di FABIO TANZILLI e CATERINA AGUS
CHIOMONTE – Venerdì 9 agosto il presidente della Regione Cirio ha visitato il cantiere Tav di Chiomonte, accompagnato dal direttore di Telt Mario Virano e dai sindaci di Susa (Genovese) e di Chiomonte (Garbati). “L’opera è irreversibile – ha detto Cirio – è venuto il momento di far ripartire i lavori, capisco le contestazioni e l’opposizione dei No Tav, ma ci sono già stati vari momenti in cui ci si è confrontati sull’opera e la volontà popolare appare chiara”. A proposito delle compensazioni, Cirio ha annunciato: “Faremo un incontro con i sindaci della Valsusa per parlare di fondi, ieri ho risposto alla loro lettera e mi sono chiarito. Il mio non voleva essere uno sgarbo istituzionale verso di loro, infatti ci siamo sentiti al telefono col sindaco di Venaus e ci siamo accordati per un incontro in Regione”.
Nel corso della visita tenutasi oggi presso il cantiere della Maddalena da parte del governatore Alberto Cirio e di alcuni esponenti della giunta regionale, il direttore di Telt Mario Virano ha avuto modo di presentare i lavori svolti e quelli in programma.
Virano ha affermato che è stata concessa una proroga di due anni, mantenendo inalterato il contributo già acquisito di 813 milioni di euro, purché il progetto Torino-Lione venisse messo in sicurezza entro la fine di settembre, attraverso un atto formale italo-francese.
La formalizzazione, confermata dal governo 5 Stelle-Lega a fine luglio, mette in sicurezza lo stanziamento e consente di avere il tempo tecnico per portare avanti le opere. I primi lavori dovrebbero partire in autunno, ha detto Virano, con l’ampliamento delle nicchie della galleria geognostica per consentire l’inversione dei mezzi”. Secondo Virano questi lavori avrebbero una prima ricaduta positiva in termini occupazionali sul territorio.
Il governatore Cirio comunica che i lavori ripartiranno nei prossimi mesi e che verranno favoriti i rapporti con le imprese del territorio: “Il futuro del Paese passa attraverso le infrastrutture e le opere pubbliche”.
————————————–
IL COMUNICATO STAMPA DI TELT
A meno di due mesi dal suo insediamento quale Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha effettuato oggi un sopralluogo al cantiere italiano della Torino-Lione a Chiomonte, accompagnato dai membri della giunta regionale.
Il direttore generale di TELT Mario Virano, insieme al direttore costruzioni Piergiuseppe Gilli, ha accolto la delegazione e ha illustrato l’avanzamento dei lavori italiani e francesi per l’opera che fa parte del Corridoio Mediterraneo, una delle 9 dorsali della rete di trasporto ferroviario TEN-T.
L’infrastruttura, finanziata dall’Unione Europea, è al 18% di realizzazione: scavati circa 9 km di tunnel in cui passeranno i treni; già appaltato il 21% delle opere previste; avviate le procedure dell’affidamento lavori per tutto il tunnel di base; 4 cantieri aperti al momento, per un totale di circa un migliaio di risorse impiegate.
Sono stati inoltre confermati i prossimi step operativi, tra cui l’ampliamento del cantiere della Maddalena (in autunno), il prossimo lancio delle gare d’appalto per la realizzazione dello svincolo autostradale da parte di Sitaf (entro ottobre) e l’affidamento dei lavori per le nicchie d’interscambio (fine 2019), funzionali all’avanzamento dei lavori. Il direttore generale ha inoltre ricordato che al servizio del cantiere sorgerà a Salbertrand la fabbrica dei conci, grazie al recupero di un’ampia area ex-industriale destinata alla valorizzazione dei materiali di scavo estratti a La Maddalena. La fabbrica, con uffici, aree di stoccaggio e depurazione delle acque, avrà lo scopo di produrre i conci di rivestimento del tunnel di base e impiegherà fino a 100 persone.
