di MICHELE FASSINOTTI
Stamattina a Caprie sono stati liberati sei piccoli Caprioli che, nei mesi scorsi, erano stati portati da alcuni cittadini al CANC, il Centro Animali Non Convenzionali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università, convenzionato con il Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino.
I piccoli Caprioli erano stati sottratti inconsapevolmente alle cure della mamma, mentre in altri casi erano stati raccolti in evidente difficoltà.
I piccoli erano giunti al Centro che ha sede a Grugliasco verso la fine di maggio e, grazie alle cure dei veterinari del CANC, sono cresciuti sani in una piccola area circoscritta.
Avendo superato i cinque mesi di età, sono stati trasferiti presso il centro di riambientamento a Caprie, in una vasta area recintata dove acquisteranno il tipico comportamento della specie, contraddistinto da una elevata diffidenza nei confronti della specie umana.
L’operazione è stata fatta stamattina, giovedì 29 ottobre. Il centro di riambientamento di Caprie è anch’esso convenzionato con il Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. Alla piccola “truppa” di cuccioli di Capriolo si è aggiunta nei mesi scorsi una femmina adulta, che era stata trasportata ferita al CANC. Una volta guarita, la femmina ha fatto da mamma putativa ai piccoli. Trascorsi ulteriori sei mesi di relativa pace nell’area recintata, nella primavera del prossimo anno tutti i caprioli saranno catturati e liberati in località idonee.
E’ bene ricordare agli escursionisti che i piccoli di Capriolo nei primi mesi di vita si nascondono in caso di pericolo fra cespugli ed erbe alte, mentre la madre si allontana di poco. Passato il pericolo, la madre ritorna dal suo piccolo. Anche se appaiono soli, i piccoli caprioli non sono stati abbandonati. In caso di ritrovamento, è opportuno lasciarli in loco. Se sfortunatamente il piccolo è stato spostato, è opportuno riportarlo nel punto di ritrovamento il più celermente possibile. La madre tornerà a nutrirlo.