FURTI, A BUTTIGLIERA NASCE LA “RETE DI ATTENZIONE” VIA SMS PER PREVENIRE LA MICROCRIMINALITÀ

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Il comandante della polizia municipale Michele Massimino

di FABRIZIO PASQUINO

BUTTIGLIERA ALTA – Ancora pochi giorni ed entrerà in funzione sul sito web del Comune la cosiddetta “Rete di attenzione”, un sistema di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali che mira a far raggiungere alla popolazione locale un livello di attenzione costante e adeguato sul tema della sicurezza. Ogni cittadino iscritto volontariamente potrà ricevere un sms di allerta in caso di eventi “negativi”, segnalazioni di furti o truffe ed essere avvisato per tempo.

COME FUNZIONA LA “RETE DI ATTENZIONE”?

Si tratta di un sistema inventato da Edoardo Mattiello, giurista ed esperto di Diritto della sicurezza, con carriera decennale nelle forze armate. Il cittadino di Buttigliera interessato potrà richiedere, tramite il sito del Comune, di diventare membro della Rete e così facendo:

  • Riceve segnalazioni di furti e truffe commessi in zona tramite messaggio SMS. Tali segnalazioni possono provenire o da altri appartenenti alla Rete oppure dalle Autorità di Pubblica Sicurezza.

  • Viene informato degli incontri pubblici che l’Amministrazione organizza periodicamente e in cui vengono dispensati utili consigli su come il singolo può proteggersi da furti e truffe.

Cosa fa il membro della Rete?

Non ha l’obbligo di fare nulla, ma, se vuole contribuire (e ciò è estremamente utile per l’ottimale funzionamento del sistema), può:

  • Diffondere le segnalazioni ricevute via sms ai propri familiari, amici e conoscenti.
  • Quando ne venga a conoscenza, tramite amici e parenti, segnalare eventuali notizie di furti e truffe accaduti in zona, al Coordinatore della Rete (Edoardo). Nel caso in cui il membro della Rete stia assistendo personalmente alla commissione di un reato egli lo comunica immediatamente alle Forze dell’Ordine e solo successivamente, se da queste autorizzato, al Coordinatore della Rete.
  • Invitare familiari, amici e conoscenti agli incontri pubblici organizzati dall’amministrazione comunale.

Perché funziona?

  • Perché permette al cittadino di essere aggiornato sulle modalità di furto e truffa diffuse in zona e pertanto di riconoscere più facilmente eventuali comportamenti sospetti e di segnalarli più precisamente alle Autorità di Pubblica Sicurezza.
  • Perché permette al cittadino di venire formato e informato su come proteggere il proprio patrimonio e i propri beni e pertanto di ridurre la propria vulnerabilità ai crimini.

IL SINDACO: “NON BISOGNA CREARE ALLARMISMO”

L’amministrazione comunale, quindi, corre ai ripari, ma non tanto per il numero di furti denunciati a Buttigliera in quest’ultimo periodo (a gennaio secondo le forze dell’ordine ne sarebbero stati denunciati 2 in frazione Cornaglio e alle Fronde), quanto per la percezione che alcuni cittadini hanno di considerare il paese quasi come terra di conquista per i ladri (una sensazione amplificata sicuramente dai social, ma che non troverebbe riscontro nei dati in possesso della polizia locale di Buttigliera e dei Carabinieri). I furti ci sono stati e molto probabilmente una banda di delinquenti si sta aggirando ormai da settimane nei nostri territori in cerca di colpi rapidi e redditizi.

«Non per questo – afferma il sindaco di Buttigliera Alta, Alfredo Cimarella – bisogna creare allarmismo. Io stesso nel corso degli anni ho subito furti e so cosa si prova. Non sottovaluto né il fenomeno né gli avvenimenti di quest’ultimo periodo e sono solidale con chi in questo mese ha subito furti e truffe. Sono anche pronto a prendere provvedimenti, ma non bisogna agire sull’onda delle emozioni, bensì studiare un progetto a lungo termine che possa essere efficace realmente. Non siamo in un’area di degrado e nemmeno soggetti a emergenza furti. Così dicono i numeri».

Su Facebook, in questi giorni, sono tante le segnalazioni scritte e in alcuni casi riportate alle forze dell’Ordine. Ma si tratta solo di segnalazioni che in molti casi non trovano riscontro: dai movimenti strani di persone sospette, ai cani che abbaiano. Dalle sirene degli antifurto che suonano, ai troppi operai presenti sul territorio intenti a costruire case che osserverebbero i movimenti delle persone. E via così segnalando auto e persone sospette in un crescendo di ansia, paura e psicosi dei furti.

«Tutte le segnalazioni sono ben accette – commenta il comandante della polizia locale di Buttigliera e Rosta, Michele Massimino – a patto che non siano frutto di una psicosi. Ad oggi a noi non risulta una percezione di aumento di furti. Pur non raccogliendo direttamente le denunce di furti, ci rendiamo conto che la situazione non è preoccupante. Ovviamente, viste le segnalazioni ricevute, abbiamo intensificato i controlli in stretta collaborazione con i carabinieri della stazione di Avigliana che ringrazio. A breve grazie alla “Rete di attenzione” potremmo gestire meglio tutte le segnalazioni e avvisare i cittadini che saranno iscritti, quasi in tempo reale, di eventuali furti e truffe commessi in zona».

VIDEOCAMERE E CONTROLLI A BUTTIGLIERA E ROSTA

Segnalazioni, denunce, telefonate. In quest’ultimo mese i cittadini di Buttigliera Alta e delle zone limitrofe sembrano essere stati presi di mira da topi di appartamento e villette. Anche la sola sensazione che i paesi della bassa Valle siano oggetto di furti ha accelerato la politica della sicurezza già attivata da molte Amministrazioni comunali con una serie di interventi sul territorio. In particolare Buttigliera e Rosta hanno intensificato i controlli da parte delle pattuglie della polizia locale che nei due paesi è integrata e coordinata dal comandante Michele Massimino. Gli investimenti per la polizia locale di Buttigliera Alta e di Rosta sono comuni e ingenti per le casse comunali con diversi centinaia di migliaia di euro. Investimenti ci sono stati, in particolare negli ultimi anni, per la dotazione di telecamere di videosorveglianza nei luoghi pubblici, per alcune serate informative e formative contro le truffe e per il servizio di Rete d’attenzione che ha lo scopo di costruire o recuperare quel senso di comunità che forse esisteva nei paesi 50 anni fa.

Maggiore sorveglianza è stata richiesta alle forze dell’ordine e ai Carabinieri che fin dal primo furto del 2018 a Buttigliera hanno intensificato la loro presenza, collaborando con la Polizia locale e recuperando parte della refurtiva dei due furti subiti nelle ultime settimane. Insomma ottimi risultati, ottenuti anche grazie alla scansione delle auto sospette che sono transitate lungo la statale 25 dove è stato installato il semaforo “intelligente” che rileva le infrazioni e soprattutto memorizza le targhe di tutti i veicoli. Uno strumento non solo “punitivo”, ma anche utile per rintracciare, in questo caso auto sospette. L’ideale sarebbe riuscire a fare rete tra i comuni limitrofi per fornire tutte le indicazioni alle forze dell’ordine e rendere più efficaci le segnalazioni.

 

 

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