Il governatore del Piemonte è entrato nel cunicolo de La Maddalena, dove è stata scavata una galleria geognostica di oltre 7 km e che ospiterà il maggiore cantiere italiano per il tunnel di base della grande opera transfrontaliera. Qui sono in corso i monitoraggi ambientali e i lavori per la manutenzione del cunicolo esplorativo, che sarà utilizzato per il transito dei mezzi che lavoreranno in galleria.
Al sopralluogo hanno partecipato il vice presidente della Giunta Regionale Fabio Carosso, l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi, l’Assessore all’Ambiente Matteo Marnati, l’Assessore alla Cultura Vittoria Poggio, l’Assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, l’assessore ai Rapporti con il Consiglio Regionale Roberto Rosso, l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano, il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia, il presidente e il vice presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti del Consiglio regionale Mauro Fava e Paolo Ruzzola. Presente anche il sindaco di Chiomonte Roberto Garbati e quello di Susa, Piero Genovese.
FOTO DI CATERINA AGUS
Che belli questi pirla vestiti di arancione.
Dallèarticolo di FABIO TANZILLI e CATERINA AGUS cirio avrebbe detto “ma ci sono già stati vari momenti in cui ci si è confrontati sull’opera e la volontà popolare appare chiara”.
La mia domanda è: quando ci sono stati questi momenti di confronto? per quel che ne so sono sempre state comunicazioni, o si fa cosi o si fa cosi. punto e basta se non sei d’accordo sei fuori!! Se questo è confronto allora confronto sia
Anche la volontà popolare non mi sembra che sia stata rispettata che per anni si sia schierata più sul no che sul si, forse solo ultimamente si è un po’ incrementato il si a quest’opera.
Solo perché i no fanno casino.
Beh, se uno va a rivedersi le elezioni di alcuni anni fa,
quando nei comuni della Valle i 5S prendevano oltre il 60%…
Poi adesso va di moda il NO all’immigrato,
che non è detto che sia un SI’ al TAV
Gìà, ma ora che vogliono fare l’italia del “sì”,
sarà anche “sì” al’immigrato?
La volontà popolare è stata pienamente rispettata visto che mai è esistita ad alcun livello, dalla Provincia, alla Regione, alla Camera, al Senato, al Parlamento Europeo, una “maggioranza NoTav”. Il fatto che i NoTav siano convinti, non si sa per quale motivo, che tutto il mondo intorno a loro sia NoTav, questo non è mai stato certificato in alcun modo dagli esiti elettorali. I voti parlamentari avvenuti dal 2000 ad oggi ne sono la chiara certificazione.
L’ unica cosa di cui si è certi è il buco.
Poi una volta fatto occorrerà unirlo da una parte a Torino e dall’ altra a Lione.
Quindi nel 2030 si ricomincerà con le ipotesi di tracciato : sponda destra, sponda sinistra, Val sangone e piana di Giaveno, collina morenica SI, collina morenica NO, Collegamento a Venaria o collegamento a orbassano ?
Credo che il nuovo Presidente di Regione Cirio, considerando ora TUTTE le ipotesi che si avranno sul campo fra 20 anni dovrà trattare di compensazioni con veramente tantissimi comuni ( se sommiamo tutti i comuni interessati in valle di Susa, in valsangone e nell’ intera cintura sono veramente tanti….).
Comunque l’ importante e fare il buco adesso e aver accontentato la maggioranza degl iitaliani, poi chi vivrà ( e dei decisori politici attuali saranno veramente in pochi…) vedrà.
Buone vacanze a tutti : ai più che legittimamente felici SI TAV e ai comprensibilmente delusi NO TAV.
Ci si vede ( forse ) tra 30 anni.
“L’ unica cosa di cui si è certi è il buco”
Fino qua non hai sbagliato nulla….
Incerto anche quello…..
Mani più spregiudicate e malevolmente esperte hanno maneggiato il giocattolo senza combinare nulla o quasi.
Cirio e la sua piccola corte dovranno cominciare a distinguere la destra dalla sinistra (orografica) e spiegarci se intenderanno agire all’interno o all’esterno della Legge obiettivo (dove da sempre, dal 2001, non contano un ……).