NOVALESA – E’ stato recuperato oggi pomeriggio nei pressi dell’Abbazia di Novalesa il corpo senza vita di una femmina di gipeto, “il gigante dei cieli”. Il rapace ritrovato a Novalesa è lungo circa 120 centimetri, con un’apertura alare di 280 centrimetri. “Il gipeto è un uccello di notevoli dimensioni, che può raggiungere un’apertura alare di circa 280 cm – spiegano sul sito ufficiale del Parco delle Alpi Marittime – che si era estinto sulle Alpi all’inizio del Novecento a causa della spietata caccia attuata nei suoi confronti. Grazie a un progetto internazionale promosso dalla Vulture Foundation Conservation, questo magnifico animale è tornato a volare sulle Alpi a partire dal 1986 e dal 1994 anche sul territorio del Parco”.
Infatti questo gipeto, nato a Innsbruck, proveniva proprio dal Parco delle Alpi Marittime Mercantour. Da tempo si era stabilizzato in Val Susa, più volte era stato avvistato mentre volava sul Rocciamelone e nella zona della Val Cenischia. Il volatile è stato ritrovato dal signor Gattiglio a Novalesa, che ha chiamato subito gli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. Gli agenti hanno trasportato il rapace all’Università di Torino: non è ancora stata accertata la causa della sua morte, ma l’ipotesi più probabile è che durante il volo di oggi abbia sbattuto contro i fili elettrici dell’Abbazia di Novalesa.
Sulle zampe aveva l’anello con scritto il nome: il gipeto si chiamava Palanfrè. In questo sito viene raccontato il giorno in cui, nel 2004, Palanfrè venne lasciata libera di volare nei cieli.