FOTO / VALLE STRETTA: “NONOSTANTE LA STRADA CHIUSA, LE AUTO PARCHEGGIANO NEI PRATI”

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di PRO NATURA ALTA VALSUSA

BARDONECCHIA – Venerdì 17 agosto intorno all’ora di pranzo abbiamo compiuto un sopralluogo di circa due ore in Valle Stretta per verificare la situazione con il nuovo sistema di gestione della mobilità. Si tratta dei giorni di maggior afflusso estivo.

Questo un elenco schematico delle cose notate.

  • Fa piacere constatare che finalmente, fra le poche volte dal 2006, anno in cui furono inaugurati per l’evento olimpico, i grandi parcheggi di Pian del Colle sono finalmente utilizzati da un gran numero di automobilisti che lasciano il mezzo per prendere le navette pubbliche in direzione alta Valle Stretta.
  • La segnaletica che spiega orari e funzionamento della chiusura della strada è parsa ancora insufficiente, comunque poco visibile. Probabilmente una serie di cartelli già a partire dal piazzale della seggiovia di Melezet, più un paio grandi all’inizio dei parcheggi di Pian del Colle aiuterebbero a orientarsi evitando che le auto continuino dovendo poi tornare indietro.
  • Il numero di navette è stato aumentato, al momento ne parte una ogni quindici minuti durante la fase di chiusura della strada e una ogni trenta minuti nei restanti orari. Il parere dei turisti ieri presenti è che sia una frequenza idonea.
  • Il blocco al bivio del Colle della Scala ci è sembrato abbastanza ben organizzato.
  • Il fatto invece che, nonostante il divieto, fossero molti i veicoli in transito (soprattutto in discesa, un paio notati in salita), rende necessaria una maggiore sorveglianza. Specie quando la meteorologia è meno favorevole ci sono escursionisti che tornano prima e avendo l’automobile a monte pretendono di scendere. Se è un orario di chiusura totale ciò non pare ammissibile. Chi sta rientrando potrebbe ad esempio recarsi ai rifugi, godersi un tè e un pezzo di torta e poi scendere alle ore 15.30 quando la strada riapre.
  • Infine ci è parsa abbastanza grave la situazione ai parcheggi alti in prossimità delle Grange di Valle nonostante la chiusura ci sono ancora aree di sosta organizzata su prati in pendenza e pascoli. Oltretutto il giorno dopo Ferragosto stava piovendo, diverse automobili si sono impantanate e slittavano arando erba e terreno. Ci hanno riferito che questa situazione si verifica quasi tutte le volte che piove. Danni ecologici vistosi. Esistono delle aree di parcheggio storiche, col battuto in ghiaia ed in piano. A nostro avviso vanno utilizzate quelle, possono accogliere già decine di veicoli. Deve invece essere vietato il parcheggio nei prati, collocati appositi cartelli e date multe a chi trasgredisce.
  • Riteniamo infine, come già scritto in passato, che oltre al servizio navette sia da sviluppare l’accesso totalmente sostenibile, cioè a piedi, in bicicletta, ecc. Ad esempio costruendo un piccolo chalet prefabbricato ai parcheggi di Pian del Colle che sia base per un noleggio biciclette (anche elettriche), un ufficio escursioni guidate (a cavallo, a piedi, in bicicletta,ecc..), un punto informazioni sul sito naturalistico della Valle Stretta e sulle strutture ricettive esistenti (alpeggio, bar, rifugi), oltre che ovviamente biglietteria e riparo per i turisti in attesa del trasporto.

Siamo convinti che con il contributo di tutti gli attori in campo, comune di Bardonecchia, Nevache, rifugi ecc.. si possa ottenere quella valorizzazione territoriale della Valle Stretta in cui noi di Pro Natura Alta Valsusa crediamo con fermezza.

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6 COMMENTI

  1. ..”Il fatto invece che, nonostante il divieto, fossero molti i veicoli in transito (soprattutto in discesa..” (!?!)
    come riportato anche nelle foto allegate il blocco della valle stretta è solo per i veicoli in salita. Nulla vieta il rientro a valle prima delle 15,30.

  2. i cosiddetti “camminatori di montagna”. Mi fanno sorridere, e poi subito dopo inc…..are a bestia. Devono arrivare con l’automobile fin sul posto dove in teoria bisognerebbe arrivare a piedi. Ieri a Rochemolles ho visto una Mini 5 porte che affrontava la strada, non bruttissima devo dire, non adatta per nulla al tipo di veicolo. Infatti di lì a poco ha fatto dietrofront. Non vantatevi di amare la montagna o di essere sportivi. Io non lo sono ma ieri ho fatto 14 km a piedi sui monti, con la vettura tranquillamente parcheggiata. Categoria a parte quella dei proprietari di suv 4wd e peggio ancora 2wd, questi ultimi credono di avere un fuoristrada quando in realtà hanno un’automobile solo più alta.

  3. il 15 agosto ha funzionato bene eravamo li .Purtroppo la maleducazione e come la gramigna difficile da estirpare.

  4. Oltre a fare il sopralluogo e pontificare su tutto dimostrando presunzione, prima potrebbero almeno informarsi sul funzionamento dimostrando un minimo di competenza.

  5. Basta chiudere le strade, al giorno d’oggi provate ad aprire le idee magari servira’ per il futuro.
    Quando la strada era aperta problemi del genere non sono mai successi.
    Pro natura sveglia!!!

  6. Leggo sempre con interesse questo quotidiano, ma questa volta gli errori dell’autore sono troppi.
    Sul non divieto alla discesa hanno già scritto in tanti, la strada é sempre percorribile in discesa (e meno male!).
    Sull’affitto del MTB anche elettriche, che sappia l’autore che tutti coloro che le noleggiano sono in perdita perché escono pochissimo nelle due sole settimane di pieno a Bardonecchia e non ci ripaga i costi, figuriamoci mettere un presidio in Valle Stretta. L’uso delle MTB non é quello della salitina, ma é escursionistico, che é ben altra cosa.
    Sul fatto che poche decine di auto una settimana all’anno creino grandi danni, ne dubito molto, peraltro non si tratta quasi mai di appassionati, ma di gitanti (comunque ben venga qualche divieto, senza esagerare).
    Un minimo più di competenza non guasterebbe, idee personali a parte.

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