FOTO E TESTO DI CLAUDIA LO STIMOLO
CONDOVE – “Il muso delle vacche non mi stanco mai di guardarlo. Mi fa pensare a qualcosa di buono, di fatto bene”. Scrive così Franco Arminio nella sua poesia “Versetti della transumanza”, antica tradizione durante la quale i pastori guidano i loro greggi verso i pascoli montani.
Usanze portate avanti dagli anziani delle nostre valli che, anno dopo anno, tramandano il loro sapere alle nuove generazioni. Tradizioni e abitudini alle quali ci riferiamo ancora oggi e che rappresentano l’eredità del passato.
Un sabato mattina di maggio la nonna Piera, accompagnata dai figli e i nipoti, come ogni anno sale su in valle, verso l’Alpeggio la Giulianera. Ormai la fatica che comporta questo tragitto la costringe ad essere accompagnata in macchina, mentre sono i suoi eredi a condurre le vacche per la strada che da Condove arriva fino alla piccola baita in pietra, dove la signora Piera passerà i prossimo mesi nella tranquillità dei pascoli, dedicandosi con cura e dedizione ai suoi animali.