di PINO SCARFÒ
SACRA DI SAN MICHELE – Si è inaugurata ieri nel tardo pomeriggio, presso l’abbazia della Sacra di San Michele, la mostra “Le donne del Vangelo – la dignità della carità” dell’artista torinese Ottavio Mazzonis, scomparso nel 2010.
Una cinquantina le opere esposte tra tele, sculture e disegni, “che hanno il compito di aiutarci a comprendere il ruolo delle donne nel Vangelo”, scrive il noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi, nell’introduzione dell’elegante catalogo, edito dalla casa editrice Skira. Sgarbi definisce Mazzonis un pittore straordinario: “Nei suoi quadri ha voluto rappresentare la Maddalena come una donna comune. Una donna a cui ha consegnato una missione, di tenere vivo un pittore che diversamente sarebbe scomparso”, riferendosi alla musa ispiratrice dell’artista, Silvia Pirracchio, nonché curatrice della mostra. Il microfono passa a monsignor Anfossi, vicepresidente della Fondazione Ottavio Mazzonis: “Nell’artista non c’è cesura o separazione tra arte profana e religiosa. Tutta la sua opera è ricerca dell’umano e simultaneamente del profondo che può esser detto anche religioso o sacro. Egli sceglie l’uomo anche quando si pone davanti al Cristo come gli artisti del passato e cerca valori universali”. Per l’assessore alla cultura di Giaveno, Edoardo Favarò, Mazzonis ha saputo interpretare in modo originale e innovativo le classiche figure dell’iconografia cristiana. La vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino, sostiene di aver scoperto numerosi capolavori “che mi erano sconosciuti, quadri antichi e oggetti d’arte che testimoniano il gusto del bello. Sono orgogliosa ed emozionata e spero che ci siano tanti altri momenti così belli e importanti dove si incrocia fede, arte e cultura”. E informa che in autunno le opere di Mazzonis saranno esposte a Palazzo Lascaris. La mostra è stata curata dalla presidente della Fondazione Ottavio Mazzonis, Silvia Pirracchio, e Concetta Leto: “Mazzonis è il pittore dell’eleganza, dell’equilibrio, dell’armonia. Si lascia condurre dalla sensibilità tutta femminile mentre tratteggia con leggerezza volti e corpi evanescenti, eterei che di terreno conservano solo la forma. Il percorso compiuto è completo e procede dai racconti della Genesi sino a quelli della morte e resurrezione di Cristo rendendo sempre centrale la grazia della figura femminile”. La mostra è stata patrocinata dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale e dai Comuni di Giaveno e Sant’Ambrogio, dalla Fondazione Cavallini Sgarbi e Lions Club. E’ stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Magnetto e della Fondazione Ottavio Mazzonis. Orari della mostra: da lunedì a venerdì 14.30 -18.00. Sabato, domenica e festivi 14.30-18.30 ed è visitabile sino al 14 maggio.