BUSSOLENO – Il 23 aprile una delegazione della lista “Insieme in Comune” di Andrea Malacrinò ha incontrato diversi residenti di via San Lorenzo, la zona interessata dall’evento alluvionale del 7 giugno 2018. Questo allo scopo di comprendere bene i termini della complessa questione, la cui soluzione non sembra imminente. L’incontro è stato organizzato insieme alla lista “Chianocco: Coraggio e Realismo” con la candidata sindaco Giuliana Giai e Luciano Medolago: “Abbiamo così potuto acquisire da alcuni residenti informazioni e un cospicuo ed utilissimo apparato documentario – spiegano – che è ora a disposizione del gruppo dei candidati”.
L’incontro con diversi residenti della zona San Lorenzo è stato promosso dalle due liste di Bussoleno e Chianocco visto che il progetto dei lavori di somma urgenza per il contenimento dei materiali franosi riguarda anche una parte del territorio del Comune di Chianocco, su cui (come si evince dal progetto in corso d’opera) dovrebbero confluire le acque del rio Reforno in caso di nuovi eventi calamitosi.
Malacrinò aggiunge che “a breve tutti i componenti della lista “Insieme in Comune” incontreranno i residenti di San Lorenzo che vorranno dedicarci un po’ di tempo, per raccogliere le loro istanze e tentare insieme di trovare una soluzione a questo dramma che ha coinvolto tante persone, poiché penso che la politica sia stare in mezzo ai cittadini e farsi carico dei loro problemi in modo concreto. In questo specifico caso l’amministrazione comunale ha dovuto operare in situazione di assoluta emergenza, e ha fatto tutto il possibile per assumere decisioni positive, su indicazione dei tecnici preposti; purtroppo vi sono state penalizzazioni, ma ogni cosa è migliorabile e se l’operato dell’amministrazione in questo campo lo sarà, saremo pronti a cogliere tutte le opportune variabili per andare incontro a chi legittimamente ci fa partecipe delle sue paure e delle sue perplessità“.
Dello stesso avviso Giuliana Giai, candidata a Chianocco: “Per una concreta e realistica stesura del programma elettorale della lista “Chianocco: Coraggio e Realismo” è stato prezioso, in queste settimane, il confronto con i cittadini e con il territorio. Uno dei punti cardine del programma è proprio la sicurezza del territorio, dal momento che Chianocco ha presentato in passato (ed evidenzia anche nel presente) situazioni di criticità a causa dell’alto rischio idrogeologico dovuto al torrente Prebec”.
Ad una prima analisi del materiale (relazioni, progetti, perizie) fornito da alcuni residenti, è emersa tutta la complessità della situazione. “Dal momento che – dichiara Caterina Agus della lista “Insieme in Comune” – paiono evidenziarsi delle criticità, per esempio a seguito di una perizia commissionata dai cittadini all’ingegnere Livio Martina, ovviamente non si intendono dare giudizi tecnici né rivolgere critiche a chi ha operato sinora per una positiva risoluzione della questione (il tutto non è di nostra competenza), ma sembra che il problema non sia ancora risolto, così come talvolta forse si tenta di minimizzare. La data di fine maggio/giugno, letta sui giornali come possibile per il rientro dei residenti, non sembrerebbe così scontata. Si apprende dalla stampa locale che lì un’abitazione è in via di demolizione, mentre la sorte di una seconda casa (in teoria anch’essa in attesa di demolizione) non pare essere di fatto scritta. Inoltre è stata resa nota dai cittadini residenti l’esistenza di questioni di carattere giuridico, in via di definizione, di cui si attende l’esito, in merito ad una serie di aspetti riguardanti Valutazione di Impatto Ambientale, insistere dei lavori in un’oasi xerotermica SIC (dunque soggetta a vincoli specifici) e aggiornamento post-evento franoso della perizia geologica“.
Continua la Agus: “Senza permetterci di entrare nel merito delle questioni tecnico-legali, oltre che fortemente dispiaciuti per chi a San Lorenzo deve vivere nell’ansia e nell’incertezza, c’è preoccupazione poiché si tratta di un’eredità politica pesante che verrà lasciata a chiunque vinca le elezioni a Bussoleno. A maggior ragione occorre trovare una soluzione che, mettendo al primo posto l’incolumità dei cittadini, non penalizzi né gli abitanti né l’ambiente, soprattutto quando la tutela dell’ambiente e del territorio si lega, come accade qui, in modo indissolubile all’incolumità dei cittadini che vivono in quel sito. Non si tratta solo di un problema di chi amministra o amministrerà, di chi vive ai margini della zona rossa o di chi è impossibilitato, ormai da quasi un anno, a rientrare nella propria abitazione, ma riguarda tutta la comunità di San Lorenzo, che lamenta di non essere stata sufficientemente ascoltata, e che vive nell’incertezza e anche nell’esasperazione di non aver ricevuto risposte esaurienti. Alcuni residenti, infatti, lamentano legittimamente la mancanza di servizi essenziali, come l’illuminazione pubblica, non più ripristinata successivamente alla frana, e disagi quotidiani nel raggiungere le proprie abitazioni. Sarebbe il caso di venire incontro alla gente del posto almeno risolvendo in tempi brevi questi problemi“.
Malacrinò aggiunge: “Stiamo organizzando un incontro ulteriore con tutte le persone coinvolte dalla frana di San Lorenzo per gli inizi di maggio e informeremo tempestivamente la cittadinanza delle tempistiche, per poter dibattere nel modo più ampio e costruttivo possibile della situazione e, soprattutto, per cercare dei percorsi condivisi“.