Comunicato stampa della COLDIRETTI TORINO
SAUZE DI CESANA – La valle Argentera è stata interessata da un fortissimo temporale che, nel tardo pomeriggio del 24 agosto, ha causato numerosi smottamenti in quota e soprattutto colate detritiche che hanno bloccato la strada comunale di accesso. Ma se la strada di fondovalle è stata prontamente ripristinata, ed è perfettamente percorribile, permane il divieto di accesso alla vallata. Comprendiamo i motivi che consigliano l’Amministrazione comunale di mantenere un divieto cautelare di accesso ai frequentatori della valle ma vogliamo anche ricordare che in val Argentera operano aziende agricole e agrituristiche che dal 24 agosto hanno completamente interrotto le attività di vendita di prodotti e servizi. Si tratta di un vero e proprio blocco forzato di attività commerciali per un periodo che vale oltre un terzo della normale stagione turistica e commerciale estiva. Rispetto alle normali 110-120 giornate di lavoro turistico estivo ormai le aziende si avviano a una riduzione del 30% proprio nella parte finale della stagione quando sono pronti alla vendita i ricercati formaggi stagionati, a partire dalla toma e dal plaisentif. Stimiamo che la perdita di fatturato per le aziende sia di circa 200mila euro senza contare i costi sostenuti per il ripristino dei locali, della viabilità di servizio e dei pascoli danneggiati dalle colate di detriti. Coldiretti Torino fa propria la preoccupazione delle aziende agricole che temono che, se la strada non dovesse essere messa in sicurezza entro l’arrivo della stagione invernale, appalti e lavori possano protrarsi fino al cuore della stagione estiva 2024 con un ulteriore gravissimo danno per le attività produttive, di vendita e di agriturismo. Temiamo che la lunga stagione invernale con l’impossibilità di operare in quota, possa fare slittare eventuali lavori di messa in sicurezza e di ripristino dell’agibilità ben oltre l’apertura della prossima stagione estiva. Coldiretti Torino offre all’Amministrazione comunale tutta la sua collaborazione per arrivare a una rapida soluzione sollecitando gli enti preposti a una rapida definizione degli interventi suggeriti dalle relazioni geologiche e a una pronta predisposizione delle gare d’appalto. Se le aziende agricole fossero costrette a scegliere di non operare in val Argentera nella stagione estiva 2024 sarebbe un danno ambientale che riguarderebbe tutti. Siamo certi che preservare una valle di grande qualità ambientale anche grazie al presidio manutentivo delle aziende agricole, agli sfalci e al pascolo e concimazione delle risorse prative sia interesse di tutti.
Sicuramente un danno c’è, magari non di quell’entità, ma senza dubbio c’è. Peraltro la tutela della salute pubblica è fondamentale quindi . . . per fronteggiare la situazione non resta che provare ad inventarsi qualche alternativa come già suggerito dal sindaco ed evitare che i malgari facciano ricatti invece che ricotte.
Ho letto dal precedente articolo di qualcuno invidioso dei contributi. Valida manodopera gratuita per sfalciare ed aiutare i margari
Dei 200.000 euro fanno parte anche i prodotti venduti ai turisti a caro prezzo?