RICEVIAMO DALLA MINORANZA DI GIAGLIONE
Facciamo un riassunto… il sindaco di Giaglione si è sempre dichiarato No Tav. Il 1° agosto 2014 il gruppo di opposizione organizza una serata informativa sul tema “Salute pubblica e Tav” e richiede per l’occasione l’occupazione del suolo pubblico (concessa, a pagamento) e l’eventuale uso del centro polivalente nel caso di maltempo (negato). La sera del 1° agosto piove a dirotto e la serata informativa viene fatta sotto i gazebo e le panche prestati da Comuni solidali e con la corrente generosamente data da una famiglia giaglionese… era chiaro sin dal primo momento che l’azione del sindaco e della Giunta mirasse a far sì che la serata non avesse mai luogo.
Arriviamo a settembre.
Il 25 il gruppo di opposizione presenta in Consiglio tre proposte di delibera (tutte bocciate). Una di queste riguarda l’approvazione di un nuovo regolamento per l’uso del centro polivalente in accordo con i principi di democrazia tutelati dalla Costituzione, dal Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali e dallo Statuto del Comune di Giaglione in modo da garantire – come avviene peraltro in tanti altri Comuni – a tutti (anche ai consiglieri di opposizione) l’uso della struttura, non disponendo in paese di altri luoghi pubblici.
Il sindaco risponde che se lo riterrà, la maggioranza scriverà sì un regolamento, ma «a propria immagine e somiglianza». La seconda delibera invece riguarda la contrarietà alla NLTL. Il sindaco, pur dichiarandosi da sempre contrario al Tav e affermando che «Sindaco ed Amministratori non sono in contrapposizione con lo Stato, ma rispettosi delle sue norme di legge» cui egli «non intende in nessun modo derogare» (verbale della Delibera di Consiglio n.25 del 25.09), vota contro perché – così dice lui – il sindaco rappresenta tutti gli abitanti (evidentemente, però, non quelli contrari).
Passano quasi due mesi. Il 19 novembre il nostro gruppo viene a conoscenza di una visita al cantiere de La Maddalena di Chiomonte fatta nello stesso giorno da alcuni membri della maggioranza. Il tutto avviene senza che nessuno avesse detto nulla, in nessun luogo e in nessuna occasione. Ci si chiede il perché di tale visita e soprattutto a che titolo fosse avvenuta. Per inciso, il 10 ottobre il nostro gruppo consiliare si era recato in Comune per visionare il registro del protocollo (elenco dei documenti in ingresso e in uscita) nonostante le resistenze dei funzionari, ma forti di una sentenza del TAR della Puglia che tutela questo nostro diritto. Il 25 novembre sempre il nostro gruppo chiede visione del registro dal 10 ottobre fino al 25 novembre.
Con “sorpresa”, scopriamo che il 14 ottobre dal Comune, a firma del sindaco e d’accordo con la Giunta, era partita una lettera indirizzata al Commissario straordinario di Governo, architetto Mario Virano, con la richiesta esplicita di entrare nell’Osservatorio. Il 28 di ottobre giungeva la risposta, ovviamente affermativa.
Ora, l’art. 42 del Testo Unico, dichiara che il Consiglio comunale «è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo» e una sentenza del Consiglio di Stato ribadisce che per le decisioni di alto valore politico, come questa, la competenza è del Consiglio.
Sulla base di queste argomentazioni, il 17 dicembre il nostro gruppo ha deciso di inviare al sindaco un richiamo al rispetto della legge e al ripristino della legalità, sottolineando l’illegittimità dell’azione da lui portata avanti. Per conoscenza lo stesso richiamo è stato inviato anche al Prefetto di Torino, dott.sa Paola Basilone, e al Commissario di Governo per la Torino – Lione, arch. Mario Virano.
I consiglieri del gruppo Progetto Giaglione
Monica GAGLIARDI
Enrico POZZATO
Roberto RONSIL
PEC: gruppo.progetto.giaglione@pec.it