dall’ASL TO3
GIAVENO – Un nuovo servizio per i residenti della Val Sangone: dal mese di aprile entra nel vivo l’attività della Rete Vulnologica dell’AslTo3 che vede la collaborazione di infermieri, medici di medicina generale e medici specialisti nella gestione dei pazienti affetti da ulcere cutanee.
Come è noto, il problema delle ulcere cutanee e delle piaghe da decubito riguarda non solo malati cronici a rischio di contrarre complicazioni vascolari, ma in genere tutti gli anziani allettati che hanno bisogno di un’intensa attività di prevenzione dei decubiti e di documentazione precoce dell’insorgenza di piaghe.
Il lancio, alla fine del 2017, della Rete Vulnologica aziendale, ha promosso lo sviluppo organizzativo e professionale su questa area di attività, anche attraverso percorsi formativi e acquisizione di tecnologie dedicate, in modo da mettere a sistema le competenze diffuse nei presidi ospedalieri e nei poli territoriali.
A Giaveno lo staff infermieristico che opera sinergicamente nel Poliambulatorio, nella Casa della Salute, nel CAVS e alle Cure Domiciliari verrà dotato di tablet di ultima generazione con il doppio scopo di compilazione della documentazione clinica e acquisizione delle immagini riferite alle ulcere.
In questo modo non sarà necessario muovere le persone per acquisire il parere del medico della Casa della Salute, bensì questi, dopo un primo triage infermieristico a domicilio, sarà in grado di suggerire il corretto approccio terapeutico al gruppo familiare oppure l’eventuale necessità di osservazione medica. I pazienti non autosufficienti presi in carico, saranno visitati regolarmente dal gruppo infermieristico e la lesione verrà documentata con immagini seriate nel tempo, in modo da cogliere i segnali di peggioramento e al contrario, di risoluzione della lesione. Il percorso messo a disposizione dei pazienti autosufficienti invece garantirà un accesso facilitato e in tempi brevi, con la possibilità, previa valutazione infermieristica, di una successiva consulenza del medico della Casa della Salute.
A corollario di questa collaborazione e nei casi di maggiore impegno, un chirurgo vascolare sarà disponibile sia ad effettuare le indagini diagnostiche ritenute necessarie sia a compilare i piani terapeutici di accesso alle medicazioni più complesse. Il tutto su un percorso messo a disposizione delle famiglie e da loro sottoscritto, in modo da evitare code di sportello o altre procedure per i parenti della persona seguita dal progetto. Un applicativo informatico consentirà infatti di acquisire in forma di banca dati tutta la documentazione necessaria affinché il team dei professionisti aderenti al progetto possa accedervi in qualsiasi momento e assumere le decisioni del caso, chi in forma diretta (infermieri) chi nel ruolo di consulente (medico della Casa della Salute e medico specialista).
A partire dall’anno successivo all’attivazione, il nucleo vulnologico svolgerà funzione di supporto formativo ed operativo anche per le residenze per anziani situate in Val Sangone. Come è evidenziato infatti anche dalla letteratura scientifica, la percentuale di pazienti affetti da ulcere nelle residenze per anziani e nei reparti di lungodegenza può essere molto elevata, nonostante le attenzioni del personale e i protocolli di cura. In ragione di questa necessità, verranno condivise le esperienze del progetto con le Direzioni Sanitarie delle residenze interessate e verranno altresì messe a disposizione in forma di cosulenza le professionalità operanti all’interno della Casa della Salute.