di ANGELO FRANCO
AVIGLIANA – Nel tardo pomeriggio di lunedì 29 gennaio, presso il ristorante King Rose, si è tenuto l’incontro sul Tav e sulle infrastrutture piemontesi. Per il presidente della Regione Sergio Chiamparino “il Tav è il progetto più innovativo che il Piemonte possa attuare da qui ai prossimi vent’anni, proprio perché capace di trasformarsi in concreti benefici economici, occupazionali e relativi alla sicurezza”. Il presidente sostiene l’importanza di “ottimizzare gli assi logistici e favorire lo spostamento di merci e persone da gomma a rotaia”.
Erano presenti in sala vari amministratori, tra cui i sindaci di Oulx (Paolo De Marchis), Sauze di Cesana (Maurizio Beria), Pragelato (Berton), Buttigliera (Cimarella), Sant’Antonino di Susa (Preacco), il presidente di Confesercenti Torino Giancarlo Banchieri, il commissario Paolo Foietta, l’amministratore delegato della Via Lattea Alessandro Perron Cabus e l’amministratore delegato di Synergie Italia Giuseppe Garesio. C’erano anche tre delle madamin “Sì Tav”.
A proposito della Torino-Lione. il consigliere regionale del Pd Ferrentino ha diffuso alcuni numeri sul traffico al tunnel autostradale del Frejus: “Sono quasi 800mila i tir e 1 milione le auto che transitano ogni anno sull’A32 e che potenzialmente potrebbero transitare su rotaia”. Relativamente agli impatti ambientali sulla Valsusa, il consigliere afferma: “Dalla stazione di Susa a Buttigliera Alta non si toccherà nulla”. Tra gli invitati è intervenuto anche il segretario Uil Piemonte Francesco Lo Grasso: “L’opera è strategica per il Paese, per il turismo, per le persone e per le imprese”.
Sempre a proposito di Tav, il presidente Chiamparino ribadisce “l’opera scongiura il rischio di una marginalità logistica del Piemonte verso l’Europa, risultando attrattiva anche per giovani e studenti, e favorendo così gli spostamenti tra il Piemonte, la Francia e il resto dell’Europa”. Relativamente ai rapporti e collegamenti con la Francia, supponendo che l’opera non si realizzi, il presidente ha detto: “Si rischia di andare alla chiusura dei rapporti”. Non manca una nota di polemica verso l’operato dell’attuale governo: “Vogliamo erigere muri ovunque, ma almeno con la Francia lasciamo stare”. Per poi concludere: “Torino non può rinunciare al Tav”.
Non serve a nulla!
Non andrà in alta velocità perchè il buco progettato è troppo piccolo, farlo adeguato avrebbe dei costi stratosferici.
Viaggerà come il treno francese TGV sulla linea storica, utilizzato da me per andare a Parigi.
visto che stanno togliendo tutti i passaggi a livello, non si guadagnerà che qualche minuto.
peggio della Milano-Napoli, risparmiati 11 minuti a dei costi pazzeschi.
Il tempo che hai impiegato a scrivere questa filippica avresti potuto impegnarlo in modo più proficuo a informarti meglio sull’argomento che ti sta tanto a cuore. Per esempio avresti potuto scoprire in 5 minuti, aprendo la relazione generale di progetto, che:
La NLTL sarà una linea a traffico misto viaggiatori e merci percorsa dalle seguenti categorie di treni:
• Treni viaggiatori alta velocità (V): velocità massima di esercizio 220 km/h sulla tratta Saint-Jean-de-Maurienne – Torino.
• Treni viaggiatori regionali veloci (VR): velocità massima di esercizio 220 km/h sulla NLTL.
• Treni viaggiatori della montagna (V TM) che potranno percorrere la NLTL solo in alcuni giorni della settimana e periodi dell’anno per collegare i grandi centri urbani (Parigi, Roma, Venezia e località intermedie con le località sciistiche con fermata a Susa Internazionale e Saint-Jean-de-Maurienne).
• Treni Viaggiatori Notturni (VN) con velocità massima di esercizio di 160 km/h che percorreranno la Linea Storica
• Treni Regionali e suburbani (VR): velocità massima di esercizio 160 km/h
• Treni di Autostrada Ferroviaria a grande sagoma (AF): velocità massima di esercizio 120 km/he massa rimorchiata di 1.600 t.
• Treni di Autostrada Ferroviaria Modalohr (AFM): velocità massima di esercizio 120km/h e massa rimorchiata di 1.600 t.
• Treni merci convenzionali (M), velocità massima di esercizio 100 o 120 Km/h
Lascia perdere questi ignoranti non capiscono nulla di tav sanno dire solo NO ma non sanno perché….
…………….se l’opera è così strategica, indispensabile ect ect.., ma perchè non è stata fatta sotto i governi del grande Amico della signorina Karima El Mahroug, detta Lucrezia Borgia, nota al mondo come Ruby Rubacuori e delle cene eleganti di Arcore, e dai noti Monti,Letta, Renzi che sono succeduti ?? .
altro locale da boicottare.
