, vulcanologia e astrobiologia tenute da accademici dell’università inglese di Cambridge“.
Ma le emozioni per la giovane valsusina non finiscono: “All’Exploration Museum di Hùsavik siamo state ricevute dal primo ministro islandese, dal ministro degli Esteri e da alcuni parlamentari che hanno voluto ascoltare le nostre esperienze e le motivazioni che ci hanno condotto in Islanda, sulle orme di quegli uomini che lasciarono la loro impronta sulla Luna. L’augurio che ci hanno fatto è di poter seguire le loro orme e di testimoniare la voglia di esplorazione che, tipica della natura umana, dopo aver raggiunto ogni angolo della terra ora dovrà rivolgersi al cosmo“.