di IVO BLANDINO
BUSSOLENO – Mercoledì 20 giugno, alle 16, il Comune ha organizzato una riunione con i residenti delle zone colpite dalla frana del 7 giugno. Era presente la sindaca Anna Allasio, la funzionaria Daniela Richetto (responsabile dell’edilizia privata in Comune), Francesco Richetto (consigliere di opposizione), Walter Amprimo (capogruppo di maggioranza), i carabinieri, il capo degli Aib di Bussoleno Mario Antonucci e numerosi cittadini.
Daniela Richetto ha iniziato il suo intervento illustrando la situazione attuale e tutto ciò che il Comune sta facendo, assicurando che nessun cittadino sarà abbandonato, attivando tutti i migliori canali, come la Regione Piemonte e lo Stato, per far fronte al disagio che gli abitanti della zona rossa stanno vivendo.
Stanno lavorando senza sosta non solo i vigili del fuoco, la protezione civile Ana e gli Aib, ma anche molti volontari; inoltre degli esperti e geologi stanno studiando la situazione e la messa in sicurezza del territorio: “Certamente non sarà una cosa immediata, ma si sta lavorando senza interruzioni – ha detto il sindaco – tutti saranno risarciti dei danni avuti e nessuno sarà lasciato al caso”.
Il consigliere Richetto ha ribadito che i cittadini colpiti dalla frana usufruiranno di alcune agevolazioni.
Dopo l’intervento da parte degli amministratori, è stata la volta dei cittadini colpiti da questo disastro: con toni un po’ accesi hanno rivolto tante domande alla sindaca, esprimendo perplessità, sfiduciati di cosa gli aspetta in futuro, affermando che secondo loro questa situazione non durerà pochi giorni, ma per lunghi mesi.
Alcuni residenti si sono uniti e hanno chiesto aiuto a un professionista, un consulente che lista supportando in questa fase di emergenza. Una scelta fatta in modo autonomo, perché sono perplessi sull’operato dell’amministrazione comunale.
Gli sfollati – con l’ausilio dei vigili del fuoco – possono soltanto entrare nelle loro case per controllare o prendere le loro cose, ma non possono sostare a lungo e soprattutto hanno il divieto dormire nelle abitazioni.
Vedremo tra 12 18 mesi come sarà stata gestita questa calamita.