Assieme alla Credenza di Bussoleno
Bravo complimenti sei veramente ignorante . La Valle sta morendo e tu boicotti pure…
Tutti fulminati sulla via della logistica, imparano una parola nuova e allora la ripetono all’ossessione. Sarebbe interessante sapere quale idea hanno del futuro industriale del piemonte e dell’italia oltre a luogo di smistamento merci prodotte altrove e destinate altrove (piattaforma logistica).
che poi come la logistica sia attrattiva per studenti lo voglio capire…
Che ci fà il sindaco di Oulx visto che i treni fermeranno a Susa ?Dove sono finiti i documenti di consiglio comunale dove si dichiarava ufficialmente NOTAV? La presidenza del C:O:NI:S:A: ?
Dimmi con chi mangi e ti dirò chi sei.
ecco qui un post della commissione europea di oggi CHE NON VERRA’ MAI PUBBLICATO SUI GIORNALI E DIVULGATO DALLE TV
News, post — 30 Gennaio 2019 at 11:10
Presidente commissione trasporti UE: nessuna penale per il TAV, potenziare linea esistente
“Non c’è alcun pericolo di sanzioni da parte dell’Unione europea” in caso di abbandono del progetto della seconda linea TAV Torino-Lione. Lo ha affermato la presidente della Commissione per i trasporti e il turismo dell’UE Karima Delli, in una nota congiunta con la co-presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni. Inoltre, la convinzione è che “il tunnel della Valsusa non sia un’opera prioritaria né per l’Italia né per la Francia né per l’Europa”. La soluzione per il traffico merci transfrontaliero è quella da sempre individuata da numerosi esperti e fatta propria dal movimento notav, ossia il potenziamento della linea esistente. “Non c’è alcuna giustificazione economica (né tantomeno ambientale) per la costruzione di un ulteriore valico, quando si può puntare sulla linea attuale” conclude la nota.
Mentre in Italia si discutono cifre farneticanti su penali che NON esistono fantasticando di flussi di merci che NON esistono, le dichiarazioni dell’UE arrivano come ennesimo chiodo alla bara di un progetto concepito male e ormai moribondo.
Riportiamo in calce la nota
“Il governo italiano sta da mesi cercando l’accordo fra due forze politiche dai programmi completamente contraddittori. Sono ormai 8 mesi che stiamo aspettando che l’analisi costi e benefici venga a nutrire un dibattito che è oggi ideologico e spesso slegato dai dati di fatto concreti. Ribadiamo perciò la nostra convinzione che il tunnel della Valsusa non sia un’opera prioritaria né per l’Italia né per la Francia né per l’Europa.
Non si tratta, contrariamente alla convinzione di molti, di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
Del progetto originario di una linea ad alta velocità lunga 270 km, quello che rimane oggi è solo il tunnel della Valsusa, lungo 57,5 km. Il progetto era stato proposto sulla base di stime di traffico in gran parte esagerate: tra il 1980 e il 2000, il traffico sulla linea attuale era di 7/10 milioni di tonnellate, mentre oggi si è ridotto a 3 milioni di tonnellate.
Anche il progetto si è negli anni prosciugato, riducendosi al tunnel, ossia la parte più mediatica ma anche meno necessaria.
Non c’è inoltre alcun pericolo di sanzioni da parte dell’Unione europea. L’UE aveva deciso di finanziare solo opere preliminari e studi per 813 milioni di euro, in relazione al bilancio pluriannuale 2014-2020, chiaramente insufficienti per coprire tutta l’opera. Non è stata ancora presa alcuna decisione in merito a quali opere andranno i fondi del bilancio 2021-2027. Ciò significa che non sono ancora stati stanziati nuovi fondi e che non ci sono sanzioni da pagare.
Quello che invece è possibile e doveroso fare è potenziare la linea ferroviaria già esistente (attraverso interventi mirati che migliorino capacità ed efficienza di carico), che ha un potenziale pari a 20/21 milioni di tonnellate l’anno. Non c’è alcuna giustificazione economica (né tantomeno ambientale) per la costruzione di un ulteriore valico, quando si può puntare sulla linea attuale.
Riaprire seriamente la discussione sulla necessità di quest’opera, non solo in Italia ma anche in Francia e in Europa sarebbe un segno tangibile del fatto che i governi prendono sul serio la lotta ai cambiamenti climatici, investendo invece in posti di lavoro verdi, energie e infrastrutture sostenibili e innovative.”
Bruxelles, 28 gennaio 2019
Caro franco, la prossima volta ricordati anche di mettere le fonte, ovvero che quanto riportato è una semplice opinione della co-presidente del Partito Verde europeo Monica Frassoni e l’eurodeputata dei Verdi francesi dei Verdi UE. Ovvero la versione europea dei grillini.
Perchè aboliscono tutti i passaggi a livello sulla linea tradizionale ?