Bono: “Non divaghiamo. La minoranza attende risposte specifiche all’interrogazione sul Pian del Frais”
di LUCREZIA BONO
CHIOMONTE – Per quanto ci rammarichi sostenere un dialogo a mezzo stampa on line e social e non nelle sedi di competenza quali il Consiglio Comunale (tentativo piu volte fatto dalle due minoranze senza alcun successo) prendiamo comunque atto delle esternazioni e ci adeguiamo tristemente, pur ricordando che il “terreno” di confronto politico risulta quello istituzionale e non mediatico.
Anzitutto se la PA avesse quantomeno dimostrato di aver letto le 21 pagine di interrogazione, frutto di lavoro e tempo (rispettando quindi il ruolo delle minoranze e le domande di tutti i cittadini di Chiomonte e del Frais che pagano l’IMU come ad Alassio), avrebbe risposto coerentemente rispetto alle delucidazioni richieste.
Siamo però tenuti a chiarire che non siamo interessati a disquisire sulla persona oppure sulle società titolari degli impianti, pur concordi nel ritenere che ci siano serie responsabilità nella tristemente nota vicenda Frais. Riteniamo altresì che giudicare i fatti citati dalla PA non sia di nostra competenza ma degli organi di giustizia; ricordiamo invece che è obbligo dei consiglieri di minoranza monitorare l’operato e le inadempienze eventuali della PA.
Approfondendo l’argomento, affinché la PA possa meglio comprendere il nostro pensiero, non si tratta di ottenere giudizi su di un soggetto giuridico, ma è nostro dovere di consiglieri chiedere al Comune conto del proprio operato che non può esimersi dal leggere e valutare atti, bandi e documenti protocollati e dal successivamente fornire risposte, proposte e soluzioni. Le vicende private dei soggetti interessati non ci riguardano nè intendiamo entrare nel merito di fatti che non siano state oggetto di pubblico dibattito.
Ci chiediamo però come l’ex Sindaco Ollivier sia riuscito, con grande capacità ed umiltà (e difficoltà) ad ottenere che gli impianti privati e comunali aprissero continuativamente, o come il Sindaco precedente Pinard abbia ripristinato una stazione abbandonata facendo funzionare perfino il collegamento con il capoluogo.
Difficile non fare confronti con la presente PA che non solo non ha aperto gli impianti (se non per pochi giorni d’estate) ma continua ad evitare responsabilità, accusando più persone di inadempienze (vedi ultimo articolo), senza mai entrare nel merito del proprio operato.
All’interrogazione posta dalla minoranza abbiamo ricevuto una risposta inadeguata e generica (che non entra mai nel merito) a 23 domande, semplici e necessarie al fine di comprendere le dinamiche e valutare semplicemente i fatti, rispettando così il nostro ruolo.
Fatti che anche i cittadini hanno il diritto di poter comprendere e per il raggiungimento dei quali dobbiamo necessariamente ottenere risposte sull’operato degli ultimi anni di competenza dell’attuale PA che tuttora fatichiamo ad ottenere.
Abbiamo avuto molti colloqui con il direttore di esercizio degli impianti incaricato dal Comune, e con operatori del Frais ed abbiamo rilevato la necessità di chiedere di approfondire quanto svolto negli ultimi anni, in primo luogo per capire come mai la PA non abbia mai aperto i propri impianti durante le ultime stagioni sciistiche.
Consci delle difficoltà che un’amministrazione sia costretta ad affrontare e rispettosi del ruolo, chiediamo quindi che le domande poste abbiano finalmente una risposta chiara, al fine che siano rispettate le opinioni e risolti i dubbi di chi ama questo territorio.
In questi anni siamo stati spesso in silenzio ma sempre propositivi, abbiamo dato disponibilità per una commissione sul Frais, (assurdo imputare che non ci sia stata collaborazione, quando la medesima da parte nostra non è mai stata rifiutata), ma giunti all’ultimo anno di mandato di questa tornata elettorale, con la sola stagione 2023-2024 ancora da “salvare”, abbiamo compreso il netto rifiuto della minoranza rappresentata da Uran alla commissione e chiediamo solo risutati e risposte.
Ci sembra troppo continuare a tacere di fronte ai continui proclami, alle responsabilità totalmente imputate ad altri, a fronte della totale e disastrosa situazione nella quale riversa il Frais.
Abbiamo semplicemente chiesto chiarimenti, tra i quali se le seggiovie comunali avessero tutti i permessi necessari per l’apertura riferendoci a tutti gli anni di competenza della PA, (durante l’amministrazione Ollivier questi temi sono stati puntualmente gestiti silenziosamente senza proclami ed editti), abbiamo infine chiesto se quest’anno ci fossero i presupposti tecnici per l’apertura degli impianti comunali, in pratica se fosse stato fatto tutto il necessario per una eventuale apertura.
Abbiamo tutti il diritto di sapere. A proposito di collaborazione abbiamo inoltre proposto una mozione, totalmente condivisa dalle due minoranze, nella quale si chiedeva impegno e progettualità condivisa sul Frais a partire dal Consiglio Comunale in questione, mozione respinta dalla maggioranza (fatto salvo il cons. Battagliotti che probavilemte ne ha riconosciuto l’intento benefico), suscitando sgomento nelle minoranze che si sono nuovamente messe a disposizione ed hanno trovato una porta chiusa.
Quindi, senza polemica, rinnoviamo l’invito alla PA a rispondere alle domande poste durante l’interrogazione, al fine di fare chiarezza sui fatti inerenti gli ultimi anni per i quali questa amministrazione risulta direttamente responsabile essendo questo il periodo di propira competenza, che merita una discussione e presa di coscienza nuova e senza premesse e divagazioni.
Non divaghiamo: se ci sono privati in grado di gestire il Frais senza pretendere un euro di soldi pubblici, Ok, fatelo. Altrimenti finitela con sta storia, smontate tutto e riconsegnate il Frais alla natura. Di sentire stupidaggini di chi pensa solo al proprio interesse, se abbiamo le tasche piene.
Poverini…chissà il dolore che provano.
Gentile Signora Bono.
Lei darebbe fiducia, diritto a gestire beni pubblici a qualcuno indagato? Va bene sperare sempre nel bene e aspettare che la giustizia faccia il suo corso, ma ostentare cosi tanta “approvazione”… ne puo’ valere la sua carriera politica.
Il Comune finalmente in questi ultimi anni riesce a chiarire la situazione.
Chieda in giro o per la valsusa e il nord Italia riguardo Cerutti.
Subito ad urlare… l’imprenditore ha diritto ad esercitare il suo mestiere, liberta` da difendere… S`informi.
Il Comune e il Frais hanno bisogno del Frais… senza i Cerutti e le loro aziende.
Suvvia, non si faccia abbindolare.
Chiomonte e il Frais non hanno bisogno di questi imprenditori.
La madre dei Gabriele 2 è sempre incinta 🙁
Per fortuna le generazioni cambiano, e le amicizie e inciuci vengono a meno. I nodi arrivano al pettine.
Quali sono le 23 domande poste? Lei si porta paladina di domande, precisazioni che non è capace ad ottenere… forse perché da questo articolo traspare il totale appoggio che ha da parte dei Cerutti?
Come mai difende dei soggetti privati?
Non si discosta e cerca di evitare che i Cerutti continuino a pretendere di farla da padroni?
Cerutti via!!
Che inutile pippone , chiaro intento elettorale , ma un po’ in anticipo ha toppato sulla tempistica prevedo che verrà uccellata come le precedenti eleioni , auguri